Libri di Raffaele Alliegro
Torre Orsaia. Mille anni di storia
Andrea Baldini, Giuseppe Capobianco, Raffaele Alliegro
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2022
pagine: 168
Torre Orsaia fu fondata nel 1301 dal vescovo Pagano, ma i primi insediamenti nella zona risalgono a un’epoca di poco successiva all’anno mille e già nel quarto secolo avanti Cristo “antiche fattorie” punteggiavano la carovaniera che univa la costa all’entroterra, tra le valli del Bussento e del Mingardo. L’intera regione della “piccola Mesopotamia cilentana”, definita a oriente e a occidente dai due fiumi, “fu infatti punto di passaggio obbligato tra Policastro e il Vallo di Diano”. Le incursioni saracene sulla costa provocarono poi ripetuti spostamenti di popolazioni dal mare verso l’area in cui attualmente si trova Torre Orsaia. Il 7 agosto 2021 Andrea Baldini, Giuseppe Capobianco e Raffaele Alliegro hanno raccontato i momenti principali della storia di Torre Orsaia in una serata all’aperto organizzata dall’Università popolare del Cilento. I diversi interventi sono stati trascritti, rielaborati e arricchiti dagli autori fino a realizzare questo libro. Prefazione di Domenico Ienna.
Il segreto di Bruto
Raffaele Alliegro
Libro: Libro in brossura
editore: Spartaco
anno edizione: 2018
pagine: 240
Si finse stupido per sopravvivere alla collera di Tarquinio il Superbo. Covò vendetta coltivando il germe della ribellione. Fece esiliare il monarca tiranno, fondò la Repubblica, fu il primo console di Roma nel 509 a.C. Questa è la storia di Lucio Giunio Bruto, il predestinato dei libri sibillini. La Pizia, oracolo di Delfi, gli rivelò presente e futuro di una Roma all'epoca divisa tra due anime: quella romana, inflessibile, onesta, orgogliosa, primitiva, e quella etrusca, commerciale, moderna, raffinata, corrotta. Bruto sapeva che quel villaggio di rudi pastori sulle rive del Tevere era destinato a diventare caput mundi, trasformandosi nella più potente macchina da guerra mai esistita, tra lotte di potere, crudeltà, semi di libertà soffocati. E fu lui, nipote adottato del Superbo, da tutti creduto uno sciocco, a tessere la tela della rivolta democratica, che scoppiò devastante dopo lo stupro da parte di uno dei figli del re di Lucrezia, suicida per onore. Console inflessibile, Bruto fece decapitare perfino due dei suoi figli, rei confessi di avere tramato contro la res publica, e cadde in battaglia, consapevole che, centinaia di anni dopo, un discendente avrebbe raccolto il suo testimone, quel Marco Giunio Bruto congiurato contro Caio Giulio Cesare, alle Idi di marzo del 44 a.C. Nei cardini tracciati da Tito Livio nell'opera Ab Urbe condita, Raffaele Alliegro fa scorrere personaggi e accadimenti, perfetta sintesi tra fatti storicamente accertati e coerente invenzione, restituendo un clima di passioni e sentimenti autentici che, ieri come oggi e domani, agitano la vita degli uomini.
Il destino cambia in tre attimi. Piccole storie di grandi ribellioni
Raffaele Alliegro, Marco Fimiani
Libro: Copertina morbida
editore: Spartaco
anno edizione: 2013
pagine: 142
Una cordicella, un coltello, una lanterna, una scatola di fiammiferi: è tutto quello che possiede Immacolata, ragazza di buona famiglia che ha voluto sposare un contadino. Morto il padre, le proprietà sono passate al fratello Vincenzo, il maschio di famiglia. La povertà, la disperazione, la spingeranno a rubare in quella che era stata casa sua. Processata per furto, solo la morte, tre mesi prima della sentenza, la salverà dal carcere. La sua storia apre questa raccolta, che narra anche degli innamorati che la legge di Murat non riuscì a separare e della giovane che si ribellò alle consuetudini e per questo fu uccisa dal marito violento scelto dai genitori. E ancora sono riportate le vicissitudini del testimone scomodo che emigrò in Venezuela, quelle del coltivatore impoverito a causa del passaggio dal ducato alla lira e poi le vicende del marinaio accusato ingiustamente, dell'avvocato brigante, di un commerciante galantuomo. Otto vite, in un arco di tempo che va dalla rivoluzione francese alla crisi del 1929, ricostruite attraverso atti giudiziari di processi civili e penali riscoperti dopo un lungo lavoro di ricerca e fedelmente riportati al termine di ogni racconto. Postfazione di Elisabetta Garzo.