Libri di P. Conte (cur.)
Villa de Manzoni ai Patt di Sedico. Dove accorrono gli amatori delle arti belle
Libro: Copertina morbida
editore: Provincia di Belluno
anno edizione: 2009
pagine: 135
Il volume sulla ottocentesca villa de Manzoni ai Patt di Sedico si aggiunge agli altri editi dalla Provincia di Belluno per promuovere la conoscenza del patrimonio naturalistico, storico e artistico che connota il nostro territorio. Realizzata nel 1835 su progetto dell'architetto Giuseppe Jappelli per Giovanni Antonio de Manzoni, la villa è stata acquisita dall'Amministrazione provinciale nel 1977, a circa un secolo dal tracollo economico della nobile famiglia. A partire dal 1980, la Provincia ne ha programmato il restauro per ridarle dignità architettonica e idonea fruizione culturale. Custoditi nella villa vi sono due straordinari affreschi che ne ornano le sale: Esopo che narra le favole di Pietro Paoletti e La lotta delle Spartane di Giovanni De Min. Proprio a De Min dedichiamo questa pubblicazione nel 150° anniversario della morte quale omaggio a un grande protagonista dell'arte italiana dei primi decenni dell'Ottocento, quando si impose come uno dei migliori e originali frescanti.
Placido Fabbris pittore 1802-1859. Figure, avresti detto, che avevano anima e vita
Libro: Copertina morbida
editore: Provincia di Belluno
anno edizione: 2004
pagine: 262
Placido Fabris pittore. 1802-1859
Massimo De Grassi, Emanuela Rollandini, Flavio Vizzutti
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2005
pagine: 262
Il volume costituisce il catalogo ragionato della produzione pittorica di Placido Fabris, artista inquieto e sfortunato la cui opera, apprezzata dai contemporanei, è stata a lungo trascurata dalla critica moderna, anche a causa della perdita di molti dei suoi dipinti. Placido Fabris, nato nel 1802 a Pieve d'Alpago, in provincia di Belluno, studiò all'Accademia di Belle arti di Venezia, dove entrò in contatto con l'ambiente neoclassico di Antonio Canova. Trasferitosi a Trieste, divenne ben presto uno dei pittori prediletti della facoltosa borghesia locale. Oltre alla ritrattistica, Fabris si dedicò allo studio dei maestri veneti del Quattrocento e del Cinquecento, di cui fu restauratore e abilissimo copista e imitatore.