Libri di S. Pareschi
Doctor sex
T. Coraghessan Boyle
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 375
Agli inizi degli anni Quaranta nel campus dell'Università dell'Indiana, il professor Kinsey, autore dell'omonimo rapporto sul sesso che tanto scalpore fece all'epoca, inizia le sue ricerche. Istituisce un "corso sul matrimonio" che diviene presto uno dei più frequentati della Facoltà di biologia. Le lezioni, naturalmente, non resteranno puramente teoriche: cadono i tabù e la "ricerca scientifica" si trasforma in qualcosa di molto eccitante per i membri della cerchia intima del professore. I suoi collaboratori e le loro mogli sperimentano ogni sorta di relazioni proibite nell'America dell'epoca. Insieme ai tabù cade anche la pretesa di ridurre a pura scienza l'amore e il sesso. La gelosia, bandita in teoria, fa capolino nei momenti più impensati...
Il mondo fuori
Tova Mirvis
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 342
La madre di Tzippy Goldman ha progettato il matrimonio della figlia prima ancora che nascesse. Ma Tzippy, considerata già zitella a ventidue anni, ha altri programmi. Non vede l'ora di fare nuove esperienze e rifugge le prospettive soffocanti dei moniti religiosi e dei convenevoli romantici. Il suo futuro marito, Bryan Miller, vive con la famiglia in una comunità ebraica del New Jersey. Come tutti gli ebrei ortodossi del mondo trascorrono i sabati nelle sinagoghe e la domenica vanno con i figli al campionato di baseball. Ma Bryan è stanco di questi compromessi, lui crede con convinzione e anela a un conforto divino. Il corteggiamento tra i due ragazzi rappresenta il momento di incontro e scontro tra antico e moderno.
Mostri che ridono
Denis Johnson
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 222
Roland Nair è di origini danesi ma ha passaporto americano ed è capitano di un'agenzia di intelligence della Nato: dopo undici anni torna a Freetown, in Sierra Leone, chiamato da un vecchio amico e compagno d'armi, Michael Adriko. Adriko è un ugandese dal fascino magnetico e minaccioso, un soldato di ventura addestrato dagli israeliani, che ha combattuto tra l'Afghanistan e le tante guerre civili africane e che adesso è inseguito dall'esercito americano da cui ha disertato. Ma i berretti verdi non sono gli unici alle sue calcagna: russi, Mossad, trafficanti d'armi, tutti cercano Adriko, ma lui cosa cerca davvero? Il motivo per cui ha chiamato Nair sembra tanto pacifico quanto, conoscendo il tipo, assurdo: sta per sposarsi. La fortunata, se cosi si può dire, si chiama Davidia, una statuaria ragazza americana tanto sensuale quanto inconsapevole dell'inferno in cui sta per cacciarsi. I tre iniziano cosi un viaggio allucinante nel cuore dell'Africa equatoriale, tra Sierra Leone, Congo e Uganda, fino alle sorgenti del Nilo, per portare la nuova fidanzata nel paese d'origine di Adriko. Ma presto Nair capisce che i progetti di Adriko sono di tutt'altra natura e, se possibile, più letali di un matrimonio: o almeno è quello che si dice del traffico d'uranio. Ma anche Nair è lì per motivi tutt'altro che chiari: perché nel caos in cui il mondo precipita veloce come un aereo in picchiata, ogni doppio gioco ne nasconde altri tre.
Heather, più di tutto
Matthew Weiner
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 113
La vita della famiglia Breakstone ruota tutta intorno a Heather, la loro unica figlia: bella, dolce, piena di compassione per gli altri, sensibile e seducente. Agli occhi dei genitori, Heather possiede la compiuta perfezione di un orizzonte che tutto abbraccia, oggetto di un amore cosi assoluto che sembra in grado di redimere le loro esistenze di successo eppur mediocri: un matrimonio per caso e rassegnazione, un lavoro prestigioso ma non come quello degli amici, un appartamento grande ma non come quello dei vicini. Ma Heather no, Heather è unica, è solo loro. La vita di una famiglia come tante, che come tante è sospinta in avanti dall'abitudine e dalle norme sociali, attraverso le rarefatte e ansiose alte sfere. In basso invece, così in basso che sembra distante interi universi, c'è Bobby, un grumo di fallimenti e errori: quelli della madre drogata che l'ha messo al mondo nell'indifferenza; quelli della società che non sa offrirgli nessuna prospettiva che non passi per la violenza; quelli di Bobby stesso, che l'hanno condotto in carcere. Bobby e i Breakstone sono due atomi lontanissimi e diversi, apparentemente destinati a non incontrarsi mai: eppure il loro incontro sarà tanto imprevedibile quanto spiazzante, destinato a ribaltare qualsiasi aspettativa del lettore. Con il suo primo romanzo, Matthew Weiner conferma la sensibilità per il dettaglio capace di illuminare un destino dimostrata in Mad Men. "Heather, più di tutto" possiede il passo asciutto e fatale del thriller sotto cui si nasconde un affresco sociale spietato degno della grande tradizione letteraria che da Richard Yates arriva dritta a Franzen.
