Libri di Moreno Paulon
Il diavolo in corpo. Sulla possessione spiritica
Aihwa Ong, Jean-Pierre Olivier de Sardan, Jane Mcintosh
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 125
Il libro raccoglie gli esiti di alcune delle più suggestive ricerche etnografiche sul tema della possessione spiritica. Dagli anni Ottanta ai Duemila, dalla Malesia al Niger, il volume (che comprende scritti di Aihwa Ong, Jean-Pierre Olivier de Sardan e Janet McIntosh) offre al lettore un’appassionante casistica di manifestazioni della possessione all’interno dei più disparati contesti culturali. Lo studio degli stati di alterazione della coscienza viene indagato nelle sue funzioni religiose, sociali, politiche e terapeutiche, con un ventaglio di interpretazioni che offre un’efficace sintesi storica e geoculturale del fenomeno della possessione spiritica, nelle sue declinazioni contemporanee e all’interno del mondo globalizzato.
La parentela: cos'è e cosa non è
Marshall Sahlins
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2018
pagine: 126
In questo saggio, Sahlins affronta il tema antropologico per eccellenza, ovvero la natura della parentela. E lo fa elaborando un'originale prospettiva basata sull'idea di «reciprocità»: i parenti sono tali non tanto perché sono consanguinei, ma perché condividono affettivamente e simbolicamente gli uni le vite (e le morti) degli altri. Lungi dal rimandare alla semplice procreazione, l'idea di parentela è una relazione transpersonale basata su una comune esperienza esistenziale. Per quanto rilevanti siano il sangue, il latte, il seme, la carne, o qualsiasi altra cosa intervenga nella procreazione, questi non sono soltanto fenomeni fisiologici, ma eredità sociali, dotate di significato, che collocano il bambino all'interno di un terreno relazionale molto più esteso e strutturato. Siamo cioè di fronte a una costruzione simbolica del concetto di appartenenza ben più complessa della semplice consanguineità.
Fantasie rivoluzionarie e zone autonome. Post-anarchismo e spazio politico
Saul Newman
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2013
pagine: 81
In questo crepuscolo della democrazia rappresentativa emergono a livello planetario pratiche di trasformazione radicali che sconvolgono non solo gli immaginari sociali ma la stessa concezione dello spazio politico. Nelle piazze globali della contestazione a essere messe in questione non sono solo le forme politiche del potere, ma anche le grandi narrazioni del mutamento sociale, a cominciare dall'idea stessa di Rivoluzione. Prendendo le mosse dal concetto di autonomia elaborato da pensatori come Lacan e Castoriadis, l'autore indaga gli stili di vita e le forme di resistenza, ma anche i desideri e le fantasie utopiche, della politica radicale contemporanea. Ed è proprio da questi spazi sociali alternativi che emerge una configurazione inedita e plurale - definita post-anarchica e insurrezionale - in grado non solo di destrutturare l'ordine spaziale esistente, ma anche di trasformare il concetto di pianificazione da prerogativa dei governi a strumento di mutamento sociale. Uno strumento improntato all'autonomia e all'egualitarismo libertari, con cui ognuno può conformare - insieme agli altri - il proprio spazio reale e immaginario.
La parentela: cos'è e cosa non è
Marshall Sahlins
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2014
pagine: 126
In questo saggio, Sahlins affronta il tema antropologico per eccellenza, ovvero la natura della parentela. E lo fa elaborando un'originale prospettiva basata sull'idea di "reciprocità": i parenti sono tali non tanto perché sono consanguinei, ma perché condividono affettivamente e simbolicamente gli uni le vite (e le morti) degli altri. Lungi dal rimandare alla semplice procreazione, l'idea di parentela è una relazione transpersonale basata su una comune esperienza esistenziale. Per quanto rilevanti siano il sangue, il latte, il seme, la carne, o qualsiasi altra cosa intervenga nella procreazione, questi non sono soltanto fenomeni fisiologici, ma eredità sociali, dotate di significato, che collocano il bambino all'interno di un terreno relazionale molto più esteso e strutturato. Siamo cioè di fronte a una costruzione simbolica del concetto di appartenenza ben più complessa della semplice consanguineità.