Libri di L. Weber
Prose dal dissesto. Antiromanzo e avanguardia negli anni Sessanta
Massimiliano Borelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 270
Gli anni Sessanta del Novecento sono stati teatro di un fenomeno letterario che oggi molti ritengono del tutto archiviato. In quel decennio, infatti, un folto gruppo di autori si è dedicato alla composizione di romanzi polimorfi, discontinui, eccessivi, disarmonici, finanche illeggibili secondo i parametri che attualmente regolano la scrittura e la lettura. Nato nell'alveo del Gruppo 63, oggetto di un'accesa riflessione teorica, il romanzo sperimentale italiano degli anni Sessanta presenta una fenomenologia ampia e differenziata, esito delle assai diverse voci che lo hanno di volta in volta caratterizzato. Questo studio tenta di restituire la pluralità di quell'esperienza, e anziché tracciare una storia o limitarsi a ribadire le posizioni teoriche interne al dibattito, prova a sollecitare i testi, risvegliando le pagine in un mobile mosaico di sondaggi critici, assemblato intorno ad alcuni snodi prospettici fondamentali. Si vedrà allora quanto abbiano ancora da dire questi strani romanzi di Sanguineti, Malerba, Manganelli, Arbasino, Vasio, Spatola, Balestrini, Porta, Ceresa e Di Marco; e quanto il loro attraversamento possa ancora offrire una verifica inedita della nostra capacità di interpretazione della realtà.
Atlante dei movimenti culturali dell'Emilia-Romagna. Dall'Ottocento al contemporaneo. Volume Vol. 3
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2010
pagine: 208
Atlante dei movimenti culturali dell'Emilia-Romagna. Dall'Ottocento al contemporaneo. Volume Vol. 2
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2010
pagine: 320
Atlante dei movimenti culturali dell'Emilia-Romagna. Dall'Ottocento al contemporaneo. Volume Vol. 1
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2010
pagine: 244
Storia della colonna infame
Alessandro Manzoni
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2009
pagine: 128
Dopo centoquarantasette anni dalla sua edificazione, nella notte tra il 24 e il 25 agosto 1778, di nascosto dall'opinione pubblica, a Milano viene demolita la Colonna infame. Se non altri centoquarantasette, pochi di meno ne ha dovuti aspettare la Storia della Colonna infame, nata nel crogiuolo creativo del triennio mirabile 1821-1823, ripensata e ricostruita di pari passo con "I Promessi Sposi" all'altezza della Quarantana, per essere finalmente compresa e valutata come meritava, da parte di Michele Ziino prima (1928), di Giancarlo Vigorelli poi (1942), e soprattutto dei maggiori interpreti manzoniani del secondo Novecento. Questo capolavoro del Manzoni maturo, dedicato alla disamina e alla confutazione sistematica del processo ai cosiddetti untori della peste di Milano, di fatto appartiene indissolubilmente alla gran macchina del romanzo, e a un tempo la completa e la mina dall'interno. L'affresco manzoniano del Seicento lombardo nei Promessi sposi si completa così, e si definisce, attraverso l'attenta e documentata ricostruzione degli interrogatori a Guglielmo Piazza e Gian Giacomo Mora, e agli altri sfortunati comprimari nel processo, che alterna passaggi di formidabile forza narrativa, ad altri di tesa riflessione sulle fonti e sulla ricezione.

