Libri di Oreste Delucca
Giulio Moderati da Longiano e l'Orto Botanico riminese del '500
Oreste Delucca, Loris Bagli
Libro
editore: Luisè
anno edizione: 2025
pagine: 250
Il drago di Belverde a Rimini e altri draghi d'Italia
Oreste Delucca
Libro: Copertina morbida
editore: Bookstones
anno edizione: 2014
pagine: 96
Quella dei draghi è una presenza costante in Italia e in Europa. Memorie che si perdono nei secoli, leggende dai contorni non ben definiti, resti e ossa ad essi attribuiti conservati in diversi luoghi. Partendo da una rassegna di queste presenze "italiane", e approfondendo casi celebri come quello del "draghetto di Bologna" illustrato da Ulisse Aldrovandi, l'autore approfondisce con occhio da storico la leggenda del drago di Belverde, del quale alcune ossa erano visibili fino a qualche decennio fa in una piccola chiesa di campagna del Riminese. Edificio ora scomparso e, con esso, anche i resti attribuiti al mostro.Non un'opera di fantasia, ma la ricerca scrupolosa delle fonti storiche a supporto di una vicenda leggendaria, per comprendere le motivazioni che l'hanno creata, i documenti e i reperti che l'hanno comprovata, la memoria che tutt'ora la conserva.
Alessio Monaldi fra storia e mito
Oreste Delucca
Libro
editore: Luisè
anno edizione: 1989
pagine: 107
Giocare alla storia. Itinerario di scoperte archeologiche riminesi
Oreste Delucca
Libro
editore: Pazzini
anno edizione: 1989
pagine: 128
La scuola riminese del Trecento nelle carte d'archivio
Oreste Delucca
Libro
editore: Luisè
anno edizione: 1992
pagine: 160
L'abitazione riminese nel Quattrocento. La casa cittadina
Oreste Delucca
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pazzini
anno edizione: 2007
pagine: 1816
Morciano nel Medievo. Fonti e spunti per un itinerario storico
Oreste Delucca
Libro: Copertina morbida
editore: Panozzo Editore
anno edizione: 2008
pagine: 176
Animali domestici e selvatici in una città medievale. La Rimini malatestiana
Oreste Delucca
Libro: Copertina morbida
editore: Bookstones
anno edizione: 2011
pagine: 116
Bestiame da lavoro e da macello. Cani da caccia e falconi. Orsi tenuti in catene fuori dalle beccherie, cavalli da corsa e da giostra, uccelli da richiamo e da compagnia. Fino all'esotismo portato dai leoni, dalle scimmie e dagli elefanti, ricercati ospiti delle corti signorili. Gli animali nella città medievale. Una presenza costante che può assumere connotati diversi e che ha conseguenze di grande rilievo sulla vita delle persone e sull'ambiente urbano. Con ricadute notevoli sull'organizzazione produttiva, l'economia, il tessuto edilizio, l'impianto urbanistico, la salubrità, l'igiene, le relazioni sociali e l'alimentazione. Un fenomeno che coinvolge lo stesso immaginario collettivo al punto da utilizzare la rappresentazione zoomorfa come segno distintivo per i banchi giudiziari e le camere di locanda. Questo libro offre una panoramica che, partendo dalla Rimini malatestiana, può benissimo riferirsi ad una generica città dell'Italia centro-settentrionale nel tardo Medioevo.
Mille anni di mercato a Morciano
Oreste Delucca
Libro: Copertina morbida
editore: Panozzo Editore
anno edizione: 2014
pagine: 192
Una ingiallita pergamena dell'anno 1014 testimonia fin d'allora la presenza del mercato di Morciano, primo fra tutti i mercati del territorio riminese. Oggi, 2014, grazie alla sua posizione strategica, Morciano conferma la propria vitalissima centralità entro la Valle del Conca. Non solo: i mercati e le fiere che vi si svolgono continuano ad esercitare una forte influenza su tutta l'area compresa fra Romagna e Marche. Il volume si propone di descrivere le principali vicende e i fatti salienti che hanno caratterizzato questo lungo, millenario percorso.
Piade e piadine. Sette secoli di storia
Piero Meldini, Oreste Delucca
Libro: Libro rilegato
editore: Panozzo Editore
anno edizione: 2024
pagine: 72
Pascoli afferma che la piada è «il pane, anzi il cibo, direi, nazionale dei romagnoli», erede diretto della mensa romana citata nell’Eneide. E se così non fosse? Due saggi di Piero Meldini e Oreste Delucca cercano di ricostruire la storia della piada partendo dalle prime attestazioni documentarie fino ai giorni nostri, sfatando molti miti ancora oggi esistenti in merito alle origini di questo cibo, al suo impasto, alle sue varianti e tentando infine di rispondere all’annosa domanda: è corretto chiamare la piada “piadina”?
Sigismondo Pandolfo Malatesta controverso eroe
Oreste Delucca
Libro: Libro in brossura
editore: Bookstones
anno edizione: 2016
pagine: 112
Forte, bello, raffinato, elegantissimo; desiderato dalle donne, invidiato dagli uomini, odiato da molti, ammirato da tutti. Condottiero geniale, reputato il migliore; coraggioso e temerario, sempre in testa ai suoi uomini; ferito innumerevoli volte, eppure mai domo. Signore della guerra, ma disastroso in diplomazia; assolutamente incapace di districarsi nella ingarbugliata situazione italica di metà Quattrocento. Passionale e impulsivo, mutevole nelle opinioni e nelle alleanze, tanto da venire spesso considerato inaffidabile e pericoloso. Reso feroce e crudele dalla durezza delle mille battaglie; e tuttavia dolce con la madre, tenero coi figlioletti, poetico con l'amata Isotta. Così attaccato alla sua Rimini, dove riposano le ossa degli antenati, da esser disposto a morire mille volte pur di non scambiarla con qualunque altra città. Colto e sensibile, ha avuto la capacità di cogliere prima d'altri i fermenti artistici che stavano sbocciando in Italia. Pur avendo concluso la propria vita in un triste declino materiale, la cultura, l'intelligenza e l'acume del precorritore gli hanno ottenuto quel che la diplomazia o le armi non gli avrebbero comunque saputo mai dare: l'immortalità.
Isotta degli Atti. L'amore e il potere
Oreste Delucca
Libro: Copertina morbida
editore: Bookstones
anno edizione: 2017
pagine: 120
Bella, colta, intelligente e saggia; dapprima amante, quindi sposa di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Protagonista, fin da giovanissima, di un amore travolgente col Signore riminese: l'amore più grande del Rinascimento, durato una intera vita, più forte delle convenzioni e delle convenienze. Coraggiosa nell'affrontare un rapporto prevedibilmente difficile; accorta nel saperlo coltivare e conservare. Splendente per la luce irradiata dalla figura del Principe; mitizzata dagli artisti e dai cantori di corte. Dopo gli anni della gloria, compagna e partecipe dell'inesorabile declino subìto da Sigismondo e dalla città. Sfortunata nella prole, perita prematuramente o tragicamente, sicché il suo seme non ha potuto dar frutti. Rimasta vedova ed esclusa dal governo cittadino, la sua vita si è conclusa nel silenzio e nella tristezza di un sogno inesorabilmente spento. Di lei ci restano i carmi dei poeti, le medaglie del Pasti, l'arca monumentale nel Tempio e la memoria imperitura del suo grande amore.