Libri di S. Prandi
Galateo
Giovanni Della Casa
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
Il "Galateo ovvero de' costumi", trattato nel quale, sotto la persona di un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragiona de' modi che si debbono tenere o schifare nella comune conversazione, così precisa il sottotitolo, fu pubblicato nel 1558 da monsignor Della Casa, nunzio pontificio a Venezia, temperamento mondano, autore di quello che sarà poi l'"Indice dei libri proibiti". Vengono esposte norme sul modo di vestirsi, enumerati tutti i gesti e le cose spiacevoli da evitarsi; è riprovato lo scherno, la beffa, la parola che morde e offende; si suggeriscono i modi del parlare, si consigliano i vocaboli da usare e quelli da evitare. Insomma, biasimando ogni eccesso, l'autore incarna il culto della proporzione proprio del Rinascimento.
Dante in Svizzera-Dante in der schweiz
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2019
pagine: 160
La Svizzera, da sempre crocevia tra culture e lingue diverse, ha giocato un ruolo centrale nella storia della fortuna dantesca. Questo volume cerca per la prima volta di ricostruire le tappe essenziali di una tradizione secolare mediante una serie di contributi che affrontano la ricezione elvetica di Dante nelle sue componenti più significative e spesso poco note. Accanto all'analisi della capitale opera di Bodmer, che ha costituito l'atto fondativo della critica dantesca in Svizzera, i saggi si soffermano sulla lezione di maestri come Scartazzini e Spoerri e propongono al lettore riflessioni originali su interpreti meno conosciuti dell'opera dantesca, come Merian e Orelli, attenti agli aspetti estetici e filologici, e come Fiissli, che della "Commedia" ha dato una lettura figurativa. Il volume è inoltre arricchito da nuovi materiali su un grande studioso della civiltà europea come Burckhardt e dedica ampio spazio al ruolo delle traduzioni, che hanno contribuito in maniera decisiva alla diffusione dell'opera dantesca in Svizzera.
«La breccia dell'impensabile». Studi sul fantastico in memoria di Filippo Secchieri
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2013
pagine: 133
La letteratura, e in modo più evidente quella fantastica, assolve una fondamentale esigenza conoscitiva: quella che, in particolare, si determina al di fuori di ogni logica dimostrativa e che procede in modo figurale, lungo la traccia ambigua e polisemica della finzione. È un percorso caratteristico quanto altri mai della capacità umana di far breccia verso un territorio al limite del pensabile. Gli studi raccolti nel volume sono dedicati alla memoria di uno studioso che tale tensione cognitiva aveva strenuamente interrogato, Filippo Secchieri, e hanno per oggetto, nel comune denominatore del fantastico (a cui è dedicata la riflessione di Alessandro Scarsella), autori come Leopardi (Anna Dolfi), Delfini (Patrizia Farinelli), Moravia (Valter Leonardo Puccetti), Rebora (Matteo Giancotti), Svevo (Silvia Contarini). Stefano Prandi, nella Premessa, e Luciano Curreri ripercorrono infine brevemente alcuni tratti salienti dell'opera critica di Secchieri.
La Divina Commedia
Dante Alighieri
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2007
L'altro viaggio. Antologia della Divina Commedia di Dante Alighieri. Per le Scuole
Dante Alighieri
Libro
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2006
Galateo
Giovanni Della Casa
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 128
Il "Galateo ovvero de' costumi", trattato nel quale, sotto la persona di un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragiona de' modi che si debbono tenere o schifare nella comune conversazione, così precisa il sottotitolo, fu pubblicato nel 1558 da monsignor Della Casa, nunzio pontificio a Venezia, temperamento mondano, autore di quello che sarà poi l'"Indice dei libri proibiti". Vengono esposte norme sul modo di vestirsi, enumerati tutti i gesti e le cose spiacevoli da evitarsi; è riprovato lo scherno, la beffa, la parola che morde e offende; si suggeriscono i modi del parlare, si consigliano i vocaboli da usare e quelli da evitare. Insomma, biasimando ogni eccesso, l'autore incarna il culto della proporzione proprio del Rinascimento.