Libri di Pietro Vispi
Antichi viaggiatori a Fratta e moderni ospiti a Umbertide
Pietro Vispi
Libro: Libro rilegato
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2024
pagine: 100
L'idea e l'intento di questo opuscolo sono estremamente semplici: ricordare agli umbertidesi quanto questa nostra piccola terra sia stata amata ed apprezzata da personaggi dei quali "leggiamo nei libri di storia" e che ci sembrerebbero così lontani ed estranei nella caratura dei loro "essere". Essi infatti sono grandissimi artisti, sovrani, celebri pensatori, leggendari guerrieri, santi e premi Nobel! Tutti ad Umbertide!?! Certo perché no? Hanno respirato la nostra stessa aria; hanno visto i nostri stessi tramonti sul Tevere; si sono sorpresi delle nostre piccole grandi meraviglie artistiche; hanno riposato il loro sguardo nel verde delle nostre colline; sperimentato la cordialità del nostro popolo ospitale ed accogliente. Noi, abituati alle nostre strade; distratti dai cellulari dalla vista del verde e del nostro paesaggio; un po' affetti da quel provincialismo che ci fa sminuire tutto quello che abbiamo davanti agli occhi, che ci fa credere che il bello, il piacevole, il prezioso siano sempre… altrove; abbiamo invece una storia, un retaggio culturale, un patrimonio d'arte, una posizione geografica, un passato sociale che sono stati visti, riconosciuti ed apprezzati dai viaggiatori di un tempo e dai frequentatori moderni della nostra città. Ecco quindi qualche figura che potrà farci compagnia per una serata - senza la pretesa di proporre chissà mai quale studio - ma che, passeggiando nelle stradine del centro o visitando i nostri monumenti potremmo reincontrare nel ricordo e nella fantasia.
La scultura ad Umbertide. Arte tra fede e memoria
Pietro Vispi
Libro: Libro rilegato
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2023
pagine: 108
Una nuova pubblicazione di Pietro Vispi. Dall'Introduzione al volume: "L'ispirazione artistica che si concretizza nella realizzazione di un oggetto tridimensionale delle più diverse specie - e attraverso i più disparati materiali (pietra, terracotta, marmo, metalli, gesso, legno, carta pesta) - viene detta "Scultura". Il prodotto finale, mono o poli materico, è dunque una forma d'arte che fin dalle origini dell'umanità - si pensi ad esempio alla famosissima "Venere di Willendorf" datata tra i 25.000 e 30.000 anni fa) passando per gli Egizi, i Greci, i Romani e le culture barbariche - giunge fino ai maestri dei nostri giorni. Quanto detto senza escludere alcun altro tipo di cultura come ad esempio quella buddista del Gandhara o quelle variegatissime, per temi e soggetti, del sud est asiatico e dell'India o della Cina. Nel nostro territorio le testimonianze sono remotissime e ci giungono, da vari secoli prima di Cristo, con i manufatti bronzei del santuario di Montacuto che, tuttavia, non faranno parte della nostra presentazione in quanto oggetti specificamente archeologici noti e ampiamente pubblicati. Se per il periodo medievale le testimonianze non sono moltissime, e comunque già esaurientemente diffuse attraverso la nostra precedente pubblicazione delle "Pietre Parlanti", è invece quella parte di scultura tipicamente di culto e processionale che, dal medioevo ai nostri giorni, reclama di essere mostrata alla pubblica conoscenza, così come la scultura di "memoria" delle gesta eroiche dei nostri antenati e quella cimiteriale e ritrattistica o di moderna produzione ed arredo urbano che vorremmo presentata ed illustrata. Esporremo, dunque, quanto ci è giunto dai secoli passati o quanto l'epoca moderna continua a proporre dell'arte plastica che Umbertide custodisce e che siamo stati capaci di rintracciare. Il tutto con semplicità e solo per la maggior conoscenza, da parte dei cittadini, del loro patrimonio culturale. Ovviamente, la produzione locale è quasi del tutto riferibile all'arte sacra, considerando che, in un piccolo centro di provincia come il nostro, unico mecenate e committente fu quasi sempre la Chiesa. Per presentarle, suddivideremo le opere secondo il seguente schema, limitandoci nella esposizione ai "pezzi" più pregevoli presenti in città: la statuaria di culto, processionale e in stucco duro; la monumentistica di "memoria" e ritrattistica; la scultura cimiteriale; le opere moderne.
