Libri di M. Faimali
Quello che non ti ho mai detto
Celeste Ng
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 271
È una scena che abbiamo visto spesso al cinema e nelle serie TV: la madre apre la porta della camera della figlia e la trova vuota, il letto intatto. Si teme subito il peggio. Si chiede agli amici, ai vicini, poi si chiama la polizia. La quindicenne Lydia Lee viene ritrovata morta, annegata nel lago vicino a casa: è stata uccisa? E da chi? Oppure si è trattato di un incidente? Perché è uscita di notte? Ma presto altre domande si insinuano nella sua mente, molto meno esplicite ma altrettanto inquietanti. Siamo in una cittadina del Midwest, in una famiglia normale, tranne che per la sua composizione: Marylin, la madre americana, James, il padre di origine cinese. Ben presto emerge il vero volto dell'"assassino": il razzismo. Esplicito quello della madre di Marylin, che ha troncato ogni rapporto con la figlia dopo il suo matrimonio; sottile e mai espresso quello di Marylin stessa; strisciante e ipocrita, ma letale, quello della cittadina che ospita la famiglia senza mai veramente accoglierla. Il "non detto" è quello dei genitori di Lydia, e l'adolescente non ne è la sola vittima. Le ragioni complesse della sua morte emergeranno alla fine, ma non meno disastroso è l'effetto che quel silenzio ha avuto sugli altri due figli, un diciottenne pronto a partire per Harvard, e una bambina molto attenta alle dinamiche della famiglia e della città.
Il buio nell'acqua
Louise Doughty
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2017
pagine: 358
Louise Doughty, l'autrice di "Fino in fondo", con questo nuovo romanzo ci fa fare il giro del mondo. Perché il protagonista, Harper, va e viene dall'Olanda alla California, al sudest asiatico, prima come vittima di una madre instabile, poi come spia e mercenario. All'inizio lo troviamo nascosto sulle pendici di una montagna, a Bali, in attesa di sapere se o quando un sicario si avventurerà fin lì per ucciderlo. Sa di non potersi fidare di nessuno, nemmeno del servitore premuroso che potrebbe rivelarsi un carceriere prezzolato. Quando vince la paura e decide di scendere fin sulla costa mimetizzandosi fra turisti e abitanti indaffarati, conosce una donna, Rita. Se non proprio un colpo di fulmine, l'incontro è un'immediata, reciproca attrazione che culmina in una notte di sesso. Lo scoppio di passione però si rivela subito per qualcosa di più. Passa poco tempo prima che Harper capisca che anche la taciturna Rita nasconde un passato tragico. Come il suo. Il racconto delle vicende di Harper sul campo è una spy story, o, se vogliamo, un thriller alla maniera di John Le Carré e Graham Green, dove è la psicologia del protagonista, più che non l'azione, a interessare l'autrice. Che dimostra un talento eccezionale nel ritrarre sia un uomo dal passato ambiguo e complicato, sia una donna vittima di una tragica situazione familiare. La storia d'amore tra i due è tenera e appassionata, ma sono paura, rimorsi e rimpianti ad accenderla e mantenerla viva. Come nei romanzi di guerra, oltre che nei thriller, l'amore che nasce nell'immediato pericolo ha un'intensità particolare, assume connotati di suspense pari a quelli dell'azione vera e propria. Come sempre nei romanzi di Doughty, è solo nelle ultime pagine che viene rivelato qual è il «vero» segreto, quale rimorso ossessiona il protagonista rendendolo, se. non proprio indifferente, almeno rassegnato alla minaccia di morte che incombe su di lui. Un segreto nascosto nell'«acqua buia» del titolo.
A mio agio nel disagio. Gestire la vergogna per conquistare sicurezza, audacia e autostima
Bond A. J.
