Libri di Miljenko Jergović
Le Marlboro di Sarajevo
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 192
«Il libro è stato scritto mentre la guerra devastava quella bellissima e composita città che è Sarajevo. Narra le storie di quei giorni, viste dalla parte degli assediati, legando una vita all’altra, la sorte di un uomo a quella di una donna, di una casa indenne a una colpita dalle cannonate. Ne risulta un racconto corale, di amore e malinconia per una terra distrutta, ma privo di lamenti inutili, accettando l’inevitabilità della sorte e degli accadimenti. È un compendio di feroci pugni allo stomaco, in cui il conflitto balcanico fa da sfondo ai bislacchi protagonisti, sempre in bilico tra quotidianità e sopravvivenza. "Jergovic è uno scrittore epico; possiede la capacità di lasciar parlare l’oggettività delle cose e degli avvenimenti, di cogliere la storia di un individuo o di un paese nei dettagli più concreti, con sobria essenzialità» (dalla prefazione di Claudio Magris)
Sarajevo. Una mappa della città
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Keller
anno edizione: 2024
pagine: 572
«Sarajevo. Una mappa della città» è romanzo ma anche cronaca, autobiografia, memoria culturale, caso antropologico, storia, urbanistica, avvicendamento di regni, imperi, repubbliche, è memoria famigliare e incrocio di destini individuali. Sarajevo è anche una città. E Miljenko Jergović è lo scrittore che l'ha trasformata in opera letteraria. Un crogiolo di storie e luoghi, una rete di infinite connessioni che si espandono nel tempo fanno di questo luogo un mondo intero e delle sue piazze, vie, dei suoi edifici e quartieri un labirinto senza fine. Quello a cui dà vita Miljenko Jergović è una sorta di nuovo genere letterario che racconta e ridefinisce continuamente una città visibile e invisibile. È impossibile non lasciarsi trascinare nei rivoli di quest'opera che si ciba di ogni cosa, dai ricordi dell'autore agli elenchi telefonici, dalla topografia urbana alla fotografia, e ci restituisce un viaggio avventuroso, un mosaico pulsante di situazioni, personaggi, narrazioni.
Il padre
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 192
“Mio padre è morto”: con questa frase Jergovic inizia una storia che parte dagli anni Venti e arriva fino al 1993 in una Sarajevo dove tutti si conoscono e dove tutti si vorrebbero evitare. Un padre ateo, di professione medico, che ritiene che tutti gli uomini siano uguali, è il protagonista di una autobiografia cruda e diretta. Un racconto intimo che si apre alla storia diventa lo spunto per narrare tradimenti nazionali e privati, la distanza tra un padre e un figlio, ciò che si perde e ciò che non si può perdonare. "Non è solo un romanzo sul padre perduto, ma è un romanzo su come ognuna delle nostre vite abbia un ruolo nella storia. Specie in quella piega della storia stessa che ancora pulsa, nel tentativo generale di dimenticare, e che conduce a Sarajevo. Perché, come scrive Jergović, “il contrario della responsabilità civile e collettiva non è l’innocenza collettiva. Il contrario è l’irresponsabilità”. Loredana Lipperini
Radio Wilimowski
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 168
Quando nel giugno del 1938 un professore in pensione di Cracovia parte alla volta dell’Adriatico con il figlio gravemente malato, sa soltanto che deve raggiungere un misterioso hotel nell’entroterra di Crikvenica, per cercarvi la pace. Sono i giorni del Campionato mondiale di calcio. Tutti sono incollati alla radio: la voce commossa dello speaker racconta la magica partita in cui Ernest Wilimowski diventa leggenda. Mentre la Polonia lotta contro il Brasile, nell’animo del vecchio professore si romperà qualche cosa, e il figlio confesserà il suo sogno più bello. Jergović ci racconta l’attimo prima dell’Apocalisse, l’attesa dell’esplosione del mondo e il rapporto struggente fra un padre e un figlio sulle rive della costa adriatica.
