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Libri di Salvatore Audino

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 3

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 3

Salvatore Audino, Giorgio Nurisso

Libro: Copertina morbida

editore: Compagnia Nuove Indye

anno edizione: 2022

pagine: 440

I loft della Downtown di Manhattan sono stati un crogiuolo dove, fra gli anni 60'-70, uomini diversi per tradizione artistiche e culturali si sono incontrati, confrontati e contaminati. A questa alchimia i compositori si sono ispirati per ricercare nuovi suoni e per creare nuove strutture musicali. Questo terzo volume del progetto "loft music" è la testimonianza discografica e biografica di quel periodo e di quegli autori che hanno caratterizzato la musica minimalista, elettronica, d'avanguardia e sperimentale. Per completezza, si è voluto inoltre riportare una breve introduzione descrittiva su come il contesto sociale ed artistico di quel tempo abbiano influenzato la musica sopracitata, fino all'introduzione e l'amalgamarsi in essa di strumenti musicali appartenenti alla tradizione orientale e africana.
40,00

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 3

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 3

Salvatore Audino, Giorgio Nurisso

Libro: Copertina rigida

editore: Compagnia Nuove Indye

anno edizione: 2022

pagine: 440

I loft della Downtown di Manhattan sono stati un crogiuolo dove, fra gli anni 60'-70, uomini diversi per tradizione artistiche e culturali si sono incontrati, confrontati e contaminati. A questa alchimia i compositori si sono ispirati per ricercare nuovi suoni e per creare nuove strutture musicali. Questo terzo volume del progetto "loft music" è la testimonianza discografica e biografica di quel periodo e di quegli autori che hanno caratterizzato la musica minimalista, elettronica, d'avanguardia e sperimentale. Per completezza, si è voluto inoltre riportare una breve introduzione descrittiva su come il contesto sociale ed artistico di quel tempo abbiano influenzato la musica sopracitata, fino all'introduzione e l'amalgamarsi in essa di strumenti musicali appartenenti alla tradizione orientale e africana.
80,00

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 1

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 1

Salvatore Audino, Giorgio Nurisso

Libro: Copertina rigida

editore: Compagnia Nuove Indye

anno edizione: 2022

pagine: 338

Il libro, non solo racconta la straordinaria avventura musicale che si è sviluppata negli anni '60 e '70, ma vuole essere anche un ragguaglio di storia sociale e politica nel più ampio contesto delle comunità afroamericane, dando particolare risalto a quelle manifestazioni artistiche, culturali e storiche che hanno segnato in maniera profonda la storia del free jazz, partendo dalla "Rivoluzione d'Ottobre" del 1964 e la creazione del Jazz Composers Guild di Bill Dixon a New York, passando per l' AACM di Chicago, il BAG di St.Louis, l'UGMA (poi evoluto nel UGMAA) di Horace Tapscott a Los Angeles, il Collettivo Tribe ed il Collettivo DAW di Detroit per arrivare al free ed alle avanguardie dei loft newyorkesi.
60,00

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 2

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 2

Salvatore Audino, Giorgio Nurisso

Libro: Copertina rigida

editore: Compagnia Nuove Indye

anno edizione: 2022

pagine: 422

Questo secondo volume del progetto "LOFT MUSIC Suoni e dissonanze nella Downtown di New York 1969-1975" racchiude le schede biografiche con la relativa discografia dei jazzisti che furono coinvolti in quella fantastica avventura tra utopia e realtà del "nuovo" jazz radicale d'avanguardia, il jazz libero, il jazz politico ed Afrocentrico. Un percorso storiografico e discografico di quello che successe a New York negli anni sessanta e settanta.
70,00

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 1

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 1

Salvatore Audino, Giorgio Nurisso

Libro

editore: Compagnia Nuove Indye

anno edizione: 2022

pagine: 338

Il libro, non solo racconta la straordinaria avventura musicale che si è sviluppata negli anni '60 e '70, ma vuole essere anche un ragguaglio di storia sociale e politica nel più ampio contesto delle comunità afroamericane, dando particolare risalto a quelle manifestazioni artistiche, culturali e storiche che hanno segnato in maniera profonda la storia del free jazz, partendo dalla "Rivoluzione d'Ottobre" del 1964 e la creazione del Jazz Composers Guild di Bill Dixon a New York, passando per l' AACM di Chicago, il BAG di St.Louis, l'UGMA (poi evoluto nel UGMAA) di Horace Tapscott a Los Angeles, il Collettivo Tribe ed il Collettivo DAW di Detroit per arrivare al free ed alle avanguardie dei loft newyorkesi.
35,00

