Libri di R. Ferruzzi
L'uomo eterno
Gilbert Keith Chesterton
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 342
In questa brillante ricostruzione della storia della civiltà, G.K. Chesterton sfida le concezioni materialistiche ed evoluzioniste del suo tempo, in particolare quelle di H.G. Wells, per affermare l’unicità dell’essere umano quale privilegiato destinatario del messaggio cristiano. Come scrive Marco Sermarini nella sua Nota bibliografica, con quest’opera egli «dimostra che il Cristianesimo è il massimo fattore di civiltà di tutti i tempi. Come si parla del Cristianesimo fonte di sanità mentale per l’uomo, ora qui si parla del Cristianesimo fattore di civiltà per il mondo». Con l’obiettivo di delineare una forma di progresso conforme alla dignità umana, Chesterton passa in rassegna le grandi tappe del viaggio spirituale che ci ha portato fuori dalle caverne rupestri per creare comunità, edificare cattedrali, raccogliere il sapere nelle biblioteche, ingegnarci a risolvere problemi pratici di convivenza alla luce di una spinta, spesso inconsapevole, verso ciò che ci trascende e ci rende tutti fratelli e sorelle. Un libro potente, capace di convertire C.S. Lewis dall’ateismo e di interrogarci ancora oggi sul fondamento e sulla direzione del nostro cammino dalla terra al Cielo.
L'uomo eterno
Gilbert Keith Chesterton
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 349
Se mai esiste, cos'è che rende l'essere umano soltanto umano? Questa è la domanda che G.K. Chesterton si pone in questa esplorazione classica della storia umana. Rispondendo al materialismo evolutivo del suo contemporaneo (e antagonista) H.G. Wells, Chesterton in questo lavoro afferma l'unicità umana e il messaggio unico della fede cristiana. Scrivendo in un periodo in cui il darwinismo sociale era rampante, Chesterton replicò dicendo che l'idea secondo la quale la società ha subìto un progresso da uno stato di primitivismo e di barbarie verso la civiltà, è semplicemente e piattamente imprecisa. «Il barbarismo e la civiltà non sono palcoscenici successivi nel progresso del mondo», afferma, con argomenti dedotti dalle storie dell'Egitto e della Babilonia.