Libri di P. Dogliani (cur.)
Internazionalismo e transnazionalismo all'indomani della Grande guerra
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 232
Il 1919 fu un anno denso di speranze e di avvenimenti nel campo dell'internazionalismo e del transnazionalismo, aperto da rivoluzioni e controrivoluzioni, e dalla visita del presidente Woodrow Wilson in Europa. Fu caratterizzato dai lavori della Conferenza per la Pace a Parigi, dalla ripresa dei rapporti tra organizzazioni socialiste per più di quattro anni schierate su fronti di guerra nemici, dalla nascita dell'Internazionale comunista e dalla frammentazione del precedente internazionalismo operaio. Spirito internazionalista e pacifista, ideali e prassi rivoluzionarie attraversavano le frontiere e sembravano essere tutte opzioni aperte e praticabili per i popoli europei che uscivano dalla carneficina che aveva traumatizzato il continente e lo aveva proiettato in un mondo globale nel quale la sua supremazia evidenziava i primi sintomi di crisi. I saggi contenuti in questo volume prendono in esame le diverse opzioni aperte in quell'anno cruciale, allorché le enormi speranze nutrite sulle due sponde dell'Atlantico ritenevano possibili la creazione di un mondo basato su nuovi valori e istituzioni per sconfiggere vecchi ordini e tradizionali diplomazie. La parte finale del volume si trasferisce in Italia per analizzare come una nuova generazione, rappresentata da Antonio Gramsci, riflettesse su quel momento storico e sulle scelte da compiere. Saggi di L. Canfora, P. Dogliani, A. Ferrara, E. Jousse, C. Natoli, L. Rapone, D. Rossini, S. Salvatici.
1946. I comuni al voto
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2007
pagine: 328
L'Europa dei comuni. Origini e sviluppo del movimento comunale europeo dalla fine dell'Ottocento al secondo dopoguerra
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2003
pagine: 306
Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, in coincidenza con lo straordinario sviluppo urbano conosciuto in quel periodo, si diffuse in Europa quello che è stato definito come il "movimento comunale europeo". Alimentata da amministratori, politici e tecnici diversi per nazionalità, cultura e orientamento politico, quella corrente di pensiero si propose di indicare all'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica le funzioni sempre più importanti e i crescenti problemi delle città. Al tempo stesso l'intento fu quello di elaborare una vera e propria scienza del governo locale, attraverso la quale comunicare e trasmettere informazioni utili ai tecnici e agli amministratori, e porre sotto controllo il fenomeno urbano.