La generosità della sirena
Denis Johnson
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 168
«È ovvio che mentre scrivo queste parole non sono morto. Ma forse lo sarò quando le leggerete». Cosí si conclude uno dei cinque racconti che compongono questa raccolta. E cosí è stato. Denis Johnson, uno degli scrittori piú amati e ammirati dei nostri tempi, celebrato da colleghi del calibro di Philip Roth e John Updike, Don DeLillo e Jonathan Franzen, David Foster Wallace e Zadie Smith, George Saunders e Louise Erdrich, è scomparso poco dopo aver completato questo suo ultimo libro, che a venticinque anni di distanza da "Jesus' Son" porta avanti con immutato vigore e slancio poetico, e con una scrittura ancor piú compiuta e potente, un periglioso viaggio ai margini piú estremi dell'esistenza umana. Johnson ha la rara capacità di immergersi nella concretezza di esistenze squassate dalla violenza e dalle dipendenze, dall'angoscia e dallo squallore, senza giudicare né cedere a sensazionalismi. Carceri e comunità di recupero, camere d'ospedale affollate di moribondi e ranch decrepiti sperduti in mezzo al nulla, automobili lanciate alla cieca in attesa di qualcosa contro cui schiantarsi... Questi sono gli scenari delle storie narrate da Johnson, e i personaggi che li abitano sono esseri dolenti incapaci di sfuggire alla sofferenza e tuttavia alla ricerca di un'improbabile, ma non impossibile, salvezza. Con la ferocia rigorosa, il nerissimo umorismo e la complicata fede di una Flannery O'Connor, i tormentati anti-eroi di Denis Johnson non cessano di sperare contro ogni speranza, perseguendo le loro ossessioni - che si tratti dei deliri misticheggianti prodotti da un farmaco contro l'alcolismo, delle apparizioni di fantasmi evocati da un tumore al cervello o delle teorie complottiste sulla morte di Elvis Presley - con la disarmante onestà di chi non ha nient'altro da perdere che la propria anima.
Il progetto Kraus
Jonathan Franzen
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 235
"La vera rabbia, la rabbia come stile di vita, mi rimase estranea fino a un pomeriggio di aprile del 1982". Jonathan Franzen aveva ventidue anni, si trovava in Germania con una borsa di studio ed era diretto a Berlino, dove avrebbe seguito un corso su Karl Kraus. Leggere i saggi dello scrittore viennese, per il giovane Franzen, fu come scoprire un'altra lingua straniera celata all'interno del tedesco. Tra il 1899 e il 1936, attraverso la rivista "Die Fackel", Karl Kraus si era imposto nel mondo culturale germanofono come il Grande Odiatore, censore della banalità e della manipolazione, fustigatore del giornalismo dozzinale. Ammirato da Benjamin e Kafka, oscuro e criptico, Kraus era nondimeno un profeta lungimirante, e in questo libro Franzen mette in evidenza tutta l'attualità del suo pensiero. Il principale obiettivo polemico di Kraus era la macchina infernale dei giornali, "il disonesto abbinamento degli ideali illuministi con l'incessante e ingegnosa ricerca di profitto e potere". In modo simile, nota Franzen, nel consumismo tecnologico di oggi, in internet e nei social media, trionfa una retorica umanistica fatta di "creatività", "libertà", "connessione", "democrazia" che crea dipendenza e asseconda i peggiori istinti delle persone (molto di più di quanto non abbiano mai fatto i giornali). Rivisitando la propria passione giovanile, Franzen ne prende in una certa misura le distanze....
