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Libri di Giuseppe Casetti

Quartiere Italia e dintorni 1948-1968

Quartiere Italia e dintorni 1948-1968

Giuseppe Casetti

Libro: Libro rilegato

editore: Campanotto

anno edizione: 2021

pagine: 128

Quartiere Italia dunque non è solo un toponimo, ma è una sintesi di un percorso formativo: il luogo diventa altro da sé perché il semplice quartiere esplode, si espande, straripa, si consolida tra difficoltà, privazioni e smarrimenti in un Paese intero. Il quartiere si fa Italia e il bambino protagonista del libro si fa uomo. Quartiere Italia non è dunque un lungo racconto di storia locale, non è un affresco da "Roma sparita", bensì una storia di esistenze a volte tormentate, spesso spensierate, sempre condivise; universali. Un libro o uno stradario dicevamo perché questo processo di crescita è scandito come la genesi stessa di una mappa, strada dopo strada si delinea la "forma urbis" che è la storia stessa del protagonista. Su 58 capitoli ben 34 sono dedicati a nomi di strade e altri 8 a nomi di località, una trama incessante di vite e di vie. Le strade protagoniste di Quartiere Italia sono corredate quasi tutte dal numero civico perché l'autore/topografo si fa entomologo e dalla città - corpo vivo - si fa strada tra le strade nei palazzi (a Roma palazzine), e poi dentro i suoi appartamenti fino a sezionare le stanze e vivisezionare gli armadi, i cassetti, gli elettrodomestici, i balconi, le vestaglie, le canzoni e gli odori delle esistenze raccontate. L'aneddotica qui si lascia andare alla vertigine della lista; l'elenco di dettagli diventa caleidoscopio di profumi, rumori e colori - un'incessante trama di memorie reali e fantastiche che sono l'essenza stessa di una città - foresta di simboli. Non sapersi orientare in una città non vuol dir molto. Ma perdersi in essa come ci si perde in una foresta, è una cosa tutta da imparare. (Walter Benjamin, Cronaca Berlinese) E nel tentativo di orientarci meglio nelle zone più lontane della memoria l'autore ci offre una rappresentazione fotografica così didascalica da farci smarrire nuovamente. Come un cartografo medievale orna la sua mappa di draghi e basilischi, così Casetti, tra le righe, innesta squarci di città: cartoline, oggetti, vedute di una Roma piccolo borghese talmente piccola da diventar metafisica. La città illustrata perde così i contorni del realismo per confondersi con l'inesattezza dei ricordi, dei racconti. Non ci interessa più che le vicende qui narrate siano tutte realmente accadute; Quartiere Italia non è solo un fondale teatrale di vicende, ma la storia di un'identità nomade che trova nei suoi traslochi, nelle sue nevrosi, nei suoi smarrimenti anche la sua salvezza. Perché come annota Pontalis: "ci vogliono parecchi luoghi dentro di sé per avere qualche speranza di essere sé stessi". Valerio Maria Trapasso
16,00

Il re libraio e i desaparecidos

Il re libraio e i desaparecidos

Giuseppe Casetti

Libro: Libro rilegato

editore: Campanotto

anno edizione: 2019

pagine: 208

Ciò che risulta spesso insopportabile nei racconti autobiografici è quell’autocompiacimento egotico e autoreferenziale che scaturisce dalla assenza di consapevolezza che ogni biografia è in fondo immaginaria, un gioco della memoria attraverso il quale ci si inventa una vita mai veramente “attendibile”. Nulla di tutto questo nel testo di Casetti la cui scrittura lieve - a tratti lirica, a volte persino svagata e spesso avvolta in un alone di leggera e malinconica ironia- mantiene sempre uno sguardo allo stesso tempo partecipe e distaccato rispetto alle molteplici vite del proprio sé, intrecciate alle vicende della vita artistica e culturale romana e italiana dagli anni Sessanta ai nostri giorni di cui fornisce una cronaca spesso inedita. Ma sarebbe estremamente riduttivo leggere questo testo solo come la testimonianza di un protagonista segreto e appartato di un pezzo di storia della cultura. In esso sono in realtà condensati alcuni motivi cruciali della cultura moderna/contemporanea più urgenti che mai. Ne segnaliamo solo due: innanzitutto Casetti è uno straordinario “archeologo del contemporaneo”, le sue librerie e gallerie sono degli autentici laboratori in cui è possibile imbattersi in frammenti, reperti, trouvailles, (“reliquie” come scrisse di lui un grandissimo poeta alla cui riscoperta Casetti ha contribuito in modo decisivo, Emilio Villa), sorprendenti e impensati, disseminati da artisti anche famosi in almanacchi, scritture disperse in oscure riviste di medicina, diritto, edilizia, moda, pubblicazioni aziendali, riviste umoristiche (citiamo solo gli esempi di Munari, Fellini, Savinio, Longanesi). Ma ancora, la sua ricerca maniacale e minuziosa ha permesso la riscoperta di artisti dimenticati o rimossi, pensiamo al suo lavoro sul movimento immaginista di Vinicio Paladini confluito nella pubblicazione del libro Movimento immaginista a Roma nel V anno del R.F con documenti e testimonianze di prima mano come quelle dello scrittore Dino Terra, per non parlare del recupero della fotografia di Mario Dondero o Paolo Di Paolo. Questo lavoro di scavo ai margini delle storie ufficiali dell’arte è stato sempre accompagnato da una pratica inaugurale di nuove esperienze: fu alla libreria Maldoror nel 1978 che avvenne la prima mostra della fotografa Francesca Woodman sulla cui “poetica” fu decisiva l’influenza delle immagini che Casetti raccoglieva nella libreria.[…] (Edmondo De Liguori)
22,00

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