Libri di Matteo Gardonio
La collezione d'arte
Libro: Cartonato
editore: Scripta
anno edizione: 2022
pagine: 172
Possiamo anche ammettere un dato che molti studiosi accettano a fatica: le capitali finanziarie sono le capitali dell’arte. Parigi lo era stata, New York lo è stata, Milano lo è. In questa dimensione, in una città divenuta cuore pulsante non solo per l’Italia e l’Europa, l’Ottocento ritorna prepotente e la vecchia Milano dei grandi pittori lombardi rivive in alcune opere che paiono messaggi da un’altra dimensione: quel tram esiste ancora, quel naviglio esiste ancora e, soprattutto, quell’aprirsi al mondo tipico della mentalità meneghina, esiste ancora. La collezione della Chemax Art in quella direzione guarda; un passato proiettato nel futuro. (Matteo Gardonio)
Riccardo Piter, scultore. Appunti e preventivi. 1940-1958
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2020
pagine: 152
La pubblicazione degli appunti e preventivi dello scultore Riccardo Piter (1899-1976) ci offre uno spaccato della Milano tra la Grande Guerra e la ricostruzione, con un tessuto sociale e industriale di grande fermento; un artista, infatti, legato soprattutto a committenze di carattere privato, non poteva di certo schierarsi per partito preso e, in particolare, chi eseguiva monumenti sepolcrali come lo scultore avianese, si trovava a onorare la memoria del proprio caro da parte di chi glielo chiedeva. Drammi e tragedie di vite vissute in quegli anni, venivano scolpite nella pietra e nel bronzo dallo scalpello di uno dei più prolifici autori dell'epoca.
Venice/London. Venezia a Londra, 1891-1892
Matteo Gardonio
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2018
In un momento cruciale, dopo l'Esposizione Internazionale di Londra del 1888 e in contemporanea con l’Esposizione Nazionale di Palermo del 1891-92, molti artisti italiani parteciparono all’iniziativa ‘eccentrica’ dell’allora noto impresario Imre Kiralfy, "Venice in London". La mostra, allestita nei suggestivi spazi dell’Olympia di Londra, vide convergere pittori e scultori provenienti da ogni parte della penisola. Scuole diverse, approcci diversi e furbizie diverse si incontrarono sotto un unico, apparente soggetto, quello veneziano. In quell’occasione, Venezia assumeva come il ruolo di una bolla di sapone, tanto fragile nell’essere evocata, quanto potente nell’immaginario anglosassone.