Kaddish.com
Nathan Englander
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2020
pagine: 208
Larry ha appena perso il padre, ebreo ortodosso di Brooklyn, ed è ospite, o meglio prigioniero, in casa della sorella, severa esponente della comunità religiosa di Memphis, Tennessee. Con lei sta celebrando i sette giorni di lutto stretto, la shivah. E dopo la shivah verrà il Kaddish del lutto, la preghiera per il defunto che il figlio maschio deve recitare ogni giorno per undici mesi alla presenza di un minian di almeno dieci maschi ebrei. Ma, una volta tornato a Brooklyn, lo scapestrato Larry manterrà il suo impegno? E ne sarà poi all'altezza? Una soluzione esiste ed è là dove tutti i saperi si fondono e diffondono: il World Wide Web. Sul sito kaddish.com, connubio di moderna tecnologia e antiche tradizioni pensato proprio per supplire alle mancanze di ebrei poco rigorosi come Larry, è possibile assoldare bravi e devoti studiosi della Torah che, in cambio di un compenso in denaro, si incaricano di salvare l'anima del defunto per conto terzi. Sembrerebbe la quadratura del cerchio, per il (non) credente postmoderno, ma sarà davvero così? Gli effetti della navigazione notturna di Larry nell'oceano di internet finiranno, a molti anni di distanza, per farlo approdare proprio in quella Gerusalemme ancestrale da cui lui aveva cercato in ogni modo di tenersi alla larga. E nel «folle guazzabuglio» dei vicoli di Nachlaot, dove «ci sono case signorili nascoste dietro cancelli sgangherati, e stamberghe là dove ci si aspetta di scorgere case signorili», nelle viuzze popolate da donne che incarnano la resilienza e l'abnegazione delle prime pioniere del sionismo, nelle scuole talmudiche frequentate da impavidi giovani dediti all'incessante studio della Torah e rabbini venerandi e imperscrutabili, Larry finirà per scoprire insospettate verità.
Di cosa parliamo quando parliamo di Anne Frank
Nathan Englander
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2012
pagine: 193
Si respira un'aria antica fra le pagine di questa nuova raccolta di racconti di Nathan Englander. C'è l'immutabilità della parabola e la sapienza della narrazione ebraica, c'è il grottesco di Gogol' e l'ineludibilità di Kafka, l'intelligenza caustica di Philip Roth e la spiritualità applicata di Marilynne Robinson. E intorno a tutto, incontenibile, liberatoria, un po' sacrilega, una sonora risata. La scrittura di Englander corre agile sul filo teso fra il religioso e il secolare, agile e mai leggera, esplora gli obblighi e le complessità morali dei due versanti, ne assapora le esilaranti debolezze, strappando sorrisi pronti a congelarsi in smorfie attonite. Il marito esemplare e avvocato di successo di "Peep show" cerca la trasgressione in uno squallido locale a luci rosse, e incontra invece la sua cattiva coscienza travestita (o meglio svestita) da rabbino della sua vecchia yeshiva. Le nudità flaccide e pelose dell'esimio dottore della legge restano comiche solo fino al successivo, terrorizzante, travestimento. Si ride di gusto anche delle piccole manie geriatriche degli ospiti del centro estivo "Camp Sundown", finché riguardano spray antizanzare e allarmi antifumo, ma quando le vetuste menti dei villeggianti credono di riconoscere in un compagno di soggiorno un carceriere nazista di ben altro campo del loro passato, la commedia si tinge di nero. L'ombra dell'Olocausto, o di una sua rivisitazione, occhieggia insistente...
Ragioni per vivere
Amy Hempel
Libro: Copertina morbida
editore: SEM
anno edizione: 2022
pagine: 380
La prima raccolta di racconti di Amy Hempel fu pubblicata a metà degli anni Ottanta, quando la scena letteraria americana vide un inaspettato rinascimento della forma del racconto con l'arrivo di voci quali Raymond Carver, Richard Ford, Jay McInerney, grazie anche al lavoro dell'editor Gordon Lish, il maestro della limatura, della riduzione, della semplicità stilistica. Ma la prosa di Amy Hempel è più facilmente assimilabile a quella di alcune "maestre", da Cynthia Ozick a Grace Paley, ad Alice Munro. I suoi personaggi, feriti, irrequieti, non meno tragici di quelli di Carver, non si lasciano distruggere da avvenimenti imprevisti e inevitabili, da errori e scelte sbagliate. Hanno infatti imparato a contare su piccoli trionfi quotidiani di umorismo e ironia per trasformare le cicatrici in ragioni per continuare a vivere; e ad attingere alla riserva di forza dell'animo femminile, fatta di sincerità, capacità di emozione e di relazione, non solo con le persone ma con il mondo animale, o vegetale.