Libro: Copertina morbida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2023
pagine: 320
La vergogna è un'emozione che capita spesso di provare. È più del semplice imbarazzo o del rimpianto, e può scuoterci nel profondo. Fondata sulla sensazione dolorosa che ci sia qualcosa di intrinsecamente "sbagliato" in noi, ci costringe ad accontentarci di una versione depotenziata della nostra vita o, peggio ancora, ci dice che dobbiamo cambiare il nostro modo di essere, sentire e agire se vogliamo essere visti, amati e accettati. E quanto più ci sforziamo di tenerla nascosta, più ci fa soffrire, mentalmente e fisicamente. Con questo libro, straordinario connubio tra condivisione autobiografica e sintesi di ricerche accademiche, A.J. Bond condivide con noi quella che gli piace chiamare la "svolta della vergogna". Sorprendendoci con il suo umorismo, la sua verve e le sue schiette storie personali, accende un riflettore su questo sentimento che non vuole essere visto né nominato e ci invita a portarlo allo scoperto, per reinquadrare le nostre vite in un modo nuovo e potente e riuscire finalmente a sentirci "a nostro agio nel disagio".
Perdere la Terra. Una storia recente
Nathaniel Rich
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 208
C'è stato un momento, fra il 1979 e il 1989, in cui i rappresentanti politici e la grande industria si sono dimostrati disposti a mettere in primo piano la tutela del pianeta e a collaborare con scienziati e attivisti per affrontare le conseguenze del riscaldamento globale. In più occasioni, durante quel decennio, le maggiori potenze mondiali sono arrivate a un soffio dal condividere un serio impegno sul cambiamento climatico. Ma non ce l'hanno fatta. "Perdere la Terra" - che Federico Rampini nella sua Prefazione definisce «la ricostruzione storica di un'occasione perduta» - racconta i retroscena di questo fallimento, anche attraverso le vicende personali e professionali di alcuni eroi che hanno lottato per cambiare le cose.
Il gioco della distruzione
Bollen Christopher
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2021
pagine: 592
Al suo arrivo nella bellissima isola greca di Patmos, Ian Bledsoe è al verde, in fuga, e umiliato dalle conseguenze della morte del padre. Il suo amico d'infanzia Charlie - ricco, esuberante, gratificato dal successo della sua nuova impresa avviata sull'isola - potrebbe essere la sua ultima speranza. A Ian Patmos sembra un sogno: giornate piene di sole trascorse sullo yatch di Charlie, la ricomparsa di una sua ex, e finalmente il lavoro di cui ha un disperato bisogno. Ma quest'isola bellissima nasconde un lato oscuro, e presto il sogno comincerà ad andare in pezzi. Quando Charles all'improvviso scompare, Ian si ritrova intrappolato in un inganno dopo l'altro. E mentre cerca di districare i misteri sollevati dall'assenza dell'amico, si ricorda che da ragazzi trascorrevano le ore immersi nel cosiddetto «gioco della distruzione» - un gioco, ora si rende conto, che forse non hanno mai smesso di giocare.
Uomo del mio tempo
Dalia Sofer
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 348
Nel 1947 Salvatore Quasimodo pubblicava una poesia intitolata "Uomo del mio tempo", nella quale sottolineava con forza la dolorosa immutabilità della distruttività umana. Questo romanzo di Dalia Sofer prende le mosse da quella dolente denuncia. Dopo decenni di lavoro per il regime iraniano, Hamid Mozaffarian, in missione diplomatica a New York, incontra la famiglia che non vede da anni e recupera le ceneri del padre, che desiderava essere sepolto in Iran. Le ceneri paterne, e tutti i dolorosi ricordi a esse collegati, lo spingono a ripercorrere la inattesa, tragica evoluzione della sua vita, e Hamid è costretto a fare i conti con il suo passato, con la sua adesione al regime, con il tradimento dei suoi ideali giovanili, e con la sua solitudine. Ricco di spunti politicamente complessi e di momenti emotivamente assai forti, "Uomo del mio tempo" non è solo un romanzo sulla famiglia e sulla memoria che ci racconta l'esperienza terribile della perdita (di persone, di luoghi, di ideali, di tempo e di se stessi), ma è anche un'avvincente riflessione sulle nozioni di giusto, di sbagliato, di colpa e di perdono, sulla capacità del potere di corrompere. Con sensibilità e forza, Dalia Sofer, attraverso la storia di Hamid, esplora gli angoli dimenticati della storia recente. La tensione fra l'eleganza del linguaggio dell'autrice e il disfacimento nichilista del suo antieroe ci restituisce appieno la tragica condizione morale dell'uomo, dando vita a un libro capace di coinvolgere il lettore e di mescolare destino e collettivo, romanzo e Storia.
