Libri di I. Caliaro
Per «Il mio Carso» di Scipio Slataper
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 166
Il volume raccoglie gli Atti del Seminario di studio dedicato al "Mio Carso di Scipio Slataper" tenutosi a Udine nel 2012, in occasione del centenario della pubblicazione, nel 1912, nei "Quaderni della Voce", proprio del Mio Carso, opera rappresentativa di quella letteratura triestina che agli inizi del Novecento da manifestazione periferica e marginale, e per di più attardata, della letteratura nazionale non solo colma il ritardo nei suoi confronti ma ne diviene addirittura l'avanguardia. Nei contributi qui presentati, opera di studiosi giovani e meno giovani, di ogni parte d'Italia (Cristina Benussi, Ilvano Caliaro, Pericle Camuffo, Gianni Cimador, Lisa Gasparotto, Mario Isnenghi, Alfredo Luzi, Roberto Norbedo, Rosa Pisano, Anna Storti, Lorenzo Tommasini), accanto a una sintesi dell'evoluzione politica slataperiana, a valutazioni dell'elaborazione ideologica, culturale ed estetica alla base della composizione del Mio Carso, nonché ad analisi dei modi in cui i luoghi, le vicende biografiche e l'attività speculativa dell'autore si rispecchiano nell'opera, si offrono i risultati d'indagini che hanno condotto anche a nuove acquisizioni e a inedite proposte interpretative. Di taglio diverso e pertinenti a diversi ambiti di ricerca, questi contributi mostrano comunque tutti quanto proficuamente si sia potuto ancora lavorare su Slataper.
Il piacere
Gabriele D'Annunzio
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: 455
Il poeta-pittore Andrea Sperelli, protagonista del romanzo, è il primo alter ego di D'Annunzio, e il più significativo: incarna una raffinata sensibilità, carica di civiltà e di corruzione, scettica e cinica, che agisce secondo l'istanza estetica di vivere per il piacere e paga un duro scotto per la sua resa incondizionata ai sensi. Libro apparentemente senza azione, dove tutto sembra accadere nella mente del protagonista, modernamente sospesa tra aspettazione e memoria, "Il piacere" ha una svolta narrativa cruciale nel lapsus mentale e linguistico del protagonista che, mentre abbraccia la donna virtuosa e dolente che ha sedotto, pensa alla perduta e appassionata amante finendo per pronunciare il nome sbagliato.