Libri di Maria Teresa Di Marco
The Boqueria and the markets of Barcelona
Maria Teresa Di Marco
Libro: Libro rilegato
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2023
pagine: 320
Se è vero che ogni grande città ha il suo ventre nel mercato, per Barcellona e la Boqueria questa relazione è ancora più evidente. Poche città come la capitale catalana hanno fatto del proprio mercato e della sua cultura un simbolo, un’attrazione e il fulcro di un amore travagliato ma ancora fortissimo. La Boqueria è un universo in cui immergersi e perdersi, un luogo privilegiato (anche se oggi in pericolo) in cui è possibile trovare ogni cosa, vicina e lontana, a volte lontanissima. I gamberi di Palamos e i percebes arrivati dalla Galizia, i carciofi degli orti di Sant Boi e la frutta esotica del Centro America, le cipolle di Figueras e le patate peruviane, tutto converge qui e qui si mette in scena, non semplicemente in mostra. Ma la Boqueria, assediata dal turismo mordi e fuggi, è anche una piazza difficile, che fa fatica a mostrare la propria verità: occorre armarsi di pazienza, prendersi il tempo e inseguire le tracce di chi la vive e di chi la fa ogni giorno. Si scopriranno così mappe segrete, abitudini consolidate e la radice di una tradizione gastronomica, quella catalana, che ha tratti suoi marcatissimi nell’associazione di mar i muntanya (mare e montagna), nella cultura del sofregit e delle salse (alioli, romesco e picada). La Boqueria vista da qui si mostrerà allora come il cuore simbolico di una rete di mercati che permea la città e la nutre: ogni quartiere ha il suo mercato che non è semplicemente un luogo di approvvigionamento ma uno dei centri della vita in comune a ogni età. Prendiamo dunque la nostra cesta sotto il braccio e partiamo per un viaggio dentro la pancia e la gastronomia di Barcellona!
La Toscana in cucina. 30 ricette da non perdere. Ediz. cinese
Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
Libro: Copertina rigida
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2015
pagine: 70
"La cucina toscana rischia, a ben guardare, di essere un miraggio, forse perché in fondo assomiglia alla sua parlata, forte e riconoscibilissima, ma così corretta da non potersi dire dialetto. Cucina di terra e di pane, che amministra il sale e le spezie, che massimizza le cotture, quella toscana è una cucina che ragiona sempre e ad alta voce. Così il pomodoro costoluto esalta la sua pappa, la cipolla di Certaldo la Carabaccia, così il pane sciocco ama (di un amore diverso) l'olio nuovo, la finocchiona e il peposo, il lampredotto vuole il suo brodo e i pici l'aglione. Più che in altri luoghi d'Italia qui si misura l'esattezza della semplicità, che poi tanto semplice non è se le si presta attenzione per davvero, mettendo da parte il marchio 'Tuscany' che finge di esaltarla e che profondamente la disconosce, perché profondamente la ignora. Perché se la ribollita il giorno prima è zuppa di pane, quel ribollire è un ingrediente in più che occorre ricordare, senza con questo voler ingabbiare la zuppa, e la cucina toscana tutta quanta, in una bacheca da museo. Il cibo e il suo amore ci è sembrato, in Toscana più che altrove, roba viva: si fa con quello che si ha ma si fa per davvero. Dunque abbiamo sollevato i coperchi, sbirciato nelle cucine di Mario e nelle casseruole di Marcella, raccolto funghi con Matteo nel bosco al Trebbio, spurgato arselle a Talamone, impastato farina di castagne dell'Amiata e, per la prima volta, "combattuto" con un'anguilla." (dall'introduzione)
La cucina toscana
Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
Libro: Libro in brossura
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2010
pagine: 223
La cucina toscana rischia, a ben guardare, di essere un miraggio, forse perché in fondo assomiglia alla sua parlata, forte e riconoscibilissima, ma così corretta da non potersi dire dialetto. Cucina di terra e di pane, che amministra il sale e le spezie, che massimizza le cotture, quella toscana è una cucina che ragiona sempre e ad alta voce. Così il pomodoro costoluto esalta la sua pappa, la cipolla di Certaldo la Carabaccia, così il pane sciocco ama (di un amore diverso) l'olio nuovo, la finocchiona e il peposo, il lampredotto vuole il suo brodo e i pici l'aglione. Più che in altri luoghi d'Italia qui si misura l'esattezza della semplicità, che poi tanto semplice non è se le si presta attenzione per davvero, mettendo da parte il marchio "Tuscany" che finge di esaltarla e che profondamente la disconosce, perché profondamente la ignora. Perché se la ribollita il giorno prima è zuppa di pane, quel ribollire è un ingrediente in più che occorre ricordare, senza con questo voler ingabbiare la zuppa, e la cucina toscana tutta quanta, in una bacheca da museo. Il cibo e il suo amore ci è sembrato, in Toscana più che altrove, roba viva: si fa con quello che si ha ma si fa per davvero. Dunque abbiamo sollevato i coperchi, sbirciato nelle cucine di Mario e nelle casseruole di Marcella, raccolto funghi con Matteo nel bosco al Trebbio, spurgato arselle a Talamone, impastato farina di castagne dell'Amiata e, per la prima volta, "combattuto" con un'anguilla.
