Libri di Raffaella Di Vincenzo
Tra avori assiri e crema idratante. L’archeologia di Agatha Christie
Raffaella Di Vincenzo
Libro
editore: Nulla Die
anno edizione: 2019
pagine: 112
«Una sera a cena, parlando dei romanzi di Agatha Christie e del suo rapporto ‘speciale’ con l’archeologia iniziato in occasione del suo secondo matrimonio, un amico mi chiese se, secondo me, in archeologia esistesse o no un assassino. Dopo un’iniziale seppur comprensibile ilarità, cominciai a ragionare sul senso di questa domanda (anzi, ci ragionammo insieme); ne venne fuori una brillante riflessione che costituisce l’ispirazione di questo saggio». Così, nell’introduzione, l’autrice ci conduce all’interno dell’argomento: si tratta della descrizione di una passione sincera per l’archeologia che prende spunto in modo dettagliato e divertente dalla avventure e dai viaggi in Medio Oriente della scrittrice di gialli più famosa della storia: Agatha Christie. Il libro non ha però la pretesa di essere una biografia; è un omaggio alla celebre scrittrice, ma anche (e soprattutto) al suo quasi dimenticato marito, l’archeologo Max Mallowan e, con lui, agli studiosi di ogni tempo veri pionieri dell’archeologia.
L'evoluzione urbanistica del centro storico di Monte Compatri tra X e XIX secolo
Raffaella Di Vincenzo
Libro: Copertina rigida
editore: Controluce (Monte Compatri)
anno edizione: 2016
pagine: 208
Questo studio vuole essere un punto di partenza: un modesto contributo, a carattere divulgativo, che potrebbe aprire la strada a lavori interdisciplinari più approfonditi, come ad esempio l'analisi strutturale dei singoli edifici con la schedatura delle tecniche edilizie e del materiale da costruzione, o l'analisi antiquario-archivistica della toponomastica, o lo spoglio sistematico delle notizie storiche delle famiglie Borghese e Colonna conservate nei vari archivi diocesani. Nel portare avanti la raccolta del materiale necessario alla catalogazione, allo studio e alla ricostruzione diacronica degli edifici del centro storico di Monte Compatri, mi sono soffermata in particolare sulla qualità dei materiali di realizzazione di questi ultimi e sulle loro differenze nell'utilizzo, rimanendo fedele all'idea originaria di fornire elementi storici, artistici e architettonici utili alla conoscenza e alla tutela del nostro paese e, infine, a porli all'interno di un'opera a carattere divulgativo.
Il pasto frugale. La valenza socio-politica del cibo a Roma fra Repubblica e Impero
Raffaella Di Vincenzo
Libro: Libro in brossura
editore: Nulla Die
anno edizione: 2015
pagine: 52
Il concetto di frugalitas, così come quelli di tradizione, consuetudine e mos maiorum, ebbero una profonda importanza nella società romana a cavallo fra il I sec. a.C. e il I d.C., tanto da invadere gli aspetti più quotidiani della vita dei cittadini come, appunto, il consumo del cibo. L'argomento è di grande attualità e indaga la valenza sociale del pasto nell'antica Roma, in uno dei passaggi cruciali della sua storia. Questo agevole saggio, "Il pasto frugale", esplora la valenza socio-politica del cibo e della convivialità a Roma fra Repubblica e Impero. Raffaella Di Vincenzo è nata a Roma, dove vive e lavora. Archeologa sul campo, libera ricercatrice e studiosa di storia locale, ha pubblicato di recente la monografia "Lo sviluppo del centro storico di Monte Compatri da X al XIX secolo", Controluce Edizioni.
Vade Retro. Archeologia della follia
Raffaella Di Vincenzo
Libro: Libro in brossura
editore: Nulla Die
anno edizione: 2023
pagine: 122
Richiamando alla memoria il 'percorso' clinico della sorella, l'autrice di questo saggio cerca di far ordine su quanto appreso da questa esperienza. La necessità di dare un senso a questa (e ad altre) complessità umane e di rispondere a domande rimaste in sospeso per tanti anni la spingono ad approfondire il processo di 'deistituzionalizzazione' delle cure del disagio psichico, iniziate con la legge 180 del 1979. Attraverso l'incontro con la figura di Franco Basaglia nella sua accezione più politica che clinica, il saggio mette in luce ciò che finora era rimasto nascosto nell'immensa bibliografia esistente sull'argomento. In questo senso l'impostazione che ci si trova di fronte è quella dello scavare e del costruire, facendo emergere dalla polvere la necessità sentita e impellente di un dialogo multidisciplinare che superi (una volta per tutte) una 'certa visione' del 'folle' e della 'follia'.