Le Marlboro di Sarajevo
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 192
Il libro è stato scritto mentre la guerra devastava quella bellissima e composita città che è Sarajevo. Narra le storie di quei giorni, viste dalla parte degli assediati, legando una vita all’altra, la sorte di un uomo a quella di una donna, di una casa indenne a una colpita dalle cannonate. Ne risulta un racconto corale, di amore e malinconia per una terra distrutta, ma privo di lamenti inutili, accettando l’inevitabilità della sorte e degli accadimenti. È un compendio di feroci pugni allo stomaco, in cui il conflitto balcanico fa da sfondo ai bislacchi protagonisti, sempre in bilico tra quotidianità e sopravvivenza. "Jergovic è uno scrittore epico; possiede la capacità di lasciar parlare l’oggettività delle cose e degli avvenimenti, di cogliere la storia di un individuo o di un paese nei dettagli più concreti, con sobria essenzialità". Dalla prefazione di Claudio Magris
Volga, Volga
Miljenko Jergović
Libro: Copertina morbida
editore: Zandonai
anno edizione: 2012
pagine: 299
Sono quindici anni che Dzelal Pljevljak ogni venerdì si mette al volante della sua Volga e percorre i centosedici chilometri che separano Spalato da Livno per prendere parte alla principale preghiera settimanale alla moschea cittadina. Un giorno d'inizio autunno però, una nevicata improvvisa lo costringe a fermarsi a Fatumi, un minuscolo paesino di cui ignorava l'esistenza, dove un incontro cambierà per sempre la sua vita. Diversi anni più tardi, quando in Bosnia si sta consumando una delle fasi più drammatiche della guerra civile, un documentarista tenta di definire gli enigmatici contorni di quel fatidico giorno di Capodanno in cui Dzelal Pljevljak è diventato, suo malgrado, il protagonista del più discusso episodio di cronaca nera di prima del conflitto. In "Volga, Volga", terzo e ultimo capitolo della trilogia che Jergovic ha dedicato al destino, spesso beffardo, che lega gli uomini alle loro automobili, la commovente storia di Dzelal prende forma lentamente, pagina dopo pagina, come in un raffinato ed emozionante mosaico, grazie all'incastro con altre esistenze, con le quali ha in comune l'esperienza della guerra, del dolore, del senso di colpa, della morte. E la speranza in una redenzione.
Al dì di Pentecoste
Miljenko Jergović
Libro: Copertina morbida
editore: Zandonai
anno edizione: 2011
pagine: 446
In un appartamento sfitto di Zagabria viene scoperto il cadavere di una giovanissima zingara, vittima di un efferato omicidio. La polizia brancola nel buio: nessuno si presenta a riconoscere la salma, nessuno chiede notizie di lei e il suo nome non compare in alcun registro anagrafico. Si sa solo che è stata vista per l'ultima volta a un semaforo, il giorno di Pentecoste, mentre chiedeva l'elemosina danzando e cantando. La matassa si dipana pian piano attraverso cinque testimonianze che, ciascuna a suo modo, costituiscono esemplarmente ciò che rimane dell'identità jugoslava andata in frantumi con le guerre degli anni novanta: un'umanità preda del risentimento, attratta da miti posticci e dal cinismo di vecchi e nuovi malfattori. Da una pittoresca galleria di personaggi goffi e spaesati, fatalmente inclini alla malinconia e condannati a essere per sempre stranieri in patria, emerge un affresco cangiante e monumentale della Jugoslavia lungo tutto il Novecento, un crocevia di storie che sembrano scavare un gigantesco baratro. Storie intrise di magia e di epos, e forgiate dallo stile rapsodico, dalla vena dissacrante e dall'irresistibile comicità di un maestro della narrazione qual è Jergovic, "uno che dissotterra e strappa con le unghie all'oblio interi pezzi di vita" (Paolo Rumiz).
