Libri di Luciano Dal Pont

Un flusso ininterrotto di esternazioni graffianti, polemiche, accusatorie, anticonformiste e controcorrente e talvolta persino rabbiose, sebbene qua e là condite con una buona dose di ironia: questa è l’essenza di Fuori dalla gabbia, il saggio di costume nelle pagine del quale Luciano Dal Pont ci accompagna lungo un percorso di dieci capitoli ciascuno dedicato a un singolo argomento di grande impatto sociale, tutti molto diversi tra loro e certo estremamente divisivi nel modo in cui sono presentati, ma con un unico filo conduttore a legarli assieme, ovvero quello di un attacco feroce non tanto al politically correct nella sua accezione originaria, quanto agli eccessi e alle degenerazioni cui questo fenomeno ideologico è andato incontro nel corso degli anni, fino ad arrivare ai livelli estremi e paranoici di oggi. E in questa ottica, Dal Pont pone l’accento sulla necessità di difendersi e di opporsi con tutte le forze prima che sia troppo tardi a questa forma dilagante di dittatura ideologica del pensiero e del comportamento, rivendicando il diritto all’unicità esistenziale e al libero arbitrio del singolo individuo, scevri da qualsiasi indottrinamento e inquadramento.

Dominazione allo stato puro, è ciò che ci narra con competenza, rabbia, forza devastante al limite della crudeltà, Luciano Dal Pont. Un romanzo da raccomandare a chi ama il BDSM, a chi lo sogna, ma teme di avvicinarsi, per comprendere se è la strada giusta da percorrere. Certo, per chi ama il romanzo rosa, questo è un erotico da paura, paura vera. Per chi invece freme all’idea di un sesso che ti squarcia le viscere, che ti strappa i capelli, come diceva Fabrizio De André nelle sue bellissime canzoni, questo romanzo vi emozionerà e vi farà pensare sul vero senso dell’appartenere a una persona che si ama. Totalmente. Scoprirete come una schiava prova un immenso piacere a donarsi al Suo Padrone, a come un Padrone ama la sua devota e si cura del suo piacere, per il proprio. Per chi dovesse, alla fine della lettura, sostenere: ma io non lo farei mai, chiediamoci quante volte nella vita di ogni giorno, siamo Silvia e Silvano ma senza averne i benefici e i devastanti orgasmi narrati in questo bel romanzo. Adatto a un pubblico adulto.

Una giovanissima, splendida e alquanto misteriosa ragazza, entra all’improvviso nella vita di un uomo maturo che, per la posizione di prestigio che ricopre all’interno delle alte gerarchie ecclesiastiche, è costretto a muoversi in incognita per soddisfare le proprie perverse pulsioni sessuali. La vicenda assumerà ben presto connotazioni da estrema depravazione, molto al di là di ogni limite del lecito e di ogni ritegno morale, fino a sconfinare in qualcosa di assolutamente inimmaginabile anche da parte delle menti più avvezze alle situazioni più turpi, alle oscene trasgressioni, in un’atmosfera drammatica e cupa, destinata a condurci oltre i confini del paranormale. Le scene di crudeltà, sadismo, sesso estremo, (tutto condiviso dai protagonisti) ne fanno un’opera preclusa ai minori di anni 18.

Un ex aviatore ormai in disarmo passa le sue giornate in solitudine, vagando per le colline e fermandosi a riposare all’ombra delle piante, rimuginando sul suo passato e sugli errori che ha commesso nel corso della vita. Preda della depressione e dello sconforto, sembra aver perso ogni speranza per il futuro, ma l’inaspettato incontro con una strana bambina cambierà in modo drastico il corso degli eventi. Con lei, infatti, intraprenderà un lungo viaggio percorrendo un impervio sentiero nella foresta che sembra essere la metafora della vita stessa, con tutte le sue difficoltà, le sue sfide spesso estreme, le sue gioie i suoi dolori. Una dolce favola moderna, onirica e surreale, parzialmente autobiografica, attraverso la quale Luciano Dal Pont intende lanciare dei messaggi di positività e di forza d’animo

Tutti noi viviamo nel perenne equilibrio tra il bene e il male. Fin da piccoli veniamo educati a percorre solo il bene. Cosa accade a chi invece si immerge totalmente nelle limacciose, profonde acque della cattiveria? Uccide, violenta, squarta, tortura. Peggio. Lo fa su dei bambini. Luciano Dal Pont ci introduce gradualmente alla narrazione, all’inizio sembra un giallo, con dei manoscritti che passano di mano e che lentamente si dipanano fino a mostrarci quanto è orrendo, o affascinante, l’Inferno. Preparatevi a soffrire, dopo starete meglio. Se non sarete impazziti. Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto.

Un aviatore e una misteriosa bambina si affiancano in un viaggio metaforico e onirico, una favola moderna sulla forza dei sogni e sulla capacità di non arrendersi, in un mondo dai contorni irreali, fatto di sentieri tortuosi e paesaggi sconfinati quanto l'anima e i suoi interrogativi. Assetato di vita e di luce, l'uomo apprenderà dalla bambina ad ascoltare i propri desideri e ad allontanare la malinconia, riprendendo fiducia nelle sue possibilità, nelle incognite che ancora lo attendono, sconfiggendo la paura del tempo.