Canederli
Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
Libro: Copertina rigida
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2011
pagine: 64
Una raccolta di ricette tutta dedicata ai canederli: morbidi, rotondi, in brodo o asciutti, salati ma anche dolci, tradizionali o inaspettati. Di origine nordica, ma esportabili quasi a ogni latitudine, sono puro impasto di pane e fantasia: ce n'è per tutti i gusti e per tutte le voglie!
Il pan'ino
Maria Teresa Di Marco, Alessandro Frassica
Libro: Libro in brossura
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2012
pagine: 183
Panini classici, vegetariani, del mare. Fotografie di Maurizio Maurizi.
Cozze, muscoli & peoci
Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
Libro: Copertina rigida
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2013
pagine: 72
Nere e viola nella livrea, ma luminose nel cuore: sono loro, le cozze, un dono prelibato che nasce tra i flutti. Se ne stanno lì chiuse e strette, serrando la conchiglia, abbarbicate sugli scogli a custodire il loro tesoro dorato, affinché nessuno possa scoprirlo e portarlo via... Ma chi ci riesce, chi le assaggia, è condannato: brucerà d'amore eterno. Il loro sapore dolce e iodato parla d'estate, di Mediterraneo, di cene romantiche sotto le stelle cullati dalla brezza dell'oceano.
Crostate
Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
Libro: Copertina rigida
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2013
pagine: 70
La crostata sa di casa. Eppure, nonostante sia così familiare, è anche un piccolo mistero: è semplice, a volte addirittura semplicissima, sia negli ingredienti che nella preparazione, ma quando la si tira fuori dal forno, è come un fiore che dischiude i suoi petali per svelare uno straordinario e sottile intreccio di fragranze, colori e sapori assolutamente perfetto.
Torte di mele
Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré, Maurizio Maurizi
Libro: Copertina rigida
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2014
pagine: 70
30 ricette per fare festa ogni giorno! Classiche o rivisitate, morbide o croccanti, sempre profumate e fragranti di semplicità! di bontà e di salute, le torte di mele si possono declinare per tutti i gusti e per tutte le voglie perché si sa: una (torta di) mela al giorno...
Dolci calendari dell'avvento
Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
Libro: Copertina rigida
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2014
pagine: 72
In punta di piedi, silenzioso come la leve, si avvicina a passi svelti il giorno più atteso dell'anno. Un pensiero semplice che viene dal cuore, fatto con le nostre mani e confezionato in modo originale, è il modo più dolce per dare il via a quel magico conto alla rovescia che fa tornare tutti bambini.
