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Libri di Paolo Vincieri

Considerazioni sul senso della storia. Parte prima. Atene e Gerusalemme

Considerazioni sul senso della storia. Parte prima. Atene e Gerusalemme

Paolo Vincieri

Libro: Libro in brossura

editore: Dupress

anno edizione: 2024

pagine: 528

La riflessione sul senso della storia è sempre stata presente nel panorama filosofico, ma lo è oggi in modo particolare perché paiono svanire le varie concezioni messianiche e utopiche che si erano imposte rispetto a quelle cicliche del mondo classico. In quest'opera - che si snoda da Esiodo fino a Gioacchino da Fiore con l'ultimo capitolo sul Trattato teologico politico di Spinoza - si prendono in esame, con spirito critico e antidogmatico, alcuni principali aspetti teorici che affondano le loro radici ad Atene e a Gerusalemme, mostrando come la "sana ragione" non abbia saputo o potuto imporsi sull'irrazionalità della vita che si riflette nella società. La guerra, ieri come oggi, pur nel variare delle culture, non è mai uscita di scena. La "pace perpetua" resta un miraggio: le sofisticate e salvifiche nuove tecnologie si intrecciano a scenari apocalittici. Forse la pace richiederebbe "soltanto" una vita semplice, lontano dal chiasso e dai rumori.
35,00

Machiavelli. Becoming and virtue

Machiavelli. Becoming and virtue

Paolo Vincieri

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2019

pagine: 215

Venuta meno l'idea che migliori rapporti di produzione avrebbero tolto agli uomini il fattore determinante della discordia, si sono affermate nuove e varie posizioni metafisiche. Anziché riportare all'attenzione la precarietà del contesto naturale e di conseguenza storico, in cui gli uomini da sempre si trovano a vivere (anche quella di Machiavelli e non solo quella di Hobbes, per questo verso, è una metafisica!), quindi il nesso tra la ragione e le passioni, con tutto il rilievo dovuto alla epithumia, alla pleonexia e alla ciclicità delle forme di governo, con la tirannia che si rinnova, in tali paradigmi interpretativi si va sostenendo che tutti i guai della nostra specie sarebbero derivati da ciò che avvenne, in un tempo storico databile, nella rivisitata "santa casa della logica".
18,00

Momenti di vita etica

Momenti di vita etica

Paolo Vincieri

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2015

pagine: 283

Cammini, sentieri, verso dove? Non si sa. Che dire poi dell'essenza dell'uomo in ambito etico? Pare non sia più né definibile né auspicabile. Sarà allora possibile parlare ancora di identità personale, o invece persino l'io, come dicono, va declinato al plurale? Sono tematiche, centrali nel dibattito contemporaneo, discusse in questo libro: lo scopo è di mostrare che tali ambiti richiedono distinzioni. Sono nozioni che vanno riconsiderate secondo la sensibilità del tempo, ma sempre con spirito critico. Con i "superamenti" ci vuole molta cautela e prudenza, anche perché la condizione umana, assai fragile, si arricchisce di significati, ma non muta. Il nuovo e l'antico non sono così lontani. Tre saggi compongono questo libro. Il primo affronta la nozione di cammino in un confronto tra la posizione di Hegel e quella di Heidegger. Nel secondo, sulla vita etica, viene in questione il tema dell'essenza umana, con principale riferimento ad Aristotele. Infine il terzo, sull'identità personale, è affrontato attraverso un esame del pensiero di Agostino, Machiavelli, Montaigne, Locke, Schopenhauer e Nietzsche.
23,00

Sul fondamento della morale

Sul fondamento della morale

Paolo Vincieri

Libro: Copertina morbida

editore: Dupress

anno edizione: 2012

pagine: 341

"Ragionevoli e geometri quanto i francesi", gli italiani sono allora consapevoli della crisi, dell'inconsistenza della morale tradizionale, senza disporre dell'antidoto di una forte identità civile moderna: sono i più grandi "filosofi pratici", perché conoscono il disincanto del cosmo (la "cognizione della vanità d'ogni cosa", vera "somma di tutta la filosofia") senza l'alternativa edificante, ricostruttiva e circolare, dello Stato. Di qui il cinismo, il riso, la mancanza di un senso di appartenenza collettivo e nazionale [...]. Insomma: non mancanza di ragione, difetto di rappresentazione. Ipertrofia della ratio, carenza di mito, di narrazione comune: è la diagnosi leopardiana dei nostri mali nazionali. Dalla Prefazione di Riccardo Caporali.
16,00

La conoscenza del vero. Lucrezio, Montaigne, Schopenauer, Leopardi

La conoscenza del vero. Lucrezio, Montaigne, Schopenauer, Leopardi

Paolo Vincieri

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2006

pagine: 214

Il saggio di Vincieri analizza, con taglio al contempo storico e teoretico, il rapporto tra conoscenza e verità in alcuni tra i maggiori pensatori della storia della filosofia: Lucrezio, Montaigne, Leopardi, Schopenhauer. Se il disegno complessivo dell'opera delinea i tratti del percorso storico-filosofico in cui l'idea di verità viene, man mano, perdendo forza e consistenza, con conseguente crisi del paradigma classico della conoscenza, le tappe del serrato confronto ermeneutico tra l'autore e i quattro pensatori mostra nel dettaglio come abbia preso corpo il declino della costellazione concettuale, che fin dall'origine della filosofia, si articola a partire dai capisaldi di verità e conoscenza.
20,00

Natura umana e dominio. Machiavelli, Hobbes, Spinoza
18,00

Machiavelli. Il divenire e la virtù

Machiavelli. Il divenire e la virtù

Paolo Vincieri

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2012

pagine: 184

Venuta meno l'idea che migliori rapporti di produzione avrebbero tolto agli uomini il fattore determinante della discordia, si sono affermate nuove e varie posizioni metafisiche. Anziché riportare all'attenzione la precarietà del contesto naturale e di conseguenza storico, in cui gli uomini da sempre si trovano a vivere (anche quella di Machiavelli e non solo quella di Hobbes, per questo verso, è una metafisica!), quindi il nesso tra la ragione e le passioni, con tutto il rilievo dovuto alla epithumia, alla pleonexia e alla ciclicità delle forme di governo, con la tirannia che si rinnova, in tali paradigmi interpretativi si va sostenendo che tutti i guai della nostra specie sarebbero derivati da ciò che avvenne, in un tempo storico databile, nella rivisitata "santa casa della logica".
18,00

Discordia e destino in Schopenhauer

Discordia e destino in Schopenhauer

Paolo Vincieri

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 1993

pagine: 185

E' possibile il progresso? Qual'è l'origine del male? Prendendo le mosse da questi interrogativi, Schopenhauer sottolinea la forza liberatrice della conoscenza intellettuale. "Se al riparo da buone leggi e lontano dal chiasso e dai rumori si coltiva la conoscenza, non solo si può ottenere una soddisfazione che compensa grandemente la "tristizia" insita nella vita sociale, ma anche quest'ultima se ne avvantaggia. Quanto più ciascuno esercita la propria mente, tanto più impara a conoscere l'umana follia, forse prevalente rispetto alla malvagità, e a far sì che questa non abbia il sopravvento."
16,00

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