Freelander
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Zandonai
anno edizione: 2010
pagine: 192
Quando tutto nella vita è andato storto, come al professor Karlo Adum, vedovo e pensionato, il quale ormai fa affidamento solo su una buona e vecchia Volvo che in trent'anni non lo ha mai piantato in asso, è forse giunto il tempo di mettersi in viaggio, e di portare con sé una pistola. Al volante della sua fedele amica, il professore percorre i chilometri che separano Zagabria da Sarajevo, la città natale da cui manca da quasi mezzo secolo. Davanti ai suoi occhi sfilano rovine, campi minati, ciminiere arrugginite e i bizzarri abitanti di una terra che non gli appartiene più. In questo pungente e disincantato romanzo on the road dominano, esplosivi, gli slanci, gli sdegni, le ossessioni e lo spirito ilare di un autore come Jergovic, che quando scrive mette in gioco l'intera esistenza.
Insallah Madona, insallah
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Libri Scheiwiller
anno edizione: 2007
pagine: 447
Una raccolta di diciannove racconti e, insieme, un romanzo. I racconti si ispirano alle "sevdalinke", canzoni d'amore bosniache e dalmate di antica tradizione popolare, e ad altre canzoni dalmate eseguite da gruppi canori detti "klape". Un affresco fantastico e fiabesco, poetico e commovente, e insieme una lucida evocazione, che nulla smarrisce di una memoria storica spesso terrificante di una realtà cruda, spietata, come quella bosniaca. Costruito con una sapienza stilistica di sapore quasi barocco, propria di uno scrittore che ha ormai raggiunto una perfetta padronanza degli strumenti linguistici che gli sono familiari, ha il dono di una leggerezza che dissipa qualsiasi difficoltà di lettura. Ancora una volta, Miljenko Jergovic lancia una sfida: una sfida di paradossi tragicomici il cui senso profondo, la cui più profonda carica semantica, è innescata dalla miccia di un linguaggio che è tutt'uno con le cose.
La dimora di noce
Miljenko Jergović
Libro: Copertina morbida
editore: Libri Scheiwiller
anno edizione: 2005
pagine: 447
Attraverso la storia di una donna, Regina (un nome e un ruolo), l'autore ripercorre la storia del Novecento, partendo non dalla sua città natale, Sarajevo, ma dal mare, da Dubrovnik. Risalendo la storia della Jugoslavia e, al suo interno, della Croazia, dalla seconda Guerra mondiale alla prima e più indietro, sino agli ultimi giorni dell'Impero asburgico da un lato, ottomano dall'altro, l'autore fa confluire in un'unica e intensa narrazione biografie, vicende familiari, momenti di felicità e di lutto che a tutti appartengono. Un mondo corale che attraversa più generazioni. Al centro una donna che alla fine si ritrova bambina, davanti alla magia di una casa di bambola, una "casa di legno di noce".
Le Marlboro di Sarajevo
Miljenko Jergović
Libro: Libro in brossura
editore: Libri Scheiwiller
anno edizione: 2005
pagine: 135
Il libro è stato scritto mentre la guerra devastava quella bellissima e composita città che era Sarajevo. Traccia la cronaca di quei giorni, visti dalla parte degli assediati legando una storia all'altra, la sorte d'un uomo a quella di una donna, di una casa indenne o colpita dalle cannonate. Ne risulta un racconto elegiaco e corale, di amore e malinconia per una terra distrutta, ma senza lamenti inutili, accettando l'inevitabilità della sorte e degli accadimenti. La nuova edizione contiene una prefazione di Claudio Magris e un racconto inedito dell'autore.
Buick Riviera
Miljenko Jergović
Libro: Copertina morbida
editore: Libri Scheiwiller
anno edizione: 2004
pagine: 171
L'inverno infuria a Toledo, Oregon, ma Hasan Hujdur si preoccupa solo della sua mitica Buick Riviera deI 1963. Una devozione che provoca il risentimento della moglie Angela, attrice d'origine tedesca, che accusa il marito di dedicare più tempo alla Buick di quanto ne trascorra a svolgere il suo lavoro di cameraman. Per farsi perdonare, Hasan si offre un giorno di andarla a prendere a teatro, ma nel gelo notturno la Buick si blocca e non c'è verso di farla ripartire. Il destino fa sì che a soccorrerlo si fermi Vuko Salipur, ex-autista d'autobus e criminale dì guerra, scampato con notevole fortuna a carceri e condanne e ora in fuga anche dalla ricca moglie, una psicologa americana. Inizia così un un crescendo di equivoci e situazioni grottesche.