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Libri di Giovanni Mazzetti

Dieci brevi lezioni di critica dell'economia politica. La rivoluzione culturale per capire e affrontare la disoccupazione

Dieci brevi lezioni di critica dell'economia politica. La rivoluzione culturale per capire e affrontare la disoccupazione

Giovanni Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2019

pagine: 220

Quando in futuro si cercherà di dare un senso alla nostra epoca si dirà che è stata l’epoca del letargo sociale. Come molte specie animali che, di fronte alle difficoltà di vivere l’inverno, hanno elaborato un meccanismo difensivo di rifugio nell’inattività, così la nostra società, investita dall’inverno della crisi, si comporta come un orso addormentato nella sua tana. Sopravvive sonnecchiando e raschiando il fondo delle conquiste di cui ha goduto con lo stato sociale keynesiano. Ma il letargo non può essere infinito, pena la morte per inedia. Ma il sacrificio di due generazioni sarà sufficiente a risvegliare la società dal suo letargo? C’è qualche germoglio primaverile che possa finalmente sollecitare il senso comune a riaprire gli occhi e ad assumere su di sé il compito di comprendere che cosa sta succedendo? Nel testo l’autore tenta la difficile operazione di confrontarsi criticamente con la storia e con le interpretazioni della crisi che circolano attualmente nella società, per fornire la base del rivoluzionamento culturale di cui c’è urgente bisogno. Ciò che può scaturire solo da una serrata critica dell’approccio economico oggi prevalente.
22,00

Contro la barbarie sulla previdenza

Contro la barbarie sulla previdenza

Giovanni Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2017

pagine: 144

Quando l'attuale situazione di crisi sarà superata, la maggior parte degli europei si chiederà stupito come e perché il disastro che ci sta travolgendo sia potuto accadere. Il disorientamento sociale, invece di sollecitare un approccio esplorativo, ha infatti sprofondato la società in una sorta di stato ipnotico, nel quale qualsiasi alternativa alla tendenza regressiva sembra, da decenni, inconcepibile. Nel testo l'autore mostra com'è invece possibile porre fine a questo ottundimento, ricostruendo come, nel campo della previdenza, la società aveva, col sistema retributivo a ripartizione, intuitivamente imboccato negli anni sessanta una via che teneva coerentemente conto dei profondi cambiamenti intervenuti negli ultimi settant'anni. L'esito del referendum sulla cosiddetta "riforma costituzionale" ha dimostrato che nella società comincia a far capolino una percezione della differenza che passa tra un linguaggio ideologico e mistificatore e un approccio che non rimuove i problemi che ostacolano il possibile sviluppo. Ma ciò non basta, appunto perché un orientamento meramente difensivo non è in grado di aprire una qualsiasi prospettiva alternativa. In molti sostengono di voler "mettere a frutto" il patrimonio del referendum, ma concepiscono questo processo in forme troppo ingenue, come risultato di un'aggregazione volontaristica degli insoddisfatti. In realtà è necessario ben altro. Occorre procedere in tutti i campi a dimostrare che la strada imboccata a suo tempo col Welfare keynesiano era quella giusta, anche se ora si deve imparare a comprendere e a risolvere i problemi prodotti, già da fine anni settanta, proprio dalle conquiste positive di quella formazione sociale. In altri termini, si tratta di imparare a spingersi oltre rispetto al punto che avevamo raggiunto. La maggior parte delle persone è confusa da questa situazione. Non sa che normalmente lo sviluppo, una volta intervenuto, sfocia in una situazione contraddittoria, con la quale bisogna imparare a fare i conti. Considerando le contraddizioni come eventi arbitrari, si finisce in bocca ai mistificatori, che negano la necessità di assumere su di sé i problemi emersi, perché questi puramente e semplicemente non dovrebbero esserci. Nel testo l'autore analizza come le classi dominanti conservatrici hanno devastato, con argomentazioni che solo l'ignoranza collettiva ha permesso di far circolare nella società, un istituto essenziale dello sviluppo come il sistema previdenziale del Welfare. E conclude non solo con l'indicazione di come sbarazzarsi degli "anatemi" che sono circolati negli ultimi decenni, ma anche di come cominciare ad orientare il sapere su un'asse alternativo, che impari a fare i conti col problema fondamentale della nostra epoca: la difficoltà di riprodurre il lavoro.
16,00

