Libri di Massimo Cardellini
Il Gulag. Origini e storia
Jean-Jacques Marie
Libro: Libro in brossura
editore: Massari Editore
anno edizione: 2023
pagine: 170
Lo si potrebbe definire una sorta di «manuale» del Gulag. In Francia, infatti, è apparso nella collana «Que sais-je?» delle edizioni PUF. Ma la verità è che l'autore (n. 1937) è uno dei massimi studiosi della ex Urss e della storia sovietica. Alcuni suoi libri sono stati tradotti in italiano. Ciò fa sì che questo «manuale» sia qualcosa di più, presentando esso dei precisi criteri d'interpretazione della vicenda staliniana, della repressione di massa e della funzione del Gulag all'interno del progetto dispotico e imperialistico di Stalin. Inutile sottolineare l'attualità di questi temi alla luce dell'attuale aggressione all'Ucraina. (Del resto ci ha pensato lo stesso Putin che, prima d'invadere, ha chiuso l'associazione Memorial che delle vittime del Gulag tentava di mantenere il ricordo nel quadro di impressionanti dati statistici.) Dopo un'introduzione volta a definire il concetto ormai universalmente noto e racchiuso nell'acronimo Gulag, si analizzano le origini, la struttura, il rapporto con la guerra e con l'economia. Si conclude con i capitoli sulla resistenza dei dannati racchiusi nel sistema concentrazionario sovietico e sullo smantellamento.
Culto della ragione e dell’Essere Supremo (1793-1794)
François-Alphonse Aulard
Libro
editore: Massari Editore
anno edizione: 2021
pagine: 318
Di Aulard, celebre storico della Rivoluzione francese, è stato tradotto quasi tutto in italiano. Questo libro viene quindi a riempire un vuoto ingiustificabile. La verità è che dell’instaurazione del culto dell’Essere supremo non si parla mai volentieri, da un versante e dall’altro degli studi sulla Francia dell’Anno II. Il tentativo (fallito) di abolire la religione cristiana non piacque e non piace ai sostenitori di quella Rivoluzione a causa del suo carattere chiaramente irrazionale, benché facesse appello alla dea Ragione. Ed è inutile spiegare perché non piacque ai detrattori della Rivoluzione, con gli autori cattolici in prima fila. Aulard si differenzia da entrambi i versanti critici e, sulla base di una copiosa documentazione, mostra le ragioni politiche alle origini di tale culto. Ne indica la necessità nello stato di guerra in cui la Rivoluzione venne a trovarsi. La considera quindi una pagina, effimera ma molto significativa, della lotta contro l’ancien régime, oltre che una manifestazione originalissima del nuovo spirito rivoluzionario. Il testo di Aulard si legge speditamente come un racconto. Ma lo stesso non si può dire del monumentale apparato di note che accompagna il racconto. L’editore le mette ovviamente a piè di pagina, ma non vi sono dubbi che la parte narrativa va per il grande pubblico, le note per gli studiosi. Il libro è nella collana «religiosa» e non in quella dedicata alla storia. Anche questa è una scelta.