Libri di M. Castelli

"Westphal ascoltò in silenzio all'apparecchio, poi senza pronunciare una parola riattaccò. Accanto a lui c'era Student; il generale Paracadutista fece un cenno al maggiore Mors e disse: dia l'ordine a Gericke di prenderli tutti"! Con queste parole, nel tardo pomeriggio dell'8 settembre 1943, si diede il via all'Operazione "Flohzirkus" (circo delle pulci), ovvero l'assalto dall'aria al quartier generale del Regio Esercito Italiano situato presso Monterotondo, piccola cittadina a circa 25 chilometri ad est di Roma. Il mattino del 9 settembre, 665 paracadutisti del II BTG. della II/FJD agli ordini del Major Walter Gericke diedero il via all'attacco... Quali furono le zone di atterraggio dei paracadutisti? Ci fu, e quanto fu numericamente importante la partecipazione dei civili locali alla battaglia per la cittadina laziale? Chi vinse la battaglia di Monterotondo? Quante furono le vittime civili e militari delle due parti in causa? A queste, e ad altre domande, abbiamo cercato di fornire risposta...

"I fuochi lontani risvegliano la mia curiosità. Siamo nell'Alta Galilea e quelle macchie di luce tingono il cielo già buio, all'orizzonte. Sul Golan i soldati che montano di sentinella rendono presente la continua minaccia della guerra. Già ne avevamo avuto i sentori quando, appena arrivati, per la felicità di essere in quella Terra ci eravamo messi a cantare una canzone con il ritornello nella lingua di Israele. Subito, dalla radio del pullman che ci stava trasportando, qualcuno interrogò l'autista, che ci chiese così di smettere spiegandoci che potevamo essere fraintesi; eppure il canto parlava di pace."

Correva l'anno del Signore 835. In un'epoca di relativa pace seguita al crollo della grandezza di Roma Ordine e Chaos, demiurghi annoiati dal perpetuo dipanarsi dell'eternità, decidono di giocarsi a scacchi le sorti degli uomini. Pedine di questa contesa saranno cinque ragazzi, diversi per natura e per carattere, come lo possono essere una mezzelfa con un talento speciale per i guai e un giovane semidio immemore del suo passato, una driade dei boschi simpatica e cocciuta e un pio diacono cristiano o un blasonato demone innamorato dell'arte... e delle donne. Un quintetto di eroi per forza, capaci di affrontare le avversità con coraggio e ironia, che proprio delle loro differenze faranno la base per un'amicizia sempre più salda, ultimo baluardo contro l'inesorabilità di un destino tutto da scoprire, in un'Italia dove storia e leggenda si fondono, per ridar vita a un Medioevo denso di ombre e di luci sorprendenti.

Pensato per un primo corso di programmazione, questo manuale introduce i concetti principali e le buone regole di programmazione utilizzando Java come linguaggio vettore. Apprezzato per l'estrema chiarezza, il testo non presuppone conoscenze pregresse di programmazione e il livello di dettaglio è estremamente esauriente e adatto a un pubblico neofita. I capitoli hanno una struttura autonoma e modulare, e ciascun docente può decidere di impostare il proprio corso scegliendo un ordine diverso di presentazione. Un ulteriore elemento distintivo è rappresentato dalla chiarezza e dall'intuitività dei tanti esempi proposti, che aiutano lo studente a non perdersi nella comprensione del problema ma a concentrarsi sui concetti di programmazione presentati. Numerosi supporti pedagogici (box di ricapitolazione, suggerimenti, FAQ, case study, e altro) aiutano a identificare i concetti più importanti, a memorizzarli e a saperli applicare in contesti differenti.