Libri di N. Curcio (cur.)
Franco Volpi filosofo e amico
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2019
pagine: 208
Se il filosofo è inseparabile dall'uomo, questo ritratto di Franco Volpi (1952-2009) a dieci anni dalla prematura scomparsa - curato da una comunità di colleghi professori, artisti e cultori della filosofia e della traduzione filosofica - non è soltanto un dovuto omaggio a una grande personalità, ma dischiude una via d'accesso al cuore stesso della filosofia. Se poi aggiungiamo che Volpi si dedicò con uguale cura agli Antichi come ai giganti del pensiero del Novecento - riuscendo nello sforzo di farceli scoprire senza banalizzarli, allora il volume diventa un vademecum prezioso: tale è stato voluto anche nella veste grafica e nelle soluzioni tipografiche per onorare un pensiero che ricercò "una bellezza senza condizioni, e perciò assoluta". La prima parte, "Franco Volpi, il filosofo amico" sonda il lascito speculativo di Volpi alla ricerca di quella proposta originale che andava elaborando; la seconda, "Franco Volpi, l'amico filosofo", prende le mosse dalla singolarità di un uomo rimasto indimenticabile per tutti coloro che l'hanno incontrato, e risale al filosofo che pure fu. E il gustoso apparato di immagini si spinge a illustrare ciò che le parole non riescono a dire.
Il «Sofista» di Platone
Martin Heidegger
Libro: Copertina rigida
editore: Adelphi
anno edizione: 2013
pagine: 667
Se nei primi anni Venti il giovane Heidegger, ancora assistente di Husserl, aveva interrogato soprattutto Aristotele, divenuto professore a Marburgo inizia, con le dense lezioni universitarie qui raccolte, un cammino a ritroso che penetra nelle maglie concettuali di Platone. Ed è in questo percorso che matura quell'indagine sulla questione dell'essere che illuminerà, di lì a breve, l'analitica di "Essere e tempo", e rimarrà sempre cifra ispiratrice di tutta la speculazione heideggeriana. Nell'abbordare il problema ontologico per via negationis, attraverso la ricostruzione dello statuto del non-essere, del nulla - cruciale per tutto l'Occidente sin da Parmenide -, Heidegger mostra come sia dunque di importanza centrale la definizione del "sofista", nucleo dell'omonimo dialogo platonico. Assumendo infatti che egli professi pensieri privi di sussistenza, e affermi cose che non sono, si ammette implicitamente contro il divieto di Parmenide - la realtà di ciò che non è. Ne consegue l'inevitabilità di una riflessione sul "nulla" - il che obbliga a un fondamentale ripensamento della questione dell'essere. La rigorosa chiarificazione storico-filosofica - prima ancora che filologica - del testo platonico (ma anche di decisivi passaggi di Aristotele) segna così l'atto di nascita di un'istanza non più differibile, vale a dire la riproposizione, nel cuore del Novecento, della questione più radicale: perché l'essere e non piuttosto il nulla?
Discorsi e altre testimonianze del cammino di una vita 1910-1976
Martin Heidegger
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2005
pagine: 737
La vita di un pensatore si svolge su una pluralità di piani ed ha, perciò, molteplici aspetti: la vita privata, l'insegnamento, la vita pubblica. A volte, questi tre aspetti si intrecciano influenzandosi l'un l'altro. È così possibile rintracciare in una poesia della giovinezza i precorrimenti di un itinerario filosofico destinato ad esprimersi tanto nei corsi universitari, quanto nei pubblici discorsi; è altrettanto possibile rintracciare nelle opere e nei corsi universitari il riflesso di eventi che hanno caratterizzato la vita privata, e pubblica, del filosofo. Questo volume riunisce, accanto a tutti i discorsi pubblici tenuti da Martin Heidegger, testimonianze del suo cammino umano e filosofico.