Libri di Massimo Pistis
Estremisti! Angels with no wings
Massimo Pistis
Libro
editore: Aletti editore
anno edizione: 2019
"Estremisti!" è stato scritto nella seconda metà degli anni Ottanta, un tempo non lontanissimo dai fatti che racconta, riguardanti il decennio precedente. L’autore si è imposto la sintesi e il collegamento con la realtà storica, benché il romanzo leghi a spunti reali, il sogno. È stato pubblicato a puntate sul periodico sardo “Sardegna magazine” tra il 1996 e il 1997. La vita di Antonio s'intreccia con l'evolversi della contestazione giovanile e cresce con la presa di coscienza di una realtà politica inquadrata nel movimento studentesco. Descrive gli ambienti dei movimenti giovanili degli anni Settanta. Musica, sesso libero, scontro con le fazioni opposte. Il preludio agli anni di piombo.
Sovversivi
Massimo Pistis
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2016
pagine: 336
"Nel quadro desolante della poesia di oggi la silloge 'Sovversivi' di Massimo Pistis è come un raggio di sole nell'oscurità determinata dal temporale, eccezione che smentisce con clamore la regola tutt'altro che aurea della poetica 'mediocritas'!(dalla prefazione). Sovversivi, antologia di versi, frammenti di storia, pensiero e sentimenti, è stata scritta in un tempo che va dall'adolescenza dell'autore a pochi anni fa. Si tratta di poeesie che tracciano una sorta di isoglossa con chi scrive versi con spirito differente. Talvolta cambiare un accento è sufficiente per compiere una rivoluzione."
Rivoluzionari in sottana. Ales sotto il vescovado di mons. Michele Aymerich
Massimo Pistis
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2009
pagine: 202
L'eco della Rivoluzione francese risuona in una piccola ma millenaria diocesi del mondo occidentale: siamo ad Ales, in Sardegna, sotto il vescovado di mons. Michele Aymerich, un vescovo spagnolo naturalizzato alle prese coi nuovi padroni dell'isola, i Savoia. La tesi tratta del decennio in cui sono inseriti i cosiddetti "vespri sardi", dai tentativi di barattare l'isola con altri territori del continente alla cacciata di tutti i piemontesi, dalla repressione alla normalizzazione frutto della naturale subordinazione della classe dirigente locale allo straniero, fino alla svendita della Statualità, perfetta fusione regalata a Carlo Alberto e da questi fatta passare per "concessione".

