Libri di S. Vitale (cur.)
Lu me' cantu anticu. Quasi poesie
Stefano Venuti
Libro: Copertina morbida
editore: Billeci
anno edizione: 2020
pagine: 150
«Questo libro è un doveroso omaggio a Stefano Venuti, straordinaria figura di poeta, artista, uomo politico di Cinisi. Malgrado la sua lunga vita, è morto pochi giorni prima che si proiettasse la prima visione del film "I cento passi", nel quale ha un importante ruolo, sia come organizzatore delle lotte dei contadini di Punta Raisi contro la costruzione della terza pista, sia come "maestro", o, se si preferisce "padre" politico di Peppino Impastato.» (dalla premessa di Salvo Vitale)
Versi canzoni storie memoria
Vincenzo Vitale
Libro: Copertina morbida
editore: Billeci
anno edizione: 2020
pagine: 280
Il tempo, i luoghi, gli uomini. Storie d'Italia
Gaetano Porcasi
Libro
editore: Navarra Editore
anno edizione: 2013
pagine: 300
L'arte della pittura antimafia di Gaetano Porcasi è caratterizzata da una comunicazione semplice e diretta e uno stile denso di simbologia e colori forti: largo l'uso del rosso, colore del sangue delle vittime della mafia. Al centro delle sue opere c'è la storia della Sicilia martoriata dall'arroganza di proprietari terrieri, politici collusi, briganti e mafiosi. Il volume dà organicità all'immensa produzione di Porcasi, realizzando una collocazione per temi e periodi storici delle opere, dall'Unità di Italia a i giorni nostri, con particolare attenzione ai momenti dimenticati o rappresentati a senso unico nella storiografia ufficiale.
Peppino è vivo. Poesie e canzoni per Peppino Impastato
Libro
editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele
anno edizione: 2008
Lo giuro. Autologia poetica. Testo russo a fronte
Bella Achmadùlina
Libro: Copertina morbida
editore: Interlinea
anno edizione: 2008
pagine: 94
In questo libro viene presentata una scelta di liriche di Bella Achmadùlina, l'affascinante poetessa di cui molti giovani sovietici custodiscono la fotografia e si protestano innamorati, la ribelle dai capelli rossi che con la sua opera poetica, ma anche con le sue vicende sentimentali, ha avuto sempre un enorme successo, figura rappresentativa del fenomeno tipicamente sovietico del divismo letterario grazie al quale gli scampoli di libertà che a volte trapelano dalle liriche dei più arditi bardi conferiscono ai loro versi un'eccitante aura di proibito. Di Bella Achmadùlina Marc Slonim ha scritto: «La sua voce ha una tale purezza di tono, una tale ricchezza di timbro, una tale originalità di dizione che se continuerà così potrà prendere il posto di Anna Achmàtova, la quale alla fine della sua vita è stata riconosciuta come la più grande poetessa russa contemporanea».