Libri di Piero Ceccatelli
Principato di Monaco. 160 anni del Consolato a Firenze
Piero Ceccatelli
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2023
pagine: 64
Dalla Firenze dove ferve il Movimento dei Macchiaioli a quella che ospita a Palazzo Strozzi le star dell’arte contemporanea. È il salto nel tempo di cui è stato testimone il Consolato del Principato di Monaco, istituito a Firenze poco prima che vi si trasferisse da Torino la capitale d’Italia. Il Consolato è oggi attivo “ponte” con lo Stato affacciato sul mare, dall’importanza e fama inversamente proporzionali alla piccolissima superficie. In questo volume si ripercorrono le origini della sede diplomatica a Firenze e si raccontano storie, rapporti e relazioni, intrecciatesi dal Medioevo ai giorni nostri fra Monaco e la Toscana. Nel nome di Dante e Machiavelli, Ranieri e Grace, antichi santi e moderni ambasciatori. E un legame particolare: entrambe le terre hanno una località che si chiama con l’identico nome.
Prato, le 100 meraviglie (+1)
Libro: Libro in brossura
editore: Typimedia Editore
anno edizione: 2021
pagine: 228
Prato sa meravigliare in mille modi. Con i monumenti straordinari che appartengono ad ogni epoca. Con i capolavori dei maestri del Medioevo e del Rinascimento, ma anche le opere delle avanguardie contemporanee, raccolte nel centro polifunzionale Pecci. E, soprattutto, con la produzione di tessuti che diventano abiti firmati dalle griffe, apprezzati in ogni parte del mondo.
Alla macchinetta del caffè di un palazzo di giustizia. Storie semiserie dal e sul mondo che le sta attorno
Libro
editore: Del Bucchia
anno edizione: 2021
pagine: 96
"La macchina del caffè di un palazzo di giustizia: il solo elemento che mette tutti d'accordo nella sede in cui nessuno va d'accordo per natura e per partito preso, per ruolo e per posa. E, anche se si andasse d'accordo, non lo ammetterebbe mai nessuno. Dispensatrice della sostanza eccitante piú libera e diffusa, […] concede benevola appena un pulsante a cugina cioccolata e uno a fratello tè - entrambi eccitanti - ma non dà cittadinanza alla camomilla che in un tribunale dovrebbe esser servita a ettolitri, anzi direttamente via flebo per esser certi dell'arrivo a destinazione al fine di placare ego smisurati, pavoneggiamenti e agonismo degno delle migliori cause, offerto al pubblico o magari solo a una corte assonnata. Sarebbe utile anche per attenuare il sogghigno di chi ha comunque l'ultima parola e parla per documenti, ordinanze, sentenze e sublima in quegli scritti la platealità negata e concessa - anzi, quasi implorata - alle controparti pubblico ministero e avvocato. Tutto questo e molto altro la macchina del caffè vede, scruta, intuisce; depositaria di pensieri e confidenze, sfoghi e attese. Lei […] assurge a involontaria protagonista di questa raccolta eterogenea di pensieri di operatori della giustizia che figurano in prima persona oppure sono tratteggiati nella testimonianza di chi osserva da lontano". (Dalla prefazione di Piero Ceccatelli).