Libri di Luca Pisapia
Fare gol non serve a niente. Il pallone nella rete della finanza
Luca Pisapia
Libro: Libro in brossura
editore: ADD Editore
anno edizione: 2024
pagine: 168
"Fare gol non serve a niente" è un vagabondaggio intenso e avvincente nella storia economica del calcio che comincia nella fornace di un complesso siderurgico sulle rive del Tamigi nel XIX secolo e si conclude ai giorni nostri, tra grafici che pulsano sugli schermi di un computer in un grattacielo che ha preso il posto del vecchio cantiere marittimo. Un percorso che insegue il pallone, lo scruta e lo indaga nelle sue molteplici trasformazioni, da sacca sferica costruita con una vescica di maiale all’epoca della rivoluzione industriale a prodotto finanziario che si muove sotto forma di immagine nei flussi della globalizzazione neoliberale, e infine lo raggiunge e lo scaglia come una molotov verso il cielo. Nel mezzo c’è la storia del calcio letta attraverso le lenti della società, dell’economia e della politica, perché gli interessi in gioco sono molto diversi dal segnare un gol o vincere un campionato. Il pallone, oramai e da sempre, è un sofisticato prodotto del capitale.
Gigi Riva. Ultimo hombre vertical
Luca Pisapia
Libro: Libro in brossura
editore: Milieu
anno edizione: 2020
pagine: 132
A cinquant’anni dallo storico scudetto del Cagliari, un libro che ricostruisce la storia e la leggenda del calciatore più rappresentativo di quella squadra epica: Gigi Riva, campione sornione e taciturno che rifiutò le lusinghe dei grandi club del Nord Italia per restare in Sardegna e compiere una delle imprese sportive più importanti della storia. Luca Pisapia narra Gigi Riva l’eroe dell’immaginario collettivo italiano protagonista dell’unico Europeo vinto dagli azzurri (nell’anno di grazia delle utopie, il 1968), demiurgo che plasma la realtà di un Paese che, nel volgere di un decennio, conosce il benessere e assapora il riscatto, si abbandona all’illusione del sogno e infine precipita nell’incubo. Figura ieratica, enigmatica e silenziosa, il cui volto imperturbabile e imperscrutabile racchiude in sé tutta la gamma di espressioni necessarie e ogni sfumatura delle emozioni possibili, Riva non è solo il calciatore che guida il Cagliari a un incredibile scudetto, è anche il condottiero rivoluzionario che attraverso il calcio guida la riscossa di quell’alchemico athanor incandescente chiamato Sardegna. Come lo Straniero Senza Nome, Django, Silenzio, Cuchillo, Armonica o El Chuncho, suoi contemporanei e protagonisti della gloriosa epoca degli Spaghetti Western, Gigi Riva, pistolero solitario e silenzioso dagli occhi di ghiaccio e dal sinistro esplosivo, è l’ultimo hombre vertical: eroe tragico la cui determinazione a portare a compimento il proprio incarico è pari solo alla perseveranza nel combattere inutilmente contro i mulini a vento di un destino che non si è scelto.
Uccidi Paul Breitner. Frammenti di un discorso sul pallone
Luca Pisapia
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2018
pagine: 288
Riorganizzazione nazionale, così viene definita l'operazione perpetrata dai generali argentini negli anni Settanta, attraverso sequestri e desapariciòn. Mentre la repressione nel 1978 giunge al culmine dell'abominio, all'Estadio Monumental di Buenos Aires Olanda e Argentina giocano la finale dei mondiali di calcio. L'obiettivo del regime è che il grande evento distolga l'attenzione dal bagno di sangue in cui è immerso il Paese. Invano cerca di scomparire anche Arcadio Lopez, misteriosa figura costretta in un bunker che guarda la finale da un piccolo televisore, tormentato da urla strazianti e voci interiori. Quasi quarant'anni dopo, e ancora nel sud del mondo, i mass media puntano i riflettori sui campi di calcio del Brasile, lasciando nell'ombra le proteste contro gli sperperi e le brutali operazioni di "decoro" del governo. Intanto tra i palazzi più alti di Rio de Janeiro si aggira Mr. M., un lurido super poliziotto intento a coprire gli intrallazzi della Fifa. Quindi il nastro si riavvolge a Usa '94, quando il calcio subisce la definitiva trasformazione in prodotto televisivo, a cui assistiamo attraverso gli occhi di un bambino che fissa uno schermo all'interno di un enorme centro commerciale dall'atmosfera distopica e ballardiana. Nel limbo sottilissimo tra realtà e finzione in cui si muovono questi personaggi, si apre il ventaglio delle riflessioni politiche sulla storia del calcio: dal totaalvoetbal olandese al catenaccio italiano; da Giuseppe Meazza che incarna la funzione ideologica del fascismo a Rachid Mekhloufi che gioca per il Fronte di liberazione nazionale algerino; dalla disciplina dei reds di Bill Shankly all'anarchismo pirata del Sankt Pauli; dal sedicente comunista Paul Breitner al re ribelle Eric Cantona. Quale scuola di gioco, bandiera o concezione del pallone è riuscita a sfuggire alle logiche del capitale? Tutte, nessuna. Perché il gioco del pallone nasce già moderno. È una merce, un dispositivo dello spettacolo e un apparato del potere. Ecco la relazione indissolubile da cui è impossibile sottrarsi. Per dimostrarlo Luca Pisapia usa la finzione quanto l'archivio, l'inchiesta quanto la saggistica pop, offrendo una narrazione non pacificata che porta a galla le molteplici contraddizioni del pallone. Per farle detonare.