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 2

Loft music. Suoni e dissonanze nella Downtown di New York. Volume 2

Salvatore Audino, Giorgio Nurisso

Libro

editore: Compagnia Nuove Indye

anno edizione: 2022

pagine: 422

Questo secondo volume del progetto "LOFT MUSIC Suoni e dissonanze nella Downtown di New York 1969-1975" racchiude le schede biografiche con la relativa discografia dei jazzisti che furono coinvolti in quella fantastica avventura tra utopia e realtà del "nuovo" jazz radicale d'avanguardia, il jazz libero, il jazz politico ed Afrocentrico. Un percorso storiografico e discografico di quello che successe a New York negli anni sessanta e settanta.
35,00

L'oscura traccia dell'umano

L'oscura traccia dell'umano

Salvatore Audino, Graziano De Giorgio

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2022

pagine: 86

«'Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homina habitat veritas': l'invito agostiniano ci sollecita a ritornare in noi stessi, a raccoglierci nella nostra più profonda interiorità per ritrovare nel nostro profondo il senso del nostro esistere e della vita: la verità. In maniera analoga, nei secoli trascorsi, si è parlato del terzo occhio, che occultandoci la vista del quotidiano ci apriva alla visione di una diversa e più alta realtà. È che per vedere realmente occorre chiuderci alla vista del quotidiano, di quanto ci circonda nel banale srotolarsi dei giorni; non a caso quel monumento di tragica poesia che è l'Odissea è stato attribuito al veggente cieco Omero, cieco come gli altri aedi dell'antica Grecia che giravano per le corti spargendo la loro ineffabile poesia. Si potrebbe richiamare a riguardo un'ampia letteratura che si è accumulata nel tempo e a cui in questo mio scritto mi limito ad alludere». Introduzione di Luigi M. Lombardi Satriani.
22,00

Tornanti. Gli ultimi greci dell'Aspromonte

Tornanti. Gli ultimi greci dell'Aspromonte

Salvatore Audino

Libro: Libro rilegato

editore: Rubbettino

anno edizione: 2019

pagine: 81

"I tornanti sono le strette curve che si susseguono e s'inerpicano in Aspromonte per raggiungere il borgo di Gallicianò, ma i tornanti sono anche coloro che, abbandonato in passato il paese per ragioni sempre legate all'emigrazione, vi tornano come scelta esistenziale, come approdo di un viaggio dell'anima. La parola 'tornanti' ci offre questo cortocircuito di significati e suggerisce dunque che il viaggio verso e dentro Gallicianò è fatto di parole - quelle lette e soprattutto quelle non dette - e sta a noi associarle, anche liberamente, alle fotografie di Salvatore Audino, fotografo che cerca storie mentre queste trovano lui. Mai come qui ha senso dire che le parole sono pietre. E che - aggiungo - le pietre sono parole. In tutto questo le parole hanno un peso ulteriore - e determinante - se consideriamo che qui si parla il greco antico. Ellenofoni, vengono definiti gli abitanti. L'autore si è mosso assieme a Carmela Barbara, che di parole se ne intende essendo giornalista e scrittrice. Ne è nato un racconto dove immagini e parole si cercano, qualche volta si toccano, qualche altra volano nei loro universi paralleli. Si potrebbe essere tentati di richiamare, come tipo di operazione, le famose 'campagne' di ricerca sul campo che portarono al Sud, per esempio, l'antropologo Ernesto de Martino insieme al fotografo Franco Pinna. Il primo intervistava contadini, tarantate, pastori, il secondo li fotografava. In realtà qui tutto è diverso: gli intenti, anzitutto, non sono 'scientifici' come allora ma narrativi e umanistici. Inoltre quelle spedizioni degli anni '50 e '60 restavano corpi estranei rispetto alla comunità, che veniva considerata un laboratorio, mentre ben altra è l'empatia che si avverte nell'approccio di Audino e Barbara. Non è indifferente il fatto che il nostro fotografo è anch'egli uomo del Sud, pronto a sintonizzarsi con gli abitanti di Gallicianò. Il percorso di questo lavoro fotografico non porta dunque a una tesi di laurea, ma piuttosto a immaginare la 'fontana dell'amore' - crocevia fatale di fidanzamenti paesani - come l'ombelico del mondo. L'isolamento di questa comunità, e al contempo il cemento della sua identità, non è più legato in primis alla geografia, ma anche e soprattutto a quella lingua trasmessa per predestinazione. Una lingua quasi ancestrale, appartenente a un tempo remoto e qui presente in un tempo sospeso, in un sempre che per alcuni è un mai. Ma guarda! Anche la fotografia lavora su questo: crea un presente e un 'sempre' a partire da un passato, conserva e ripropone il tempo andato come fa la lingua greca in questo luogo forse esistente o forse latente che si chiama Gallicianò." (dal contributo di Leonello Bertolucci)
16,00

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