Libri di P. Cesaretti
La civiltà bizantina
Cyril Mango
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 456
Economia e società, educazione e mentalità, letteratura e architettura, arte e ideali di vita: questi i grandi temi scelti da Cyril Mango per presentare la civiltà bizantina (324-1453 d.C). "Mi interessava prestare attenzione a ciò che i bizantini pensavano - pensavano a proposito di se stessi e degli altri, del passato e del futuro, di come si debba vivere la vita". Come in un trittico, tre 'tavole' guidano il lettore. Nella prima Cyril Mango delinea i principali aspetti della vita dei bizantini: popoli e lingue, società ed economia, scomparsa e rinascita delle città, i dissenzienti, il monachesimo, l'istruzione. Nella seconda, descrive il corpus di credenze comuni al bizantino 'medio': il suo rapporto con le potenze del bene e del male, il suo posto nella natura, nella storia, il suo atteggiamento nei confronti degli altri popoli, il suo ideale di umanità. Nell'ultima, illustra i lasciti maggiori di Bisanzio: la letteratura, l'arte e l'architettura.
Leonzio di Neapoli Niceforo prete di Santa Sofia, Vite dei saloi Simeone e Andrea
Libro: Copertina rigida
editore: Testi St Bizantino-Neoellenici
anno edizione: 2014
pagine: 397
Dintorni. Rivista di letterature e culture dell'Università degli studi di Bergamo. Volume Vol. 6
Libro: Libro in brossura
editore: Sestante
anno edizione: 2009
pagine: 298
In questo numero si pubblicano i testi pervenuti delle relazioni presentate in occasione del Convegno "Gli spazi urbani tra immaginario e realtà", incontro di studi in ricordo di Lelio Pagani, promosso dal Dipartimento di lettere, arti e multimedialità e dal CST - Centro studi sul territorio "Lelio Pagani" dell'Università degli studi di Bergamo e svoltosi presso la sede del medesimo ateneo il 20 e il 21 settembre 2007.
Storie segrete
Procopio di Cesarea
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1996
pagine: 366
Procopio è uno storico degli inizi del'età bizantina. Nella "Storia segreta" cambia stile e tono. Descrivendo le bassezze e la corruzione dell'imperatore Giustiniano e ancor più della moglie Teodora (di cui narra con dovizia gli eccessi sessuali) persegue lo scopo pedagogico di rivelare le "storie segrete", occulte e vergognose dei personaggi che dovrebbero essere d'esempio al popolo. Egli è convinto che a causa del suo libro "per i tiranni del futuro sarà chiara la non impossibilità d'essere puniti per le loro malefatte". Testo greco a fronte.
Storia di Barlaam e Ioasaf. La vita bizantina del Buddha
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: CXXIV-313
Capofila di tutte le storie cristianizzate del Buddha, questo testo bizantino degli anni intorno al Mille ha una genesi affascinante tra il Caucaso e il Monte Athos, in un intreccio di lingue, culture e religioni diverse. A questo proposito l'introduzione di Silvia Ronchey è un "romanzo di filologia" che mostra come lo studio della tradizione dei testi possa toccare il cuore degli snodi culturali e, in questo caso, degli intricati rapporti fra Occidente e Oriente. La "Storia di Barlaam e loasaf" racconta di un principe indiano che, grazie agli insegnamenti di un anacoreta, fugge dal palazzo dove il padre l'ha rinchiuso per proteggerlo dai mali del mondo, abbandona il destino regale e avvia il suo percorso mistico-eremitico. Che la storia ricalcasse quella del Buddha se ne erano accorti già gli studiosi di fine Ottocento, ma la matassa dei passaggi e delle mediazioni è stata dipanata solo in anni recenti, anche grazie all'edizione critica pubblicata da Robert Volk nel 2009. Basandosi sul suo testo e sui suoi apparati, Paolo Cesaretti consegna ai lettori una puntuale revisione della traduzione (di entrambi i curatori) e una ristrutturazione delle note e degli indici, che completano l'informazione aggiornata sull'insieme dell'opera fornita nel saggio introduttivo. Si possono così apprezzare sia le qualità narrative del testo sia la ricchezza allusivo-sapienziale delle parabole incastonate nel racconto, che hanno affascinato molti scrittori nel corso dei secoli.
Santa Sofia di Costantinopoli. Un tempio di luce
Procopio di Cesarea
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2011
pagine: XIV-217
"Simbolo del potere imperiale", "ottava meraviglia del mondo", "luogo tra terra e cielo": con espressioni di questo tenore, nell'arco di tutto il Medio Evo cristiano, la basilica di Santa Sofia a Costantinopoli venne salutata e celebrata non solo come il culmine di una plurisecolare competenza tecnica e architettonica, ma anche come opera "di ispirazione divina", in virtù di uno speciale favore disceso dall'alto sull'imperatore Giustiniano (527-565), che la commissionò e la realizzò mentre il suo potere, centrato nella Nuova Roma sul Bosforo, si consolidava e preparava la sua espansione dalle Alpi al Nilo, dall'Eufrate al Danubio, alla penisola iberica. Il presente volume propone una restituzione appassionata, accademicamente impeccabile, ma fruibile per i non specialisti (anche grazie a un ricco apparato iconografico espressamente concepito per questo volume), del testo che Procopio di Cesarea, il massimo storico dell'epoca di Giustiniano, dedicò a Santa Sofia. La compenetrazione tra le competenze storico-artistiche e storico-filologiche dei due curatori del volume consente di godere appieno del testo procopiano in un fitto tessuto di raffinati rimandi letterari e di precise indicazioni per la visione diretta del capolavoro di Santa Sofia.
La civiltà bizantina
Cyril Mango
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2009
pagine: 454
Economia e società, educazione e mentalità, letteratura e architettura, arte e ideali di vita: questi i grandi temi scelti da Cyril Mango per presentare la civiltà bizantina (324-1453 d.C). «Mi interessava prestare attenzione a ciò che i bizantini pensavano - pensavano a proposito di se stessi e degli altri, del passato e del futuro, di come si debba vivere la vita». Come in un trittico, tre 'tavole' guidano il lettore. Nella prima Cyril Mango delinea i principali aspetti della vita dei bizantini: popoli e lingue, società ed economia, scomparsa e rinascita delle città, i dissenzienti, il monachesimo, l'istruzione. Nella seconda, descrive il corpus di credenze comuni al bizantino 'medio': il suo rapporto con le potenze del bene e del male, il suo posto nella natura, nella storia, il suo atteggiamento nei confronti degli altri popoli, il suo ideale di umanità. Nell'ultima, illustra i lasciti maggiori di Bisanzio: la letteratura, l'arte e l'architettura.
L'uomo bizantino
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2005
pagine: 428
Osservata attraverso dieci figure esemplari - il povero, il contadino, il soldato, l'insegnante, la donna, l'uomo d'affari, il vescovo, il funzionario, l'imperatore, l'uomo santo - la civiltà bizantina si delinea come un universo di tradizione e di individualismo. Esasperata nel conformismo degli atteggiamenti mentali e delle azioni, nell'assolutismo del potere imperiale, la tradizione si configura infatti come l'unico rifugio di un mondo che avverte dolorosamente la precarietà. A Bisanzio - diversamente che in Occidente - la crisi del mondo antico lascia l'individuo solo di fronte a Dio, all'imperatore, al potere. Solo il santo, che ha instaurato un rapporto privilegiato con Dio, conquista la certezza della salvezza eterna.