Libri di Luigi Rossetti

C'è tanta vita dietro questi respiri, perché ogni componimento sembra proprio questo, un respiro a pieni polmoni, uno di quelli capaci di riempirti di un'aria che sa di eternità, di gioia e di serenità. Ogni respiro è un attimo di vita vissuta intensamente, quel ricordo da non dimenticare, quello sguardo da catturare cento e mille volte, quel suono con cui accompagnare le nostre sere più tristi, in attesa del sole che spunterà il giorno dopo, perché esso torna ogni giorno, più forte che mai.

Giuti nasce in Friuli tra le due guerre, dove il padre Stelio, orfano e pietraio, prima di emigrare sposa la ragazza del suo cuore, Gigliola, e in Australia apprende che suo figlio e nato con qualche infermità. Scoperta la gravità, torna in Italia per accudire il bambino non ricoverato al Cottolengo di Torino, per menomati psico-fisici, per le malformazioni non ritenute gravi. All'età di 23 anni Giuti si laurea in Medicina e Chirurgia. Rabdomante, guaritore della sciatica, predice alcune malattie semplicemente osservando il comportamento di alcuni soggetti ignari. Premiato con il Mandolino d'Oro, Gran Maestro degli scacchi, vince un concorso indetto dalla Mensa. Scartata la professione di dottore, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, poi rinomato investigatore, conseguendo la laurea in Legge a 28 anni. Con la sua straordinaria intelligenza e la formidabile memoria e studi specializzati, si afferma come poliziotto e imprenditore di successo.

Un giovane veneziano, imbarcato su una nave attaccata dai pirati, riesce a rifugiarsi e rubare un prezioso anello causando la morte della negoziante e morso da un pappagallo. Anni dopo l'ispettore Gigett leggendo un rapporto sulla psittacosi, e attratto da una strana cicatrice sull'avambraccio di un giovane italiano. A conoscenza che la parroco invita a donare sangue all'AVIS, come il benefattore Marco Rossin, ottiene la foto ripresa durante la trasfusione che mostra una cicatrice sull'avambraccio del donatore. Sospettando che il giovane sia l'autore del furto e dell'assassinio della negoziante, l'Ispettore ottiene la sua confessione di essere l'autore del furto sebbene estraneo all'omicidio.

Gigiuti, un ragazzo con la passione per gli alberi nani bonsai, un giorno, sentendo un forte dolore allo stomaco per aver ingerito un seme dell'arboscello che necessitava di un'operazione, temendo di morire sotto i ferri del chirurgo, aveva accettato l'alternativa suggerita dalla nonna a utilizzare invece la cura di un guaritore che aveva interrotto l'attività, ripresa solo in casi eccezionali, timoroso di essere perseguito dalla legge, non essendo le cure tradizionali accettate dai medici. Il guaritore, chiamato Giobata, impietosito dalla sofferenza del piccolo Gigiuti, riuscì a guarirlo con un semplice cucchiaio di olio di ricino. Mentre ascoltava le rivelazioni del medico condotto, asserenti che simili pratiche erano utilizzate anche nell'esercito, Gigiuti suggerì al dottore di farsi promotore con le autorità al fine di utilizzare le pratiche dei guaritori tradizionali come Giobata, combinandole con le tecniche moderne, invece di punirli. Età di lettura: da 11 anni.

Gigiuti, un vivace undicenne, mentre caccia le farfalle nel giardino, trova un anello con una grossa pietra che sua madre gli suggerì di regalarlo alla sorella in quel momento in collegio. Pochi mesi dopo, il ragazzo, vedendo un disegno di un anello rubato nella gioielleria della città in un giornale, simile a quello che aveva dimenticato di dare alla sorella, lo mostrò a suo padre, sostenendo di essere lo stesso di quello osservato nel giornale, che, incuriosito, ha mandato il ragazzo a comprare il giornale. Avendo verificato la corrispondenza, il padre di Gigiuti lo mostrò al poliziotto del rione che, sospettando fosse quello trafugato, ebbe conferma dal gioielliere dell'autenticità dell'anello. L'ispettore Gigett, responsabile dell'indagine, aveva appreso da Gigiuti le connotazioni di uno strano individuo che, pochi giorni dopo il furto, vagava di fronte alla casa, il ladro veniva rintracciato e durante l'interrogatorio rivela il mistero dell'anello sepolto.

Gigiuti, un ragazzo con passione per gli alberi nani chiamati bonsai, un giorno, sentendo un forte dolore allo stomaco per aver ingerito accidentalmente un seme dell'arboscello che necessitava di un'operazione, temendo di morire sotto i ferri del chirurgo, aveva accettato l'alternativa suggerita dalla nonna a utilizzare invece la cura di un guaritore che aveva interrotto l'attività, ripresa solo in casi particolari, timoroso da essere perseguito dalla legge, non essendo le cure tradizionali accettate dai medici. Il guaritore chiamato Giobata, impietosito dalla sofferenza del piccolo Gigiuti, riuscì a guarirlo con un semplice cucchiaio di olio di ricino. Mentre ascoltava le rivelazioni del medico condotto, asserenti che simili pratiche erano utilizzate anche nell'esercito, Gigiuti suggerì al dottore di farsi promotore con le autorità al fine di utilizzare le pratiche dei guaritori tradizionali come Giobata, combinandole con le tecniche moderne, invece di punirli. Età di lettura: da 11 anni.

"I fatti descritti in questo libro, che considero parte del mio memoriale, spaziano dalla mia infanzia in un paesino friulano, alla vita cittadina milanese e, infine, all'esperienze professionali maturate in oltre 40 anni di lavoro in gran parte in paesi stranieri. Alcuni eventi di tempo lontano, rimasti impressi nella mia mente, sono stati inclusi per arricchire lo scenario della mia vita: ...dramma a bordo di un volo reale... albergo con le finestre a bocca di lupo... navi alla fonda amalgamate con il carico di cemento... telefoni fantasma... camere alberghiere svanite... municipio scomparso su un carro bestiame... coppa dell'olio riparata con nastro isolante e filo di ferro... sigarette scoppiettanti fumate su voli di linea.. .colpo di stato bloccato dal traffico stradale... rappresentano la sintesi di alcune vicende raccontate!"