Libri di Robert Ris
Strumenti e tecniche cruciali per vincere a scacchi. Volume Vol. 2
Robert Ris
Libro: Libro in brossura
editore: Prisma
anno edizione: 2020
pagine: 368
Nei primi sei capitoli di questo suo secondo volume, Robert Ris esamina il ruolo che hanno i vari pezzi negli scacchi, usando posizioni con limitato materiale sulla scacchiera, vale a dire prevalentemente finali ma anche posizioni dove l'iniziativa gioca un ruolo importante. E poiché l'obiettivo è evidenziare le specifiche caratteristiche dei singoli pezzi, è un vantaggio che sulla scacchiera non ce ne siano troppi. I rimanenti cinque capitoli approfondiscono il ruolo dei pezzi in situazioni con vari tipi di squilibrio materiale. L'argomento trattato è materia anche di altri libri, ma ciò che distingue l'opera di Ris è la quantità dei temi ed i commenti chiari ed equilibrati, senza mai eccedere nell'analisi di dettagli marginali che possono offuscare i concetti principali in esame. Suo obiettivo è stimolare le capacità pratiche del giocatore e il suo processo decisionale, e Ris lo raggiunge offrendo molti nuovi esempi tratti dalla pratica al più alto livello nonché alcune sue partite corredate da penetranti commenti. Comprendere i punti di forza e di debolezza di ogni singolo pezzo accresce la nostra fiducia e capacità di venire a capo di posizioni complicate con squilibri materiali, dove e? richiesto un calcolo preciso e un gioco dinamico per esercitare pressione sulla posizione dell'avversario. In ultima analisi l'opera di Ris affronta temi familiari, ma lo fa in modo innovativo, con molti diagrammi, chiare spiegazioni e sti- molanti commenti analitici.
Strumenti e tecniche cruciali per vincere a scacchi. Volume Vol. 1
Robert Ris
Libro: Libro in brossura
editore: Prisma
anno edizione: 2019
pagine: 320
I libri che aiutano a migliorare sono sempre ben accolti da tutti i giocatori seri, e quello di Robert Ris, apprezzatissimo allenatore di giovani talenti, è uno dei più quotati tra quelli recentemente apparsi. Il materiale presentato è appunto mirato a giocatori sotto il livello di 2200 punti e che vogliono fare il salto di qualità tanto agognato. Un paio di anni fa Magnus Carlsen, parlando per qualche minuto prima di una sua simultanea, chiese ai partecipanti quanti di loro conoscessero la posizione di Vancura, verosimilmente per cercare di capire la forza degli avversari che doveva affrontare. È una chiara dimostrazione dell'importanza che i grandi giocatori danno al finale ed alla comprensione delle sottigliezze del gioco, che molti trascurano e a cui il libro di Ris vorrebbe porre rimedio. Ciò che sta a cuore all'autore è affrontare temi che stimolino le abilità pratiche dei lettori ed il loro processo decisionale, temi che nel presente libro raggruppa in tre sezioni: Finali, Gioco tattico, Strategia del mediogioco. I capitoli 1-3 sono dedicati ai finali di Torre e il capitolo 4 ai finali di pedoni, perché Ris ritiene che ogni giocatore dovrebbe conoscere certe posizioni elementari che arricchiscono la sua conoscenza del gioco e lo aiutano a giocare il finale in generale. Nei capitoli 5 e 6 egli conduce per mano il lettore alla ricerca delle opportunità tattiche della posizione, ad identificarne i possibili bersagli e le mosse forzanti, in particolare a scegliere gli elementi su cui lavorare quando si cerca l'iniziativa. La maggior parte delle partite utilizzate sono recenti, e in discreto numero appartengono ad Aronian, perché a giudizio di Ris esse costituiscono la più grande fonte di ispirazione sull'argomento. Nella sezione sulla strategia del mediogioco Ris lavora per sviluppare nei lettori la consapevolezza su certi aspetti posizionali della partita. Il capitolo 7 tratta il tema dei pezzi intrappolati, il capitolo 8 è incentrato sul principio delle case deboli e su come sfruttarle, il capitolo 9 riporta un paio di partite tratte dal suo gioco, perché ritiene che sia divertente oltre che istruttivo seguire i processi mentali di un altro giocatore. In questo primo volume di Strumenti e tecniche cruciali, l'autore si è proposto di risparmiare al lettore lunghe e spesso inutili analisi, privilegiando spiegazioni verbali, corredate naturalmente della giusta dose di mosse e varianti.