Non dire niente. Un caso di omicidio e tradimento nell'Irlanda del Nord
Patrick Radden Keefe
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 528
Belfast, 1972. Jean McConville, vedova e madre di dieci figli, ha trentotto anni quando, in un tardo pomeriggio di dicembre, una ventina di membri dell'ala estremista dell'IRA irrompe in casa sua, alla periferia di Belfast, e la trascina via sotto gli occhi dei figli. I rapitori tentano di calmarli, chiamandoli per nome e promettendo che la madre sarà di ritorno in poche ore, invece Jean viene giustiziata con un colpo alla testa e fatta sparire. L'accusa? Essere una spia dei britannici. Il suo corpo viene ritrovato, per puro caso, trent'anni più tardi, nel 2003, sepolto in una spiaggia. Ancora appuntata sul vestito, la spilla da balia azzurra che Jean teneva sempre con sé. Di recente, alcune registrazioni, custodite nella biblioteca del campus del Boston College e secretate per anni, hanno riportato in primo piano quella vicenda, svelando particolari inediti. L'omicidio McConville è soltanto una delle numerose pagine oscure del feroce conflitto che ha insanguinato l'Irlanda del Nord, noto come i Troubles. Ed è emblematico del clima di paura e omertà di quegli anni. Perché, come recita un verso del poeta irlandese Seamus Heaney, "Whatever You Say, Say Nothing", «Qualunque cosa dici, non dire niente», l'omertà è stata uno dei punti dolenti di quelle tragiche vicissitudini e ha caratterizzato le due parti avverse persino molto tempo dopo la fine degli scontri e dei disordini. Keefe parte da lì, per raccontare un pezzo di storia recente, una società devastata da una violenta guerriglia che per decenni ha trasformato l'Irlanda, e non solo, in uno spietato campo di battaglia. Pluripremiato "Non dire niente" è un bell'esempio di giornalismo investigativo.
La strada
Ann Petry
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 378
Siamo negli anni della seconda guerra mondiale e Lutie Johnson è una giovane donna nera che vive a Harlem con Bub, il figlio di otto anni. Quella di Lutie non è certo una vita facile: si è lasciata alle spalle un marito infedele e irresponsabile e deve tirare avanti da sola. Ma è sorretta da un'idea: crede nel sogno americano ed è convinta di poter aspirare a un'esistenza migliore grazie a una vita di duro lavoro. "La strada" è la storia di una lotta: la lotta di Lutie alla ricerca di una casa per il figlio, per farlo crescere lontano dalla paura e dalla violenza, per tenerlo lontano dalla strada, insomma. Le vicende di Lutie e Bub si intrecciano con quelle di diversi personaggi, che vivono nella stessa casa o nella stessa via, tutti alle prese con la stessa disperata lotta per la sopravvivenza. E le loro vite disegnano il ritratto doloroso di una realtà così lontana nel tempo eppure ancora così vicina. A più di settant'anni dalla pubblicazione di questo romanzo, Lutie Johnson resta una figura potentissima - nera e sola è alle prese con un mondo ostile alle donne e pervaso di razzismo -, e la sua vicenda cruda e vibrante ci racconta la storia amara dell'altra faccia del sogno americano, mostrandoci una New York troppo spesso dimenticata. Quando venne pubblicato nel 1946, "La strada" fu il primo romanzo di un'autrice afroamericana a vendere più di un milione di copie, ed è tuttora considerato un grande classico della letteratura americana, nel quale la potenza della testimonianza e la forza della letteratura si sommano regalandoci pagine indimenticabili. Introduzione di Tayari Jones.
