Libri di P. Savona
Guido Carli presidente di Confindustria (1976-1980)
Libro: Copertina rigida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 253
Il volume ripropone dieci tra i principali scritti e discorsi di Guido Carli nel triennio di presidenza della Confindustria, preceduti dalla ricerca dell'Ente Einaudi sullo sviluppo economico guidata da Carli tra il 1975 e il 1976 e seguiti dalle sue memorie relative all'esperienza confindustriale, pubblicate nel 1993. I testi forniscono una vasta documentazione della concezione di Carli sui modi di tutela degli interessi industriali attraverso l'accettazione di un mercato aperto alla concorrenza (i cui tratti sono esposti nello Statuto dell'impresa) nel quale la politica economica rafforza i contenuti di stimolo alla crescita e perde quelli assistenziali (come descritto nell'Operazione sviluppo). L'ampia introduzione curata da Paolo Savona analizza l'esperienza di Carli come presidente della Confindustria dalla sua -anomala- elezione voluta da Gianni Agnelli nel 1976 al suo discorso di commiato nel 1980 e ai successivi anni vissuti come presidente degli industriali europei. Essa tratta della riorganizzazione gestionale degli uffici romani, con particolare riferimento al Centro studi, e dell'impostazione politica data all'organizzazione in uno dei momenti più difficili attraversati dall'Italia e in vista del "compromesso storico".
Sviluppo, rischio e conti con l'esterno delle regioni italiane
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2010
pagine: 276
L'economia italiana è contraddistinta dalla diversità dei modelli di sviluppo delle sue regioni e dal permanere di un dualismo tra Centro-Nord e Mezzogiorno che non ha eguali in Europa. I saggi contenuti in questo volume approfondiscono il tema e, sulla base di stime in passato non disponibili, analizzano le esportazioni e le importazioni di ogni regione con l'estero e con il resto del territorio nazionale. Ne emerge un quadro degli aspetti competitivi e dei punti di debolezza dei sistemi produttivi locali. Risalta la forte interdipendenza tra i territori italiani: gli scambi interregionali sono spesso più importanti degli scambi di ogni regione con l'estero; le amministrazioni pubbliche operano una redistribuzione geografica delle risorse; nelle regioni meridionali i prestiti bancari superano la somma di depositi e obbligazioni. Il Mezzogiorno ha un deficit negli scambi di beni e servizi con l'esterno e una debolezza particolare nella bilancia dei pagamenti tecnologica. La conclusione di policy è che i vincoli di finanza pubblica e le inefficienze di alcune forme di spesa pubblica al Sud impongono un miglioramento del disavanzo commerciale del Mezzogiorno, da perseguire attraverso il rafforzamento della struttura produttiva.