Il futuro oltre la crisi

Il futuro oltre la crisi

Giovanni Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2016

pagine: 252

Che le politiche attuali non siano in grado di rispondere alla crisi risulta sempre più evidente. Il ristagno economico si protrae sostanzialmente dalla fine degli anni Settanta. Ciò accade soprattutto perché manca una vera e propria comprensione della natura della crisi. La prima parte del volume affronta questa problematica, sia attraverso una ricostruzione storica decisamente originale di quanto è successo negli ultimi quarant'anni, sia approfondendo gli ostacoli culturali che si oppongono ad un possibile sviluppo su una nuova base. La tesi fondamentale, d'impostazione keynesiana, è che le sofferenze sociali attuali non siano la manifestazione di una carenza di risorse, come ritiene il senso comune, ma dipendano dall'evoluzione contraddittoria di uno sviluppo che ha creato le condizioni di una possibile abbondanza, con le quali la società non è però in grado di interagire coerentemente. La seconda e la terza parte del testo dimostrano questa tesi eterodossa. Nella parte conclusiva, l'autore esplora le possibili vie per superare la crisi, in modo coerente con i cambiamenti intervenuti nella società e prendendo atto della evidente difficoltà di far leva sulla crescita.
22,00

Diritto al lavoro. Beffa o sfida?

Diritto al lavoro. Beffa o sfida?

Giovanni Mazzetti

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2014

pagine: 206

I fatti parlano in modo brutale: nonostante le costituzioni di molti paesi europei riconoscano un " diritto al lavoro", la disoccupazione ha superato in Europa i trenta milioni di individui. Questo libro, con un'indagine insieme rigorosa e provocatoria, s'interroga sulle ragioni profonde di questa contraddizione tra i principi e la realtà. L'autore ripercorre le tappe storiche attraverso cui si è giunti a rivendicare un diritto al lavoro e analizza la natura dei mutamenti sociali che, con il Welfare di tipo keynesiano, hanno consentito un primo effettivo riconoscimento di questo diritto. Si addentra poi nell'analisi della crisi che ha investito il Welfare State facendo riesplodere la disoccupazione. Poiché al passato non si ritorna, e poiché la disoccupazione è il portato di una tendenza di lungo periodo imputabile all'applicazione della tecnologia ai processi produttivi, la vera sfida del diritto al lavoro può essere vinta, a livello europeo, solo scommettendo sulla riduzione della giornata lavorativa a parità di salario, quindi con una redistribuzione del lavoro che, rifondando lo Stato sociale, prospetti un'uscita dal modo capitalistico di produzione e di consumo.
20,00

Critica della decrescita

Critica della decrescita

Giovanni Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Punto Rosso

anno edizione: 2014

pagine: 56

Che la nostra società sia gravida di problemi è fuori di dubbio. Che per risolvere questi problemi sia necessario individuare un nuovo orientamento del procedere sociale è certo. Che i sostenitori di quell'orientamento culturale e politico che si è dato il nome di "decrescita" siano convinti di offrire un progetto che affronti coerentemente entrambi i nodi è altrettanto innegabile. Il problema che mi pongo, e che dovremmo tutti porci, è se essi siano effettivamente in grado di svolgere il compito che hanno deciso di darsi o se, invece, le loro stesse intenzioni e aspettative non travalichino ampiamente le loro capacità. Come scrive Marx, l'uomo moderno non può non essere ricorrentemente insoddisfatto, perché, a differenza dei suoi antenati che hanno sempre rappresentato sé stessi nei limiti di una forma data, ha scoperto il segreto della sua natura. Per questo non può pretendere di riprodursi in una situazione determinata, ma deve produrre la sua totalità, non deve cercare di rimane qualcosa di divenuto, ma deve cercare se stesso nel movimento stesso del divenire.
8,00