Cucina vintage
Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
Libro: Libro rilegato
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2015
pagine: 168
Vi è mai capitato di studiare un menu e ritrovarvi a pensare che i piatti proposti non suonano per niente invitanti? O di sedere a una tavolata e di avere l'orribile presentimento che quello che state per mettere in bocca, oltre ad avere un aspetto alieno, abbia anche un gusto vagamente... assurdo? Sarà a causa della nostra esterofilia, o forse di un eccesso di "politicamente corretto", delle mode gastronomiche a tema "salviamo il pianeta" ma ormai le nostre tavole sono un crocevia d'ingredienti come le alghe, i chutney, il miso, la quinoa, il daikon... Se a volte la nostalgia vi attanaglia ma non osate proporre un piatto di pennette alla vodka, se custodite gelosamente il ricordo dei vol-au-vent della mamma, se insomma vi concedereste volentieri un tuffo nel gusto di quel dorato passato, quando ardite interpretazioni di crostacei, infinite variazioni sul tema della gelatina e filetti di carne megalomani ammantati di salse non erano un punto dolente ma motivo di vanto, quando l'inosservanza del chilometro zero non ci deprimeva e la colesterolo-fobia era solo un vago presagio... allora dovete avere questo libro!
La Sicilia in cucina. 30 ricette da non perdere
Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
Libro: Copertina rigida
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2015
pagine: 70
"La cucina siciliana è cucina di curtigghiu, ovvero di cortile, con il gusto delle variazioni che corrono di porta in porta, di balcone in balcone e letteralmente di bocca in bocca. Ma, al contempo, quella siciliana è una cucina che misura se stessa sullo scenario delle più grandi tradizioni gastronomiche: quella araba dell'agro e del dolce, quella francese dei Monsù, quella contadina che amministra, con una sapienza piena di gusto, i prodotti della terra. Se mille sono le variazioni, ognuna è naturalmente la migliore e scatena discussioni infinite sull'ortodossia degli ingredienti, sulle modalità del confezionare, sulla prodezza dei fornitori, sulla superiorità orgogliosa di un mercato. E così che il compito di raccontare e di mostrare una cucina che è un universo di sapori e di voci può risultare non solo difficile, ma propriamente "pericoloso". Per non rischiare di perderci, abbiamo afferrato il lembo che più ci sembrava familiare e sensato per sbrigliare la matassa, interrogando nonne, zie, amiche e amici da una costa all'altra di quella che certamente è un'isola, ma ancora di più un continente. Di parola in parola, di boccone in boccone la nostra cucina siciliana non è dunque soltanto un libro a sei mani (quelle dei suoi tre autori) ma anche a molte voci e, ci piacerebbe, a molte facce." (dall'introduzione)
La Toscana in cucina. 30 ricette da non perdere
Maria Teresa Di Marco, Marie Cécile Ferré
Libro: Copertina rigida
editore: Guido Tommasi Editore-Datanova
anno edizione: 2015
pagine: 70
"La cucina toscana rischia, a ben guardare, di essere un miraggio, forse perché in fondo assomiglia alla sua parlata, forte e riconoscibilissima, ma così corretta da non potersi dire dialetto. Cucina di terra e di pane, che amministra il sale e le spezie, che massimizza le cotture, quella toscana è una cucina che ragiona sempre e ad alta voce. Così il pomodoro costoluto esalta la sua pappa, la cipolla di Certaldo la Carabaccia, così il pane sciocco ama (di un amore diverso) l'olio nuovo, la finocchiona e il peposo, il lampredotto vuole il suo brodo e i pici l'aglione. Più che in altri luoghi d'Italia qui si misura l'esattezza della semplicità, che poi tanto semplice non è se le si presta attenzione per davvero, mettendo da parte il marchio 'Tuscany' che finge di esaltarla e che profondamente la disconosce, perché profondamente la ignora. Perché se la ribollita il giorno prima è zuppa di pane, quel ribollire è un ingrediente in più che occorre ricordare, senza con questo voler ingabbiare la zuppa, e la cucina toscana tutta quanta, in una bacheca da museo. Il cibo e il suo amore ci è sembrato, in Toscana più che altrove, roba viva: si fa con quello che si ha ma si fa per davvero. Dunque abbiamo sollevato i coperchi, sbirciato nelle cucine di Mario e nelle casseruole di Marcella, raccolto funghi con Matteo nel bosco al Trebbio, spurgato arselle a Talamone, impastato farina di castagne dell'Amiata e, per la prima volta, "combattuto" con un'anguilla." (dall'introduzione)

