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Libri di M. N. Varga

Trattato sul bello

Trattato sul bello

Denis Diderot

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2020

pagine: 85

L'eco delle concezioni estetiche di Denis Diderot (1713-1784) fu presso i contemporanei straordinaria. «Ieri mi è capitato sotto gli occhi Diderot,» scrive Schiller a Goethe «che davvero mi incanta e ha scosso profondamente il mio spirito. È come un lampo che illumina i segreti dell'arte, e le sue osservazioni riflettono così fedelmente ciò che l'arte ha di più alto e di più intimo da poter costituire un'indicazione non meno per il poeta che per il pittore». E Goethe risponde: «È davvero magnifico, più utile ancora al poeta che al pittore, anche se a quest'ultimo fornisce un lume possente». Le concezioni estetiche di Diderot trovano una prima compiuta espressione in una voce («Bello») che scrisse per l'«Encyclopédie», e che venne pubblicata a parte nel 1751 e più tardi nelle edizioni delle sue opere con il titolo di «Trattato sul bello». «È bello» afferma Diderot «tutto ciò che contiene in sé qualcosa che possa risvegliare nel mio intelletto l'idea di rapporti». Ma cosa intende Diderot per «rapporti»? Egli prende come esempio una celebre battuta tratta da una tragedia di Corneille. Ora, la «bellezza» di quella battuta dipende dai rapporti che la legano al contesto drammatico. Se il contesto fosse un altro, cambierebbe, insieme con il significato, anche la bellezza, la forza poetica di quella battuta. Il bello, non solo artistico, non è dunque intuizione repentina, frammentaria, non è immobile, indistinta contemplazione di una verità ideale, ma è movimento, progresso nella conoscenza della realtà attraverso i suoi nessi vitali. Un'esaltante passione di conoscenza, in cui il rigore del ragionamento scientifico sembra coniugarsi con la prepotente esigenza di adesione alla natura, e l'ansia profonda di conferire all'arte una nuova dignità, una serietà, un'autorevolezza più alte: ecco ciò che induce Diderot a portare con tanta penetrazione, con tanta passione il suo sguardo sul problema del bello.
13,00

L'analisi della bellezza

L'analisi della bellezza

William Hogarth

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2019

pagine: 162

Nel 1761, a Livorno, lo stampatore Fantechi pubblicava "L'analisi della bellezza" «Scritta col disegno di fissar l'Idee vaghe del Gusto», di William Hogarth, appena otto anni dopo l'edizione originale (Londra, 1753). Ora, a distanza di oltre due secoli, questa prima e forse inimitabile traduzione italiana viene qui ripresentata. Pittore all'avanguardia nel Settecento europeo, Hogarth è altrettanto anticonformista nella sua Analisi, fra l'ironico e il corrosivo, come nei dipinti e nelle incisioni, ponendo le proprie «idee del gusto» in relazione a quelle variabili «idee di bellezza» che caratterizzano l'aura estetica dell'epoca, attraverso l'icastica partecipazione ai caratteri e ai costumi, puntigliosamente indagati e polemicamente denunciati, sempre con passionale fervore. In realtà Hogarth è un moralista o, meglio, un author of moral histories, come egli si definisce, intenzionato a rieducare le «idee del gusto» di una società poco propensa a lasciarsi illuminare, culturalmente, dall'intelligenza critica della ragione.
21,00

Trattato sul bello

Trattato sul bello

Denis Diderot

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2012

pagine: 85

L'eco delle concezioni estetiche di Denis Diderot (1713-1784) fu presso i contemporanei straordinaria. Le concezioni estetiche di Diderot trovano una prima compiuta espressione in una voce ("Bello") che scrisse per l'Encyclopédie, e che venne pubblicata a parte nel 1751 e più tardi nelle edizioni delle sue opere con il titolo di "Trattato sul bello". Il bello, non solo artistico, non è dunque intuizione repentina, frammentaria, non è immobile, indistinta contemplazione di una verità ideale, ma è movimento, progresso nella conoscenza della realtà attraverso i suoi nessi vitali. Un'esaltante passione di conoscenza, in cui il rigore del ragionamento scientifico sembra coniugarsi con la prepotente esigenza di adesione alla natura, e l'ansia profonda di conferire all'arte una nuova dignità, una serietà, un'autorevolezza più alte: ecco ciò che induce Diderot a portare con tanta penetrazione, con tanta passione il suo sguardo sul problema del bello.
12,00

L'analisi della bellezza

L'analisi della bellezza

William Hogarth

Libro

editore: Abscondita

anno edizione: 2002

pagine: 162

15,49

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