L'ultimo hombre vertical starring Gigi Riva
Luca Pisapia
Libro: Libro in brossura
editore: Milieu
anno edizione: 2020
pagine: 216
A cinquant'anni dallo storico scudetto del Cagliari (maggio 1970), un libro che ricostruisce la storia e la leggenda del calciatore più rappresentativo di quella squadra epica: Gigi Riva, campione sornione e taciturno che rifiutò le lusinghe dei grandi club del Nord Italia per restare in Sardegna e compiere una delle imprese sportive più importanti della storia. Luca Pisapia narra Gigi Riva l'eroe dell'immaginario collettivo italiano protagonista dell'unico Europeo vinto dagli azzurri (nell'anno di grazia delle utopie, il 1968), demiurgo che plasma la realtà di un Paese che, nel volgere di un decennio, conosce il benessere e assapora il riscatto, si abbandona all'illusione del sogno e in ne precipita nell'incubo. Figura ieratica, enigmatica e silenziosa, il cui volto imperturbabile e imperscrutabile racchiude in sé tutta la gamma di espressioni necessarie e ogni sfumatura delle emozioni possibili, Riva non è solo il calciatore che guida il Cagliari a un incredibile scudetto, è anche il condottiero rivoluzionario che attraverso il calcio guida la riscossa di quell'alchemico athanor incandescente chiamato Sardegna. Come lo Straniero Senza Nome, Django, Silenzio, Cuchillo, Armonica o El Chuncho, suoi contemporanei e protagonisti della gloriosa epoca degli Spaghetti Western, Gigi Riva, pistolero solitario e silenzioso dagli occhi di ghiaccio e dal sinistro esplosivo, è l'ultimo hombre vertical: eroe tragico la cui determinazione a portare a compimento il proprio incarico è pari solo alla perseveranza nel combattere inutilmente contro i mulini a vento di un destino che non si è scelto.
Gigi Riva. Ultimo hombre vertical
Luca Pisapia
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2012
pagine: 169
Qui si narrano le imprese di Gigi Riva: eroe dell'immaginario collettivo italiano negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, protagonista dell'unico Europeo vinto dagli azzurri (nell'anno di grazia delle utopie, il 1968), demiurgo che plasma la realtà di un Paese che, nel volgere di un decennio, conosce il benessere e assapora il riscatto, si abbandona all'illusione del sogno e infine precipita nell'incubo. Figura ieratica, enigmatica e silenziosa, il cui volto imperturbabile e imperscrutabile racchiude in sé tutta la gamma di espressioni necessarie e ogni sfumatura delle emozioni possibili, Riva non è solo il calciatore che guida il Cagliari a un incredibile scudetto, è anche il condottiero rivoluzionario che attraverso il calcio guida la riscossa di quell'alchemico athanor incandescente chiamato Sardegna. Come lo Straniero Senza Nome, Django, Silenzio, Cuchillo, Armonica o El Chuncho, suoi contemporanei e protagonisti della gloriosa epoca degli Spaghetti Western, Gigi Riva, pistolero solitario e silenzioso dagli occhi di ghiaccio e dal sinistro esplosivo, è l'ultimo hombre vertical: eroe tragico la cui determinazione a portare a compimento il proprio incarico è pari solo alla perseveranza nel combattere inutilmente contro i mulini a vento di un destino che non si è scelto.