Libri di Rogelio Iriarte
Il principe della morte
Rogelio Iriarte
Libro: Libro in brossura
editore: Tranchida
anno edizione: 2010
pagine: 163
Lo scrittore Arsenio Cabrales, già protagonista delle due opere precedenti del narratore colombiano, viene contattato da un uomo che si presenta come il "Caimano", soprannome che la polizia ha attribuito all'autore di innumerevoli omicidi e di cui non si sa nulla, nemmeno se davvero esista. Proprio affinché la paternità dei suoi crimini gli venga pubblicamente riconosciuta, il "Caimano" chiede a Cabrales di portare alla polizia il materiale che gli consegnerà e che costituisce la prova incontrovertibile della sua colpevolezza. Inizia così un rapporto ambiguo tra uno scrittore e un sacerdote della morte, quest'ultima vera protagonista del romanzo.
La mano dell'angelo
Rogelio Iriarte
Libro: Libro in brossura
editore: Tranchida
anno edizione: 2009
pagine: 216
Una gigantesca metropoli che tutto emargina e fagocita. Le sue strade congestionate e le sue fragili baraccopoli, ammasso di fame e rifiuti. "La mano dell'angelo" è il romanzo di una città, di un universo, quello colombiano, crudo nella sua cupa disperazione. In Iriarte, scrittore dal tono stilistico spietato che graffia i barlumi d'incanto del realismo magico marqueziano, si affaccia la ferocia di una vita di miseria vissuta a Bogotà. Due mondi contrapposti ma ugualmente miserabili: l'estrema povertà degli indigenti e l'implacabile sete di ricchezze del mercato della droga. Le esistenze sono fragili come baracche; vite come "un lamento che racchiude in sé tutta l'immensa tragedia di un essere umano che ha messo piede su questa terra". I personaggi sono anestetizzati dal desiderio di sonno e di oblio, procurato da alcool e droghe, prima fra tutte il terribile basuco, sinonimo di un terrore crudele e che mai tace. Lo scrittore indugia sulle agghiaccianti scene di violenza: la verità non va edulcorata ma scavata fino in fondo, quel fondo che non si vorrebbe vedere e che Iriarte mostra esplicitamente con irruenza. Bisogna inabissarsi per poter risalire, la redenzione passa attraverso una discesa agli inferi. Nessun intervento salvifico è immune da dolore, non basta la mano di un angelo e questa non è tanto l'espressione di una provvidenza divina quanto il desiderio umano di solidarietà, vivere e sopportare dolore per qualcun altro.
Gli assassini
Rogelio Iriarte
Libro: Libro in brossura
editore: Tranchida
anno edizione: 2005
pagine: 152
Il colonnello Palacio, costretto a una lunga degenza in seguito a un apparentemente inspiegabile attentato, chiede ad Arsenio Cabrales di ultimare a casa sua la revisione del suo ultimo giallo, un'inquietante incursione nel microcosmo degli assassini. Iriarte dà quindi il via a una impressionante galleria di ritratti che ci pongono davanti a due eterni interrogativi: Perché si uccide? E soprattutto: Quando è lecito uccidere? Che cosa hanno infatti in comune con i killer di mestiere gli assassini per amore, per bisogno o per legittima difesa degli altri racconti?
Il principe della morte
Rogelio Iriarte
Libro
editore: Tranchida
anno edizione: 2004
pagine: 163
Lo scrittore Arsenio Cabrales, già protagonista delle due opere precedenti del narratore colombiano, viene contattato da un uomo che si presenta come il "Caimano", soprannome che la polizia ha attribuito all'autore di innumerevoli omicidi e di cui non si sa nulla, nemmeno se davvero esista. Proprio affinché la paternità dei suoi crimini gli venga pubblicamente riconosciuta, il "Caimano" chiede a Cabrales di portare alla polizia il materiale che gli consegnerà e che costituisce la prova incontrovertibile della sua colpevolezza. Inizia così un rapporto ambiguo tra uno scrittore e un sacerdote della morte, quest'ultima vera protagonista del romanzo.
Omicidi quotidiani
Rogelio Iriarte
Libro
editore: Tranchida
anno edizione: 2003
pagine: 94
"Uccidere è quasi un istinto naturale nel genere umano, è impossibile estirparlo." Poliziesco, pulp e filosofia noir. Un quadro narrativo definito da una scansione che individua situazioni ben precise. Queste si alternano tra di loro, talora in un gioco di intrecci e richiami, di indizi "sparsi" nelle pagine e sempre recuperati nel richiamo finale di ogni "gradino della scala". Ogni caso non è mai realmente chiuso, ma solo archiviato così che il mistero e la suspence accumulati restino sospesi, sconcertati, e quindi trovino uno sbocco alternativo nell'implosione.
Gli assassini
Rogelio Iriarte
Libro
editore: Tranchida
anno edizione: 2000
pagine: 152
Il colonnello Palacio, costretto ad una lunga degenza in seguito ad un inspiegabile attentato, chiede ad Arsenio Cabrales di ultimare a casa sua la revisione del suo ultimo giallo, un'inquietante incursione nel microcosmo degli assassini. Lo scrittore colombiano dà quindi il via ad una galleria di ritratti che ci pongono davanti a due eterni interrogativi: perchè si uccide? E soprattutto: quando è lecito uccidere?