Le pietre parlanti
Pietro Vispi
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Editoriale Locale
anno edizione: 2021
pagine: 132
Guardare il Credo
Pietro Vispi
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Editoriale Locale
anno edizione: 2020
pagine: 110
San Savino. Monaco di Montecorona e cittadino di Umbertide
Pietro Vispi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Editoriale Locale
anno edizione: 2013
pagine: 26
Il saggio presenta la figura del monaco San Savino presso l'Abbazia di San Salvatore di Montecorona (presso Umbertide), fondata da San Romualdo e retta anche da San Pier Damiani. L'autore fa emergere anche il contesto dei frati "coronesi".
Tra suggestioni e storia. Ori e luminescenze raffaellesche ad Umbertide?
Pietro Vispi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Editoriale Locale
anno edizione: 2013
pagine: 16
Tra dati e ipotesi interpretative, con metodo investigativo, per confermare il soggiorno a Fratta (ora Umbertide) di Raffaello Sanzio.
Fratta Filiorum Uberti. Origine e significato del termine «Fratta»
Pietro Vispi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Editoriale Locale
anno edizione: 2012
pagine: 34
Profili biografici umbertidesi. Vite straordinarie in 1000 anni di storia
Pietro Vispi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Editoriale Locale
anno edizione: 2010
pagine: 160
Umbertide: una pinacoteca diffusa
Pietro Vispi
Libro: Libro rilegato
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2023
pagine: 128
Quasi tutte le città umbre, grandi e piccole, ricchissime di storia e di arte, possiedono una pinacoteca che raccoglie i tesori del loro territorio. Tali raccolte sono frutto di decontestualizzazioni delle opere, a volte messe in atto a fini di tutela delle stesse, a volte, per una questione di pura e discutibile logica turistica, più remotamente per una forma di proposta culturale che oggi non trova più giustificazione critica. Fortunatamente, la dottrina e sensibilità odierna delle Soprintendenze, salvo in casi specialissimi, non permette più dette dislocazioni. Tuttavia, una città che non presenti una struttura con una denominazione altisonante e grecofona quale "pinacoteca" potrebbe sembrare che sia povera di cultura, di tradizioni, d'arte, o che, nel territorio, non siano state prodotte e commissionate opere d'arte se non in trascurabile numero e qualità. Ad Umbertide esiste un Museo, quello della chiesa di S. Croce, che presenta addirittura uno dei capolavori della pittura rinascimentale: la "Pala della deposizione" di Luca Signorelli e la "Pala della vergine e santi" del Pomarancio. Seppur capolavori, due quadri soltanto non fanno una vera pinacoteca e, dunque, sembrerebbe che tutta l'arte figurativa del territorio trovi esaurimento in questi due unici, seppur importantissimi capolavori. Non è così! Ad Umbertide la Pinacoteca è… diffusa… nelle sue chiese, nei suoi palazzi gentilizi, nelle frazioni del territorio. Cosicché, non esiste una dimensione e definizione "strettamente fisica" o logisticamente definita della pinacoteca: il territorio stesso è tale! Una dimensione dove il contesto architettonico, paesaggistico, devozionale, storico non è stato defraudato o espropriato di quanto lo completa, descrive, ingentilisce, arricchisce ed illustra: i suoi dipinti! Nasce pertanto la necessità di una presentazione di questi beni - senza la pretesa di farne alcuna lettura critica o storico-artistica, cosa che compete ad altri - che riporti cittadini e visitatori alla conoscenza di quanto ricco sia questo patrimonio. È questo lo scopo della pubblicazione che presenterà, nella parte principale, solo le "espressioni maggiori" della produzione pittorica sul territorio; in appendice, poi, una presentazione delle opere minori o meno studiate, e comunque, di ciò che è stato possibile rintracciare in zona; e, ancorché… selezionata, quella esposta nelle "sale virtuali" di questa pubblicazione, evidenzia subito come l'arte figurativa nel nostro territorio sia numericamente molto consistente ed elevata nella qualità. Vedremo citati, e con più opere, nomi quali: Pinturicchio, Signorelli, Pomarancio… quante pinacoteche possono vantarli? Accenneremo anche ad opere che non sono più in città, purtroppo (!) e che ci narrano di presenze e di rapporti illustri che possono permettere anche ad Umbertide di fregiarsi del titolo di Città d'Arte.