Perdere la Terra. Una storia recente
Nathaniel Rich
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 176
C'è stato un momento, fra il 1979 e il 1989, in cui i rappresentanti politici e la grande industria si sono dimostrati disposti a mettere in primo piano la tutela del pianeta e a collaborare con scienziati e attivisti per affrontare le conseguenze del riscaldamento globale. In più occasioni, durante quel decennio, le maggiori potenze mondiali sono arrivate a un soffio dal condividere un serio impegno sul cambiamento climatico. Ma non ce l'hanno fatta. "Perdere la Terra" racconta i retroscena di questo fallimento, concentrandosi sul ruolo di uno dei principali responsabili di emissioni di anidride carbonica, gli Stati Uniti d'America, e ricostruendo l'infaticabile contributo di alcuni eroi che hanno lottato per risvegliare la coscienza pubblica, come Rafe Pomerance, «lobbista per l'ambiente», e James Hansen, astrofisico e climatologo. Il primo si muove attorno al mondo della politica, il secondo parte dalla ricerca scientifica, ma il loro obiettivo è comune: spingere il governo del loro paese ad agire prima che sia troppo tardi, e a farsi promotore di un accordo internazionale vincolante. Le loro vicende personali e professionali si intrecciano con quelle di numerosi altri personaggi: scienziati appassionati e incerti; filosofi ed economisti «fatalisti»; negazionisti senza scrupoli; compagnie petrolifere e del gas interessate ai benefici economici di un clima stabile e di risorse energetiche alternative; giornalisti alternativamente allarmisti e sprezzanti; giovani politici, come Al Gore, che provano a cambiare le cose dall'interno delle istituzioni; e presidenti degli Stati Uniti capaci, con il loro entourage, di alterare da un giorno all'altro il destino del mondo intero. Quella raccontata da Rich sembra una classica storia americana, in cui buoni e cattivi si danno battaglia a suon di rapporti scientifici e disegni di legge, udienze pubbliche e commissioni, tentativi di censura e campagne infamanti. Ma di questa storia tutti noi, oggi, siamo vittime e insieme protagonisti, perché il finale è ancora da scrivere. Il passato ci insegna che politica, scienza, tecnologia ed economia da sole non bastano a raggiungere una soluzione di fronte al cambiamento climatico. È necessario riportare al centro la dimensione etica del problema. Ora che l'esistenza della nostra civiltà è incontrovertibilmente minacciata, cosa siamo disposti a fare? Siamo disposti a modificare il nostro stile di vita? Riusciremo a scrivere una storia diversa per i nostri figli e nipoti?
Il buio non consola
Emma Healey
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 358
Jen e Hugh Maddox sono appena sopravvissuti al peggior incubo di ogni genitore. Sollevati, ma ancora terrorizzati, siedono in ospedale al capezzale della figlia quindicenne, Lana, che è stata trovata insanguinata, ferita e disorientata dopo essere scomparsa nel nulla per quattro giorni durante una vacanza in campagna. Mentre Lana rimane muta, a letto, non volendo o potendo raccontare quello che le è successo, i media nazionali speculano selvaggiamente, e Jen e Hugh cercano di rispondere a molte domande. Dov'era Lana? Come si è ferita? Com'è sopravvissuta là fuori per tutti quei giorni? Anche quando torna a casa e alla routine scolastica, la ragazza fornisce sempre la stessa risposta frustrante: "Non mi ricordo". Jen, tuttavia, che per anni ha cercato di tenere a bada la depressione che affligge la figlia minore, temendo sempre il peggio, non può lasciar perdere e deve ascoltare il suo bisogno di scoprire la verità. Senza avvertire Hugh né la figlia maggiore Meg, che è incinta, parte per ripercorrere i passi di Lana, un viaggio che la porterà a una maggiore comprensione della figlia più giovane, della sua famiglia e di se stessa.
