Libri di M. R. Digilio
Viaggi letterari
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2017
pagine: 287
Il viaggiatore è un creatore, un poeta nel senso etimologico della parola. Egli sa di avere un compito: arrivare attraverso i suoi viaggi a una percezione amplificata della propria mappa interiore. E solo a questo punto, condividendola col racconto, averne più chiari i contorni. Contributi di Giovanna Angeli, Francesca Balestra, Maurizio Bettini, Daniela Brogi, Stefano Carrai, Riccardo Castellana, Alberto Castoldi, Rocco Coronato, Maria Rita Digilio, Alex R. Falzon, Roberto Francavilla, Marina Galletti, Clemens Härle, Andrea Landolfi, Annamaria Laserra, Valerio Magrelli, Guido Mazzoni, Antonio Melis, Giovanna Mochi, Talia Pecker Berio, Pierluigi Pellini, Marzia Pieri, Antonio Prete, Gianfranco Rubino, Anna Maria Scaiola, Anne Schoysman, Francesco Spandri, Patrizio Tucci, Roberto Venuti, Enrico Zanini.
America Latina. Variazioni per Antonio Melis
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2016
pagine: 229
Iwein nel manoscritto b.r. 226 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Testo tedesco a fronte
Aue von Artmann
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2015
pagine: 240
Redatto in una zona liminare del dominio linguistico tedesco quando il Medioevo è al suo crepuscolo, il manoscritto ora alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze perpetua la fortuna di due tra i massimi capolavori del romanzo cortese tedesco, Tristan di Gottfried von Strassburg e Iwein di Hartmann von Aue. Si deve probabilmente a un nobile boemo vissuto all'inizio del XIV secolo la committenza di un codice che fu letto frequentemente, come indicano i chiari segni di usura sul primo e sull'ultimo foglio di ciascun romanzo. E probabile che il committente del manoscritto traesse dalla lettura di quei romanzi il diletto dell'evasione ma è anche lecito supporre che egli riuscisse a scorgere in quelle articolate vicende di dame e cavalieri - e se ne compiacesse - l'incrinatura di un mondo di ideali cortesi che preludeva alla nascita di una società nuova nella quale egli stesso ambiva a svolgere un ruolo. Vero è anche che il codice fiorentino celebra nei versi che custodisce i temi fondanti e senza tempo della letteratura universale e tutto ciò che incarna l'eterna ricerca del compromesso tra sé e il mondo: la ricerca della felicità e l'esperienza del dolore, l'amicizia e il tradimento, l'amore e la morte. Restano misteriose le strade attraverso le quali il manoscritto, tra le mani di ignoti proprietari o mercanti, ha attraversato una così ampia parte d'Europa per giungere in Toscana, e non è chiaro quanti li fossero in grado di apprezzare la straordinaria caratura dei versi di cui esso è scrigno.