Libri di L. Latini (cur.)
Pietro Porcinai a Trivero. Giardini e paesaggio tra pubblico e privato. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2016
pagine: 113
Il rapporto tra Pietro Porcinai, la famiglia Zegna e Trivero - sede dell'attività industriale -, è caratterizzato da una costellazione d'interventi che interessano gli spazi dedicati al lavoro, alla vita pubblica e familiare, all'esplorazione di nuovi stili di vita. Il contributo del paesaggista fiorentino attraversa tutte queste dimensioni, con una visione progettuale innovativa e la coscienza di una modernità che fa irruzione nel paesaggio italiano del XX secolo. La ventennale collaborazione tra Porcinai e la famiglia Zegna viene ricostruita attraverso un ricco apparato iconografico, composto da immagini provenienti dall'archivio della Fondazione Zegna, dall'Archivio Porcinai e da collezioni fotografiche d'epoca e contemporanee.
Scandinavia. Luoghi, figure, gesti di una civiltà del paesaggio
Libro
editore: Canova
anno edizione: 2009
pagine: 289
Pietro Porcinai. Il progetto del paesaggio nel XX secolo
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 285
La figura di Pietro Porcinai (1910-1986), paesaggista tra i più significativi del Novecento europeo, esprime un capitolo emblematico, seppure isolato in Italia, del rapporto non sempre facile tra paesaggio e architettura. Nel caso di Porcinai appare interessante osservare come il lavoro di un professionista del paesaggio si avvalga con uguale intensità sia di un vivace interesse per l'architettura e la cultura artistica del proprio tempo, sia di un sapere tecnico e di una eccezionale padronanza nel campo botanico, aspetti che convergono in una visione unitaria e autonoma del mestiere. La vicenda sorprendente di Porcinai, "inventore" di una mentalità professionale e culturale in gran parte inedita nel panorama italiano del suo tempo, si arricchisce da subito dei necessari approfondimenti all'interno di un orizzonte internazionale dal quale prende forza e che gli permette di gettare uno sguardo innovativo sul progetto del paesaggio italiano. Il continuo scambio con colleghi e tecnici stranieri e il prestigio guadagnato, soprattutto dagli anni del dopoguerra, in campo internazionale, permetteranno al paesaggista fiorentino di proiettare il proprio lavoro e la propria mentalità verso un'estesa rete di committenze e di incursioni professionali (nel suo archivio oggi si conservano circa 1400 progetti), che va ben oltre la sfera convenzionale del giardino privato.