Libri di Gianfranco Ianni
La confessione. Sospetti e certezze sul delitto di una farmacista
Gianfranco Ianni
Libro: Libro in brossura
editore: Aglampi
anno edizione: 2017
pagine: 295
“La serata di martedì 9 aprile 2002 volge a morire sul borgo deserto. È ancora freddo, le strade immerse nell’umidore dei lampioncini comunali, il sonoro di qualche tivù a filtrare dai vetri appannati di finestre e balconi, la musica di sottofondo di un bar con tre carabinieri in procinto di andarsene a cena. Poi l’inattesa sequenza di spari che lacerano la notte. Un professionista dal contegno sospetto inghiottito dal buio. Una donna di certo censo che si dice rea di un delitto. Un cadavere che giace in un’antica magione con gli occhi spalancati sul mondo. La confessione è il secondo di cinque casi giudiziari di cui l’autore ricostruisce i particolari in una scrittura essenziale, smaliziata, a tratti irriverente. Compresi i dettagli non emersi in aula: frutto di un’inchiesta personale, condotta per esaudire le esigenze infinitesime della storia che prescindono dalle valutazioni di ordine tecnico. Si tratta di delitti che hanno portato l’opinione pubblica dei luoghi dove si sono consumati a dissentire per lungo tempo dagli esiti del processo. Talvolta a torto, talvolta a ragione.”
Un delitto del vizio. Per una docimasia spirituale
Gianfranco Ianni
Libro: Copertina rigida
editore: Ianni Gianfranco
anno edizione: 2013
pagine: 189
Delitto dell'otto settembre 1921 avvenuto in Serra d'Aiello (CS). Vittima: Luigi Napoleone Berardini; omicida: Giuseppe Leo detto Capizzone.
Rapporto Cefalonia. Gli uomini della divisione Acqui
Gianfranco Ianni
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2011
pagine: 528
È dal 2001 che su Cefalonia si abbatte ininterrotta una cortina fumogena di iniziative. Mostre, prolusioni nelle scuole, commemorazioni dei caduti della divisione Acqui, torrenti di retorica a rischiare di rompere gli argini del buonsenso fino a sfiorare il ridicolo, incomprensibili prese di posizione verso chi dissente dalle scarne ricostruzioni ufficiali, opuscoli dove si sfoga una malcelata e immoderata brama di protagonismo, personalità e associazioni di sinistra che s'industriano a dar lustro a chi di Cefalonia ha posto in atto un esproprio proletario per raccontarla come gli pare, percorsi della memoria dove ai turisti vengono servite le bellurie di un vagheggiato eroismo, band di musicisti che vorrebbero farci disperare dall'alba al tramonto per una resistenza immaginata e per un eccidio di massa mai avvenuto. E i fatti? Beh, quelli son trattati con una certa discrezione. Cosicché, l'operazione cortina seguita a primeggiare pressoché incontrastata. E con l'avallo delle Istituzioni, Forze Armate comprese. Al punto da far parere eroe chi collaborò col tedesco per un anno intero. E traditore chi a Cefalonia lasciò il cuore.