Libri di M. Santambrogio
Wittgenstein su regole e linguaggio privato
Saul Kripke
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2000
pagine: 152
Nel paragrafo 201 delle Ricerche filosofiche Wittgenstein dice: «Il nostro paradosso era questo: una regola non può determinare alcun modo d'agire, poiché qualsiasi modo d'agire può essere messo d'accordo con la regola». Da tale paradosso, che costituisce forse il punto centrale delle Ricerche, ha origine una nuova forma di scetticismo, paragonabile solo allo scetticismo classico di Hume e ricco d'insospettate conseguenze per la filosofia della matematica, della logica e della psicologia. In questo saggio, straordinario per la concisa lucidità e la forza delle argomentazioni, Saul Kripke percorre in una prospettiva assolutamente originale il testo wittgensteiniano e propone una «soluzione scettica» del paradosso. Un esempio singolare di un confronto teoretico-filologico tra due grandi pensatori del nostro tempo.
Nome e necessità
Saul Kripke
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1999
pagine: 176
Le tappe principali nella storia della filosofia e della scienza sono state sempre segnate da un nuovo modo di intendere le nozioni fondamentali di "necessità", possibilità", "essenza", "verità analitica". Questo breve libro, dovuto a uno dei maggiori logici e filosofi contemporanei, rappresenta una svolta del genere. Kripke vi espone senza alcun tecnicismo le idee che hanno guidato le sue ricerche logiche o che queste gli hanno suggerito. Ne emerge una metafisica molto diversa da quella corrente, di stampo empiristico. Kripke riprende la distinzione aristotelica, a lungo rifiutata, tra proprietà essenziali e proprietà accidentali; critica gran parte delle teorie di Frege e Russell sul linguaggio e sul modo in cui i nomi si riferiscono alle cose; riesamina le concezioni di Kant, e sottopone a una critica serrata il materialismo come teoria della mente. Per la forza delle sue argomentazioni, il libro costituisce una di quelle opere con cui ogni cultore di studi filosofici è chiamato a misurarsi.
Due concetti di libertà
Isaiah Berlin
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2000
pagine: 116
Quando fu chiamato a ricoprire la cattedra di teoria politica a Oxford, nel 1958, Isaiah Berlin decise di dedicare la propria lezione inaugurale al concetto di libertà. Il testo di quella conferenza diede inizio a un vivace dibattito. Berlin mostrava come un approccio analitico ai concetti etici non solo era possibile, ma si rivelava molto fruttuoso per la filosofia pratica e la teoria politica.