Libri di M. Nani
Il miscredente e il professore. David Hume e Adam Smith: storia di un'amicizia
Dennis C. Rasmussen
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 352
Questo libro segue lo svolgersi dell'amicizia tra David Hume e Adam Smith, dal loro primo incontro nel 1749 fino alla morte del primo nel 1776. Descrive come i due si leggessero l'un l'altro, si aiutassero reciprocamente nella carriera e nelle ambizioni editoriali, spesso consultandosi su questioni personali, in particolare dopo la drammatica lite di Hume con Jean-Jacques Rousseau. Membri della vivacissima scena intellettuale dell'Illuminismo scozzese, Hume e Smith ebbero amici (e nemici) in comune, frequentarono gli stessi club e s'interessarono agli stessi argomenti, e non solo di filosofia ed economia: dalla psicologia alla storia, dalla politica al conflitto britannico nelle colonie americane.
Tribù. Ritorno a casa e appartenenza
Sebastian Junger
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 150
Abbiamo un forte istinto di appartenenza a piccoli gruppi definiti da obiettivi chiari e comprensibili, gruppi che sono "tribù". Questa connessione tribale è stata in gran parte persa nella società moderna, ma riconquistarla potrebbe essere la chiave della nostra sopravvivenza psicologica. Decenni prima della rivoluzione americana, Benjamin Franklin lamentava che i coloni inglesi fuggissero spesso per unirsi ai nativi, che invece non lo facevano quasi mai. La società tribale esercita un'attrazione quasi gravitazionale sugli occidentali da centinaia di anni, e la ragione sta nel profondo del nostro passato evolutivo in quanto specie comunitaria. L'esempio più recente di questa attrazione sono i militari veterani che tornano a casa e si trovano a perdere i legami incredibilmente intimi della vita del plotone. La perdita di vicinanza che si verifica alla fine delle missioni può spiegare gli alti tassi di disordine da stress post-traumatico subito dai veterani militari. Combinando storia, psicologia e antropologia e partendo dalla partecipazione alla guerra in Afghanistan e dal successivo rientro in patria, il volume esplora ciò che possiamo imparare dalle società tribali sulla lealtà, l'appartenenza e l'eterna ricerca umana di significato. Spiega come ironicamente, per molti veterani e civili, la guerra sia meglio della pace, le avversità si rivelino benedizioni e, talvolta, i disastri vengano ricordati più affettuosamente dei matrimoni o delle vacanze esotiche. Ma soprattutto questo studio spiega perché siamo più forti quando uniamo le forze e come ciò possa essere fatto anche nel mondo diviso di oggi.
Mimesi come far finta. Sui fondamenti delle arti rappresentazionali
Kendall L. Walton
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 510
Cosa accomuna le attività in cui sono impegnati il lettore di un romanzo, lo spettatore di un film e l'osservatore di un dipinto? Secondo l'autore di questo libro, presto diventato un classico della filosofia delle arti in ambito analitico, stanno tutti praticando un gioco di far finta, significativamente simile a quelli cui si dedicano i bambini. Qui sono le opere artistiche (in particolare quelle che costituiscono rappresentazione di qualcosa) a svolgere all'incirca il ruolo dei giocattoli. Esse hanno la funzione sociale di prescrivere immaginazioni. Attraverso un'analisi serrata e ricca di esempi tratti da letteratura, cinema, teatro e arti visive, l'autore articola la sua teoria cercando di mostrare come sia feconda e in grado di dipanare tutta una serie di questioni. Come si può distinguere la finzione dalla non-finzione? Quali principi guidano le nostre interpretazioni delle opere? Che differenza c'è tra critica e fruizione? Se raffigurare e descrivere sono due modi di rappresentare, come diamo conto delle loro peculiarità? I personaggi della finzione e le loro vicende ci coinvolgono emotivamente, ma come possono essere emozioni genuine le nostre, se sappiamo che non esistono? E se non esistono, come è possibile che ne parliamo e rivolgiamo loro i nostri pensieri? La risposta a questo e molto altro ci viene da quella che l'autore chiama "la magia del far finta", una base straordinariamente promettente sulla quale spiegare le arti rappresentazionali.
900. Per una storia del tempo presente. Nuova serie. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ancora del Mediterraneo
anno edizione: 2008
pagine: 211
II colonialismo come sistema per la circolazione forzata di persone, esperienze, merci e idee ma anche come mezzo per radicare rappresentazioni e pratiche razziste e sessiste. Sistemi e mezzi che ancora governano l'immaginario "occidentale". Tanto da essere una pratica ancora in uso nei confronti, per esempio, degli immigrati. Storia e attualità a dimostrare quanto il fenomeno del colonialismo abbia creato spazi unitari e definito, quindi, un vero e proprio "mondo coloniale". Alle ricerche si aggiungono una sezione dedicata ai "concetti", una alle immagini e una alle discussioni sui temi, studi e sviluppi nelle interpretazioni recenti.
Noi Europei. Un'indagine sul problema «razziale»
Julian S. Huxley, Alfred C. Haddon
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2002
pagine: 226
Fra i peggiori nemici della scienza c'è la pseudoscienza: troppo spesso pregiudizi e passioni si travestono da teorie rigorose. Nella prima metà del Novecento una biologia pseudoscientifica venne utilizzata per giustificare ambizioni politiche, scopi economici, mire sociali o pregiudizi di classe. Contro le posizioni hitleriane l'editore inglese Jonathan Cape commissionò questo libro che uscì a Londra nel 1935 e ora vede la prima traduzione italiana.