Libri di Giuseppe Floridia
Uomo. Scimmia assassina? Storia prossima dell'umanità
Giuseppe Floridia
Libro
editore: AdArte
anno edizione: 2018
pagine: 144
Il libro, ai confini con l'utopia, è un messaggio ai «padroni del mondo» e a tutti gli uomini di buona volontà per invitarli a disinnescare i meccanismi di sopraffazione e di morte che ci governano, destinati a portare l'umanità verso spaventose catastrofi. Un invito ad agire che si concretizza in questo libro e in un sito internet (tobehumans.com) perché... fermarli si può. Gli ominidi nostri precursori sono sopravvissuti grazie alle mani libere dalla deambulazione e al superiore sviluppo del cervello. Hanno soddisfatto i loro bisogni con la sopraffazione dei propri simili e la violenza, tanto che l'etologo Konrad Lorenz ha definito gli uomini «scimmie assassine». Oggi le scimmie assassine sono i manovratori della grande finanza e delle multinazionali che per sete insaziabile di denaro coi loro comportamenti provocano indifferenti morte e sofferenza. È urgente adottare regole che rendano etico il capitalismo e aprano la porta a una vera civilizzazione del genere umano. Uno sguardo sul futuro e un appello ai potenti del mondo, poiché soltanto dal buon senso e dall'onestà dei più e non dalle illusorie scorciatoie dei populismi può generarsi l'inderogabilità del cambiamento.
Giansone. Sculture da indossare. Catalogo della mostra (Torino, 5 ottobre 2017-29 gennaio 2018). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: AdArte
anno edizione: 2017
pagine: 128
A vent'anni dalla morte di Mario Giansone (Torino, 1915-1997), eclettica e introversa personalità artistica, scultore, pittore, incisore, orafo e ideatore di una nuova tecnica per arazzi, una mostra (Torino, Palazzo Madama) e un catalogo si focalizzano sui suoi gioielli. L'artista modella in cera degli ideogrammi del jazz da affidare a una fonderia o a un orafo, per rendere le sue sculture indossabili: nascono così bracciali, anelli, esili girocollo, orecchini, in tutto una quarantina di pezzi, eseguiti quasi sempre in esemplare unico (e quando replicati in due o tre esemplari, sempre poco o tanto diversi fra loro) estremamente semplici ma di raffinata eleganza. Questi monili sono stati inseriti in contenitori appositamente realizzati dall'artista per ciascun gioiello, scolpiti nei legni durissimi (mogano, azobè, paduk, palissandro, radica) ma soprattutto nel legno più raro e più difficile da lavorare: l'ebano. Il gioiello/scultura, racchiuso nel suo contenitore, diventa così, nel suo insieme, un'opera d'arte.

