Libri di Stefano Del Nero
Lo zen e la montagna
Stefano Del Nero
Libro: Copertina morbida
editore: Europa Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 144
Lo Zen e la montagna. Un connubio perfetto per coloro che desiderano compiere un percorso di raccoglimento interiore, di meditazione, di ricerca di se stessi e del proprio equilibrio. Le pagine scritte da Stefano Del Nero mostrano l'evoluzione di un incontro, in forma dialogica, tra un allievo di nome Nhion e il suo maestro, un uomo che ha un'esperienza di vita profonda e una saggezza superiore. Il loro percorso, che non è solo a senso unico, inizia alle pendici di una montagna e attraversa vari sentieri, alcuni più impervi, altri più agevoli. Le risposte che il Maestro offre al suo allievo non sono verità chiuse, precostituite, ma in divenire, e rappresentano la forma più nobile per accrescere la propria consapevolezza interiore. Nello Zen, che deriva dal buddismo, il praticante cerca il significato profondo e intrinseco di ogni cosa tendendo verso la propria illuminazione. La montagna, con le sue asperità, necessita di sforzo psicofisico, di un'anima sempre vigile. È così che lontano dal caos delle città, in luoghi dove riecheggiano solo i suoni molteplici della natura, l'uomo è in grado di riflettere sul valore dell'esperienza, sul dolore, sull'essere illuminato, sulla giusta dimensione, sul rispetto e su tante altre idee e pratiche di vita che possono mutare in senso positivo la sua capacità di vivere serenamente il rapporto con gli altri e con l'universo intero.
Ura il karate invisibile. Appunti di un allievo di karate wadoryu
Stefano Del Nero
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Faro
anno edizione: 2016
pagine: 180
Il testo offre al lettore, o al praticante, un tentativo di visione d'insieme della struttura di pensiero, filosofica e culturale su cui poggia l'arte marziale karate. Il principio è uno solo: la conoscenza globale e non parcellizzata di qualsiasi attività che intraprendiamo ci rende più esperti rispetto a ciò che facciamo. Ciò quindi potrebbe, almeno potenzialmente, sviluppare una maggiore consapevolezza che l'arte marziale possa maggiormente, ora come allora, affermarsi come strumento educativo e di crescita personale e non solo come "gioco" a se stante da cui ricavare solo delle bellissime, ma abbastanza futili, medaglie. Tutto ciò in funzione di un karate per la vita e non solo per un periodo di tempo.