Libertà
Jonathan Franzen
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 622
Walter e Patty erano arrivati a Ramsey Hill come i giovani pionieri di una nuova borghesia urbana: colti, educati, progressisti, benestanti e adeguatamente simpatici. Fuggivano dalla generazione dei padri e dai loro quartieri residenziali, dalle nevrosi e dalle scelte sbagliate in mezzo a cui erano cresciuti: Ramsey Hill (pur con certe residue sacche di resistenza rappresentate, ai loro occhi, dai vicini poveri, volgari e conservatori) era per i Berglund una frontiera da colonizzare, la possibilità di rinnovare quel mito dell'America come terra di libertà "dove un figlio poteva ancora sentirsi speciale". Avevano dimenticato però che "niente disturba questa sensazione quanto la presenza di altri esseri umani che si sentono speciali". E infatti qualcosa dev'essere andato storto se, dopo qualche anno, scopriamo che Joey, il figlio sedicenne, è andato a vivere con la sua ragazza a casa degli odiati vicini, Patty è un po' troppo spesso in compagnia di Richard Katz, amico di infanzia del marito e musicista rock, mentre Walter, il timido e gentile devoto della raccolta differenziata e del cibo a impatto zero, viene bollato dai giornali come "arrogante, tirannico ed eticamente compromesso". Siamo negli anni Duemila, anni in cui negli Stati Uniti (e non solo...) la libertà è stata come non mai il campo di battaglia e la posta in gioco di uno scontro il cui fronte attraversa tanto il dibattito pubblico quanto le vite delle famiglie.
Zona disagio
Jonathan Franzen
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 209
A quarant'anni, poco dopo la morte della madre, Jonathan Franzen ritorna a Webster Groves, il sobborgo di St Louis dov'è cresciuto. I due fratelli maggiori l'hanno incaricato di cercare un agente immobiliare per vendere la casa di famiglia. Appena entra nelle stanze in cui ha trascorso infanzia e adolescenza, Franzen si sente un "conquistatore che bruciava le chiese e fracassava le icone del nemico". E il nemico è la famiglia. Ma questo è solo il primo impatto, perché il suo atteggiamento rivela subito un'intenzione più profonda. Se decide di entrare nella "zona disagio" che è il proprio passato, Franzen lo fa per prolungare il gesto del padre, che ogni sera muoveva il termostato del riscaldamento di casa verso la "zona benessere". In lui l'ironia è sempre accompagnata da un movimento contrario di indulgenza e innesco emotivo. Sei sono le tessere che compongono il puzzle di questa autobiografia: la vendita della casa di famiglia; i "Peanuts" di Charles Schulz, e in particolare Snoopy, come chiave tragicomica della contestazione degli anni Settanta; un gruppo d'ispirazione cristiana, la Comunità, specchio dell'anomalia suburbana di Webster Groves; gli scherzi adolescenziali ai danni delle strutture scolastiche; l'innamoramento per la lingua tedesca, segno di una vocazione letteraria che inizia a esigere i suoi spazi; la passione per il bird watching. E intrecciata a questi momenti, naturalmente, una tormentata educazione sentimentale.
Grand Union. Storie
Zadie Smith
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 236
Zadie Smith ormai si è affermata come una delle scrittrici più iconiche, rispettate dalla critica e popolari della sua generazione. E oggi, a vent'anni dal memorabile esordio di "Denti bianchi", ci offre il suo primo libro di racconti, nel quale il suo potere di osservazione e la sua voce inimitabile si fondono per restituirci l'esperienza complessa, terribilmente complessa, della vita nella contemporaneità. In queste pagine - dove sono raccolte undici storie completamente nuove e inedite assieme ad alcuni dei suoi pezzi più acclamati già pubblicati su varie riviste - proprio per cercare di renderci la complessità vertiginosa dell'esperienza odierna Zadie Smith ci regala una raccolta di narrativa ricca e variegata. Per questo "Grand Union" è una creatura insolita, che unisce tutta l'esuberanza sperimentale di una scrittrice alla scoperta di nuove forme espressive con l'abilità tecnica di una maestra al culmine delle sue capacità e che contiene allegorie, parabole, thriller speculativi e satire, distopie nonché brevi esempi di quella commedia sociale che è tipica della Smith. "Grand Union" è il nome di uno dei canali più lunghi dell'Inghilterra, che scorre da Londra a Birmingham, con mille ramificazioni. È anche il nome di una complicata giunzione che consente ai treni che arrivano da una direzione di spostarsi in una qualsiasi delle altre tre direzioni. Ma Grand Union fu anche il nome dato alla prima bandiera degli Stati Uniti d'America, nel 1776, che combinava le strisce rosse e bianche che conosciamo oggi con una versione in miniatura della bandiera britannica. Insomma, niente è vietato e tutto - grazie allo sguardo di Smith - sembra fresco e pertinente.

