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Libri di Irene Salidu

Su Bisu. Il sogno

Su Bisu. Il sogno

Irene Salidu

Libro: Libro in brossura

editore: Aurea Nox

anno edizione: 2024

pagine: 129

La Sardegna è un’antica e affascinante terra di miti e leggende, in cui ogni pietra sembra marcare e conservare storie dal passato misterioso. Irene Salidu, l’autrice di Su Bisu, rappresenta questa tradizione profonda nel suo stato più intenso. Nata e cresciuta nel cuore dell’Isola, lei è l’immagine di una donna e scrittrice sarda nell’accezione più profonda, una persona naturalmente radicata nella sua terra, ma con una visione assolutamente in asse tra passato, presente e futuro. Ed è proprio questo equilibrio che traspare da queste pagine, non solo una vivida narrazione di tratti vissuti del passato storico e culturale della Sardegna, ma anche un’identità personale ad essa legata, radicata e profonda. Su Bisu, che significa “il sogno” in sardo, è molto più di una semplice narrazione storica o mitica. Si tratta di una combinazione di suggestioni sull’era nuragica e sull’apporto che le donne sarde, figure centrali nelle comunità rurali e nelle famiglie, hanno custodito per secoli, con il loro sapere antico, tramandato oralmente di generazione in generazione tra medicina popolare, magia e spiritualità.
15,00

Se «salgo su» una sedia. ...e grido «Capitano! Mio Capitano»

Se «salgo su» una sedia. ...e grido «Capitano! Mio Capitano»

Irene Salidu

Libro: Libro in brossura

editore: Aurea Nox

anno edizione: 2024

Con 'Se “salgo su” una sedia' di Irene Salidu ci apprestiamo a salpare l’ancora per navigare in acque vertiginose e confuse, quelle di un mondo d’eccellenza (quale dovrebbe essere) che è la scuola. La scuola e la famiglia, accompagnano le future generazioni nei porti della formazione intellettuale e umana. È un cammino, quello della maestra Elena che parte nell’anno scolastico 1986/87 fino al 2019/2020. Il tempo che scorre però non regala soltanto gioie e l’entusiasmo che ha permeato il racconto dell’esperienza viene fagocitato dalla fretta, dall’imperversare della burocrazia, dalle scadenze, dal digitale che unisce e separa. L’innovazione si può accettare soltanto se viene salvaguardata la centralità del bambino, altrimenti non ci si sente più parte di questo mondo soffocato dalla burocrazia. “Una cosa so per certo: finché entrerò in un’aula colma di bambini, per loro sarò Capitano, sarò fiume, punto e virgola. Per loro sarò ascolto, parola, scritto.”
12,00

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