Libri di I. Zannier
Natura morta. Natura viva. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Punto Marte
anno edizione: 2015
pagine: 100
Passaggi a Nord Est. Catalogo della mostra (Padova, 6 aprile-18 maggio 2008)
Libro
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2008
pagine: 152
Questo lavoro di quattordici fotografi "in missione" nel Nordest si aggiunge e si inserisce nel solco di altre indagini analoghe compiute sul territorio negli ultimi decenni, volte a delineare quasi una sorta di moderna versione del Grand tour fotografico ottocentesco. L'obiettivo di fondo: riuscire a catturare la superficie visibile, le bellezze, ma anche il senso dei luoghi, l'inaccessibile e il misterioso che abitano la nostra realtà quotidiana. Come ricorda lo storico della fotografia Italo Zannier nel suo intervento introduttivo, si tratta non soltanto di cogliere un'occasione importante per far vedere delle "belle fotografie", ma anche della possibilità di far riflettere sullo specifico del medium più influente della nostra epoca, cioè dell'Era dell'Iconismo, medium "che propone in immagine situazioni e problematiche del territorio, in questo caso il Nordest, da Rovigo a Bolzano, da Vicenza a Treviso, da Udine a Trieste?".
Viaggio nell'archeologia industriale della provincia di Ravenna
Libro
editore: Longo Angelo
anno edizione: 1996
pagine: 256
Un progetto unitario, documentare in immagini ciò che rimane nel territorio ravennate dell'edilizia industriale, ha permesso di realizzare questo volume su un duplice livello: quello storico-documentario e quello autonomo dell'espressività fotografica.
Dieci fotografi d'oro
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2009
pagine: 140
Vasco Ascolini. Low tone fotografie. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Terra Ferma Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 72
Il volume, curato da Italo Zannier, è il catalogo della mostra "Vasco Ascolini Low Tone Fotografie". Ascolini si è dedicato lungamente alla fotografia di teatro, scegliendo il palcoscenico come un suo ideale e privilegiato set di ripresa, non in senso documentario, ma per l'analisi estetica di quella realtà scenografica, in evoluzione temporale e d'azione, che si determina al vero sulla vita del palcoscenico. Per Ascolini si è trattato anche di una sfida alle storiche difficoltà tecniche della ripresa diretta dell'evento scenico, senza utilizzare altre, inaccettabili, illuminazioni, che avrebbero comunque snaturato le immagini stesse. La luce ambiente, ossia quella prevista dal regista teatrale sul palcoscenico, è stata fin dall'inizio alla base della sua ricerca, che lo pone in primo piano in questo settore specifico della fotografia contemporanea. Il catalogo raccoglie 36 fotografie realizzate tra 1979 e 1989 al Teatro Municipale "Romolo Valli" di Reggio Emilia: in quel periodo le più grandi compagnie teatrali della scena mondiale venivano ospitate in Italia e alcune solo a Reggio Emilia.
Un paese unico. Italia, fotografie 1900-2000
Libro: Copertina rigida
editore: Alinari IDEA
anno edizione: 2010
pagine: 270
La Trieste dei Wulz. Volti di una storia. Fotografie (1860-1980)
Libro: Copertina rigida
editore: Alinari IDEA
anno edizione: 2010
pagine: 192
Fotologia. Volume Vol. 10
Libro: Libro in brossura
editore: Alinari IDEA
anno edizione: 2010
pagine: 112
Carlo Scarpa nella fotografia. Racconti di architetture 1950-2004. Catalogo della mostra (Vicenza, 24 settembre 2004-9 gennaio 2005)
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2004
pagine: 215
Una lettura dell'opera di Carlo Scarpa attraverso i diversi "occhi" di fotografi che si sono misurati con la rappresentazione dei suoi capolavori, a partire dalla fine degli anni Venti sino a oggi. Scarpa è l'ultimo esponente della generazione di architetti disegnatori, per i quali la comunicazione della propria opera era deputata alla matita e ai colori. Ed è nota la sua diffidenza nei confronti della fotografia come strumento per leggere la sua opera e la sua concezione dello spazio. Il controllo della luce, così come quello dei colori e del contrasto tra materiali, hanno stimolato la sensibilità dei fotografi, che si sono cimentati numerosi con la sfida di una architettura considerata dal suo autore non fotografabile.