Libri di M. Sirimarco
Casa borgo stato intorno alla sussidiarietà
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2011
pagine: 340
Il computer e la rete. Introduzione al corso di informatica giuridica
Libro
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2009
pagine: 86
Quid ius? Riflessioni sul diritto e le sue trasformazioni
Teresa Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2008
pagine: 212
La filosofia non può che essere comprensione critica del proprio tempo e la filosofia del diritto, solo in quanto comprensione critica, può contribuire ad un assetto unitario di una materia, quale quella del sapere giuridico e della vita giuridica, che si presenta oggi particolarmente frantumata e settorializzata. E solo in quanto comprensione critica può svolgere il suo compito culturale di renderci consapevoli e responsabili di fronte al nostro mondo. In tempi di rapida evoluzione, come i nostri, più che mai la filosofia del diritto deve guardare al proprio tempo e alle trasformazioni che esso vive, proprio per poter meglio cogliere la realtà del suo oggetto di studio che è dinamica e complessa. E deve essere in grado di realizzare una relazione tra i diversi saperi che tentano di rapportarsi all'esperienza.
Lo Stato e la sussidiarietà
Chantal Millon Delsol
Libro: Copertina morbida
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2009
pagine: 300
Da oltre un secolo i paesi europei oscillano tra il liberalismo e il socialismo, e viceversa; oscillazioni dovute all'incapacità di affrontare una questione fondamentale: il ruolo dello Stato. Come promuovere un ordine giusto senza limitare, allo stesso tempo, le libertà con un eccessivo intervento dello Stato? Il fascino esercitato dal socialismo si spiega in parte con la convinzione secondo cui non esisterebbe un' alternativa tra il liberalismo selvaggio e lo Stato-Provvidenza. Ma lo Stato-Provvidenza distrugge, a lungo termine, la libertà di autonomia. L'idea di sussidiarietà si inscrive in questa problematica inquieta. Essa vorrebbe superare l'alternativa tra il liberalismo classico e il socialismo centralizzatore, ponendo in maniera differente la questione politico-sociale. Essa legittima dal punto di vista filosofico i "diritti-libertà" e ritorna alle origini dei "diritti-pretesa" che presume sviati dal loro primitivo fondamento. Per questa via si perviene ad un accordo possibile e stabile tra una politica sociale e uno Stato decentrato, sia pure a prezzo di due rinunce: l'abbandono dell'egalitarismo socialista a vantaggio del valore della dignità.