L'età della luce
Whitney Scharer
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 335
"Io voglio scattare fotografie, non diventarne una" dichiara la modella di "Vogue" Lee Miller nel 1928 quando si trasferisce a Parigi, decisa ad abbandonare il suo ruolo di musa per trasformarsi in un'artista. L'incontro fondamentale sarà quello con il famoso surrealista Man Ray; lui resta ammaliato dalla sua bellezza e la vorrebbe come modella, ma lei riesce a convincerlo a prenderla come assistente e insegnarle i segreti del mestiere. Però, mentre lavorano fianco a fianco nella camera oscura, il carisma manipolatorio di Man Ray porta inevitabilmente la loro sfera privata e professionale a fondersi e da quel momento la vita di Lee cambierà per sempre. Dai cabaret della Parigi bohémienne ai campi di battaglia di un'Europa devastata dalla Seconda guerra mondiale, dalle scoperte di nuove tecniche fotografiche alla documentazione della liberazione dei campi di concentramento come prima reporter donna, Lee porta avanti le sue passioni con feroce indipendenza. Sarà però sempre tormentata dalla difficoltà di conciliare i suoi desideri romantici con la sua ambizione artistica, e dalla domanda su quanto è disposta a sacrificare perché questo possa avvenire.
Il mondo scritto. I capolavori della letteratura che hanno fatto la storia della civiltà
Martin Puchner
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 400
La letteratura, frutto del mirabile incontro fra racconto e scrittura, ha plasmato l'immaginario e la condotta di gran parte delle generazioni di esseri umani che si sono avvicendate sulla Terra negli ultimi quattromila anni, e contribuito all'ascesa e alla caduta di imperi e nazioni, alla diffusione di fedi religiose, all'affermarsi di idee filosofiche e politiche, cambiando radicalmente il corso della storia. Alla luce di tale idea guida, Martin Puchner ripercorre le fasi cruciali di una vicenda che prende le mosse dagli antichi testi divenuti codici basilari di intere culture e arriva fino all'odierna saga di Harry Potter. Nel suo straordinario viaggio nel tempo e intorno al mondo l'autore ci presenta, oltre a una fitta schiera di personaggi carismatici e visionari, sedici opere letterarie fondative della civiltà universale, alcune a lungo perdute e poi ritrovate: i poemi omerici "Iliade" e "Odissea"; la "Saga di Gilgamesh", di origine sumerica; la Bibbia ebraica di Esdra; gli insegnamenti orali di Buddha, Confucio, Socrate e Gesù, fissati per iscritto dai loro discepoli; il primo grande romanzo di tutti i tempi, la "Storia di Genji", creato dal talento letterario di una donna giapponese nota come Murasaki; la Bibbia di Lutero; i samizdat di Anna Achmatova e Solzenicyn contro lo Stato sovietico. In compagnia dell'autore, a Baghdad incontriamo Shahrazàd e l'incanto delle "Mille e una notte", mentre nel Nuovo Mondo assistiamo alla stupefacente sopravvivenza del poema epico maya "Popol Vuh" nella testimonianza del subcomandante messicano Marcos. Vediamo Miguel de Cervantes, inventore del romanzo moderno, battersi contro pirati reali (quando è fatto prigioniero) e letterari (quando vede pubblicare un falso sequel del "Don Chisciotte"). Ammiriamo l'opera pionieristica di Benjamin Franklin in veste di magnate mediatico e il preveggente annuncio di Goethe dell'«epoca della letteratura mondiale». Seguiamo da vicino la nascita e le alterne fortune politiche del "Manifesto del Partito comunista" di Marx ed Engels. Visitiamo Troia, Pergamo e la Cina; conversiamo con due premi Nobel, Derek Walcott e Orhan Pamuk, rispettivamente ai Caraibi e a Istanbul; e familiarizziamo con i cantastorie africani della saga orale di Sunjata, capace ancor oggi di catturare l'attenzione di un vasto pubblico. In pagine ricche di aneddoti e curiosità, Puchner restituisce al lettore l'immagine vivida del lungo processo con cui la letteratura, e l'evoluzione delle forme tecniche in cui si è storicamente materializzata (alfabeto, carta, libro, stampa, fino agli ultimi ritrovati della tecnologia digitale), hanno letteralmente trasformato il nostro pianeta da mondo «naturale» in mondo «scritto».