Libri di Henry Beston
La casa estrema. Un anno di vita sulla grande spiaggia di Cape Cod
Henry Beston
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2018
pagine: 188
Nel 1925 lo scrittore e naturalista Henry Beston si fa costruire una piccola casa sulle dune di Cape Cod. La battezza «Fo' castle», castello di prua, perché il cottage ha ben dieci finestre affacciate sull'oceano aperto e, ovunque Beston si volti, proprio come su una nave, l'oceano gli restituisce i suoi colori, la sua quiete, ma anche la sua furia. Incantato dalla misteriosa bellezza del paesaggio e dalla natura che circonda la sua casa, nel 1926 l'autore decide di trascorrere un anno intero in questo luogo solitario annotando, proprio come Thoreau, le sue riflessioni. Convinto che l'uomo del suo tempo abbia perso di vista il rapporto con la natura, ogni sera Beston si sforza di cogliere con le parole le meraviglie del paesaggio osservate durante il giorno: i ritmi della marea, le dune spazzate dal vento, le migrazioni degli uccelli marini e la disposizione delle stelle nel cielo. Il risultato è una prosa poetica e suggestiva, che riflette il principio secondo cui «per comprendere il mondo la poesia è necessaria quanto la scienza», il pensiero di un autore appassionato e generoso, alla ricerca di «essenzialità» e di un contatto profondo, fisico con la vita. Pubblicato per la prima volta in America nel 1928, il libro è oggi universalmente riconosciuto come uno dei classici della letteratura naturalistica americana, e ogni generazione sembra riscoprirne il fascino.
La casa alla fine del mondo
Henry Beston
Libro: Libro in brossura
editore: Piano B
anno edizione: 2025
Nel 1926 Henry Beston, veterano della grande guerra, si ritira in una minuscola casetta — la Fo’castle — su una duna di Cape Cod: doveva restarvi poche settimane, ci rimane un anno. "La casa alla fine del mondo" racconta quel ciclo di quattro stagioni, intrecciando osservazione, poesia e meditazione ecologica. Mentre annota maree, tempeste, migrazioni di uccelli e dune che mutano, l’autore impara l’arte della solitudine e mostra come ogni impronta di volpe o grido di gabbiano riveli la fragilità degli ecosistemi. Il diario diventa viaggio interiore: la quiete invernale, gli uragani primaverili e le fioriture estive scandiscono una rinascita spirituale che invita a ricucire il legame con la natura. Pubblicato nel 1928, il libro divenne manifesto dell’ecologia e contribuì alla nascita del Cape Cod National Seashore.