Dare di più ai padri per far avere di più ai figli. Perché i tagli alle pensioni e l'allungamento della vita lavorativa aggravano la crisi

Dare di più ai padri per far avere di più ai figli. Perché i tagli alle pensioni e l'allungamento della vita lavorativa aggravano la crisi

Giovanni Mazzetti

Libro: Copertina morbida

editore: Asterios

anno edizione: 2013

pagine: 324

Speriamo che non sia necessario soffrire così profondamente come accadde tra le due guerre mondiali, quando ci volle la disoccupazione di massa e la morte di milioni di persone per scoprire che la fiducia nel "laissez faire", da un lato, e nei "duci", dall'altro, era peggiore del male. Ma se, come la crisi che si protrae da trent'anni e il collasso finanziario del 2008 lasciano intravedere, la storia si ripeterà in maniera così becera, magari sostituendo ai dittatori che si avvalevano della violenza, dei leader che fanno leva sulla propaganda suasiva o dei tecnici che nascondono la loro incapacità dietro a formule salvifiche, vuol dire che, pur nel suo inguaribile ottimismo, Erich Fromm aveva pienamente ragione quando metteva in guardia la società moderna dalla spinta, intimamente radicata negli esseri umani, ad una "fuga dalla libertà".
19,00

Contro i sacrifici. Governo di tecnici o congrega di maldestri stregoni?
9,00

Ancora Keynes?! Miseria o nuovo sviluppo?

Ancora Keynes?! Miseria o nuovo sviluppo?

Giovanni Mazzetti

Libro: Copertina morbida

editore: Asterios

anno edizione: 2012

pagine: 96

8,00

Quel pane da spartire. Teoria generale della necessità di redistribuire il lavoro

Quel pane da spartire. Teoria generale della necessità di redistribuire il lavoro

Giovanni Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 1997

pagine: 325

Il libro si propone di dimostrare che, nell'attuale fase storica, non solo è possibile, ma addirittura necessario ridurre il tempo individuale di lavoro a parità di salario. La dimostrazione è condotta seguendo un percorso che richiede quattro passaggi fondamentali. Il primo, una riflessione critica sulla natura della disoccupazione e sul modo in cui il senso comune normalmente la fraintende. Il secondo, un'approfondita analisi dei risvolti sociali dei continui aumenti della produttività, e del modo in cui essi hanno dapprima mediato un portentoso sviluppo attraverso l'imporsi dei rapporti capitalistici. Il terzo, una ricostruzione storico-teorica di come lo Stato sociale, dopo la Grande crisi, sia subentrato al capitale nel mediare l'ulteriore sviluppo sociale e l'arricchimento della società. Il quarto, una spiegazione del perchè l'ulteriore sviluppo delle forze produttive sia sfociato di nuovo nella disoccupazione di massa, e richieda un'appropriazione individuale dei frutti derivanti dagli aumenti di produttività. L'analisi delle diverse proposte che attualmente si contrappongono alle strategie conservatrici - il reddito garantito o di cittadinanza, i lavori socialmente utili o concreti, la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario - porta l'autore a concludere che l'ultima proposta racchiude in sé coerentemente e unitariamente anche quelle articolazioni del cambiamento richiesto che, in forma unilaterale, sono contenute nelle altre due.
15,49

Tempo di lavoro e forme di vita. Verso le 35 ore e oltre
13,00

La controriforma delle pensioni. Dalla solidarietà all'antagonismo

La controriforma delle pensioni. Dalla solidarietà all'antagonismo

Giovanni Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Datanews

anno edizione: 1995

pagine: 64

4,13

Economia e orario. Le ragioni economiche della riduzione a parità di salario

Economia e orario. Le ragioni economiche della riduzione a parità di salario

Giovanni Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Datanews

anno edizione: 1994

pagine: 62

2,58

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