Libri di Paolo Bernardelli
Risorgimento. Giuseppe Pecchio (1785-1835)
Paolo Bernardelli
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Artestampa
anno edizione: 2022
pagine: 132
Terzo volume della collana: Il Menotti. Quaderni del Risorgimento Italiano. La figura e l'opera di Giuseppe Pecchio restano ancora oggi troppo poco conosciute dagli stessi studiosi dei movimenti liberali tra l'età napoleonica e la Restaurazione, pur offrendoci nelle sue scelte di vita e nei suoi scritti uno specchio fedele del modo di pensare e di agire degli uomini del suo tempo. Paolo Bernardelli che verso la fine del secolo scorso ne aveva pubblicato presso l'Istituto per la Storia del Risorgimento gli scritti politici con un'ampia introduzione, ora ne ripercorre per un pubblico più vasto, in modo agile e chiaro, l'intera vita dalla formazione giovanile alla collaborazione al Conciliatore alla sua partecipazione alla cospirazione lombarda del 1821. Per sfuggire alla sentenza di morte, giunta puntuale nel 1824, Giuseppe Pecchio andò in esilio e non rientrò mai più in Italia. Fu tra il 1821 e il 1825 in Spagna, in Portogallo, in Inghilterra e in Grecia, prima di fare dell'Inghilterra la sua seconda patria. Qui si convinse che in Italia non si sarebbe mai potuto conquistare la libertà fino a che essa non fosse sentita e voluta dalla gran parte della popolazione non solo da un pugno di fuoriusciti.
Lo schema Ponzi. Romanzo di una truffa
Paolo Bernardelli, Filippo Mazzotti
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2021
pagine: 506
Il 15 gennaio 1919 un serbatoio con otto milioni e settecentomila litri di melassa esplose e si riversò sulla città di Boston provocando ventuno morti e cinquecentodieci feriti. Quest'onda - vischiosa e nera - fu solo la prima a travolgere la città. La seconda, invece, fu invisibile, ma causò danni incalcolabili. Un'ondata di ricchezza e benessere improvvisi che in pochi mesi fece piovere milioni di dollari sugli abitanti di Boston, coinvolgendo tutti i quartieri, le razze e le classi sociali. Il merito, o la colpa, fu di un solo uomo: Carlo "Charles" Ponzi. Giunto in America dall'Italia all'inizio del Novecento, con mezza laurea in Giurisprudenza e il desiderio di un riscatto sociale che l'amata madrepatria non sarebbe mai riuscita a dargli indietro. La strada più veloce passava dai francobolli e dai Buoni Postali di Risposta Internazionale che gli permisero di pagare interessi stellari a tutti coloro che scommettevano su di lui affidandogli i loro soldi e i loro sogni. Sempre sorridente - anche nei momenti più bui - carismatico e visionario, in soli nove mesi rese ricca la quasi totalità degli abitanti di Boston. La sua epopea, tuttavia, s'incrociò con quella di Richard Grozier, il quale, succeduto al padre nel momento più difficile del "Boston Post", intuì che c'era un'unica storia che gli avrebbe permesso di salvare il giornale di famiglia, e quella storia si chiamava: Charles Ponzi.
Come non ci fosse un domani
Paolo Bernardelli
Libro: Libro in brossura
editore: O.G.E.
anno edizione: 2013
pagine: 224
Gabriele (ma non è il suo vero nome, quello non lo sapremo mai) ha trent'anni e nessun futuro: non ha trovato il lavoro della sua vita, e nemmeno un lavoro qualunque. Lascia la grande metropoli e torna a casa, nella pianura, per farsi diagnosticare una bronchite, e invece, sorpresa!, si trova una macchia nera che gli avvinghia un polmone. Deve inventarsi qualcosa per sfuggire alla Morte. Ma forse si tratta solo di sfuggire alla noia della sua vita già scritta nei campi che circondano la casa di suo padre. Senza la minima consapevolezza, darà il via a una serie di incidenti a catena: volerà dal bagagliaio di un'auto in corsa, affronterà un toro in libertà, si batterà all'ultimo sangue con il cattivo del paese per futili motivi, vivrà per settimane ai bordi delle autostrade, parteciperà a una festa che provocherà un suicidio e che sarà ricordata per un presunto stupro di massa. Con i suoi amici, uno più improbabile dell'altro, cercherà in tutti i modi, sempre ai limiti del buon senso, di inventarsi una vita degna di essere vissuta.
Attila
William Napier
Libro: Libro rilegato
editore: Fanucci
anno edizione: 2013
pagine: 422
Questa è la storia di due uomini: Attila ed Ezio Romano. Il primo voleva distruggere il mondo, l'altro salvarlo. All'alba del quinto secolo d.C, Roma non è che l'immagine sbiadita della potenza che aveva conquistato il mondo. Disgregato e dilaniato da lotte intestine e complotti, l'impero assiste ormai impotente alla violazione dei propri confini da parte delle orde distruttrici di popoli barbarici fino ad allora sottomessi. Eppure, un pericolo ben più terribile minaccia la sopravvivenza di Roma. Un popolo di fieri guerrieri provenienti dalle steppe orientali, uomini assetati di vendetta e sangue. A guidarli è Attila, il 'Flagello di Dio', colui che ha portato terrore e morte nel cuore dell'Europa, e il loro obiettivo è il centro vitale dell'impero. Il generale Ezio, scelto dal Senato per arrestarne l'avanzata, dovrà vedersela con un nemico terribile, un popolo orgoglioso, giovane e inebriato dalle conquiste, fiducioso in un destino di ricchezza e gloria. Nello scontro tra il generale romano e il fiero re degli unni c'è la sintesi della distanza incolmabile tra due mondi. In gioco c'è ben più della sopravvivenza di un impero al tramonto. Ezio sa che le sue legioni sono l'ultimo baluardo in difesa di una civiltà che non vuole soccombere alla violenza e alla distruzione di una minaccia che avanza implacabile.

