Libri di Gianluca Scagnetti
L'inquietante segreto di Rudell
Gianluca Scagnetti
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2015
pagine: 68
"Topazio slent si abroga", questo il messaggio in codice che sospese l'operazione con la quale si doveva liberare l'importante uomo politico ritenuto segregato in un casale a nord della capitale. Ma erano stati davvero soltanto i terroristi i responsabili di quel sequestro? E l'omicidio di quel pregiudicato altoatesino avvenuto in Carnia molti anni anni dopo c'entrava qualcosa? Un altro caso per il vicequestore aggiunto Andrea Zorzon e la sua squadra di investigatori della questura di Pordenone.
Omicidio a Spilimbergo
Gianluca Scagnetti
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2014
pagine: 152
Nevio Calegaro, pensionato dal passato irreprensibile, viene trovato morto sui magredi del Meduna presso Spilimbergo, è stato assassinato. Da quel momento le esistenze delle persone che avevano avuto a che fare con lui verranno sconvolte. A cominciare da due ragazze, casuali testimoni dell'omicidio mentre, appartate sul greto del torrente, facevano l'amore. Il vecchio non era uno qualsiasi, nonostante l'età aveva le mani in pasta in molti affari sporchi e aveva lavorato per la CIA.
Accadde al confine: storie di Giovanni Postal e Udo Grobar
Gianluca Scagnetti
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2012
pagine: 272
A cinquant'anni dalla "feuernacht" sudtirolese e a venti dalla battaglia tra sloveni e jugoslavi al confine della Casa rossa di Gorizia, attraverso le storie di due uomini comuni coinvolti loro malgrado in eventi più grandi loro, lo spaccato di due terre fino a pochi anni fa ancora di confine.
I segreti dell'Ochrana. Da Pordenone al Caso Moro
Gianluca Scagnetti
Libro: Libro rilegato
editore: Gossmann Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 200
Waterloo. La disfatta di Napoleone
Gianluca Scagnetti
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2014
pagine: 315
Il 18 giugno 1815 si svolse la battaglia di Waterloo, un evento di proporzioni epocali che segnò definitivamente il destino di Napoleone e di coloro i quali gli furono vicini fino alla fine. Debellando il condottiero còrso, le monarchie europee si illusero di poter fermare la Storia, ma quella sconfitta rappresentò solo una tappa di arresto del progresso. Bonaparte, che incarnava questo ideale, combatté trascinando con sé la Francia in guerra, innovò il suo Paese e il resto d'Europa che sottopose al suo controllo. Fu geniale nella strategia e nella tattica, vinse molte battaglie importanti e decisive, ma altre le perse. Come Waterloo, toponimo che evoca la parabola di un condottiero che - negli ultimi mesi di esercizio del suo comando - manifestò appieno le debolezze umane. Cercò di giocare la carta dell'astuzia fino all'ultimo. Waterloo è la storia di una dettagliata pianificazione della guerra ma anche di tanti errori, commessi da entrambe le parti, che però si rivelarono fatali per le truppe francesi. Ma Waterloo è, soprattutto, la storia di tanti uomini in uniforme che in quella breve campagna militare combatterono e perirono dilaniati dal piombo delle esplosioni in quella terra belga bagnata da una fine pioggia primaverile.