Libri di Stefano Guarnieri
ConVivere sulLa Strada. La «safety» nella mobilità stradale: idee, strumenti e percorsi
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2025
pagine: 224
Perché sicurezza stradale in inglese si traduce con road safety e non road security? La lingua inglese è più precisa dell'italiano in questo caso. C'è una sottile e importante sfumatura che differenzia safety da security: la prevenzione del danno nel primo caso, la protezione da una minaccia intenzionale nell'altro. In questo libro capiremo che purtroppo il sistema di mobilità stradale che abbiamo costruito in Italia negli ultimi 75 anni non è affatto safe. Non previene i danni, ma addirittura li crea, provocando migliaia di morti e feriti gravi. Proveremo a spiegare in che modo possiamo cambiare questo sistema per farlo diventare intrinsecamente safe, cioè in grado di prevenire tutti quei comportamenti capaci di ferire o uccidere altri utenti della strada. Guarderemo alla mobilità del passato e a quella del futuro, alla psicologia della persona alla guida, alle soluzioni già forniteci dalla tecnologia e a quelle che arriveranno. E impareremo anche a utilizzare le parole giuste: gli scontri violenti che avvengono sulla strada non sono “incidenti”, perché in quello che accade non c'è niente di casuale. La strada è uno spazio condiviso e non dovrebbe ammettere discriminazioni. Il nostro modello di mobilità deve permettere a tutti di viverla e allo stesso tempo di difendere il diritto alla vita di ciascuna persona, a partire dagli utenti più vulnerabili.
Il valore delle parole. La narrazione sbagliata degli scontri stradali
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2022
pagine: 176
“Furgone investe madre e figlio.” “Auto impazzita entra nello stabilimento balneare.” “Ecco la curva maledetta.” “Non mi sono accorto di niente.” “Il ragazzo è letteralmente volato.” Questi sono solo alcuni fra i numerosi esempi del linguaggio usato dai media per descrivere casi di violenza stradale. Parole assurde, che tendono a giustificare chi ha comportamenti sbagliati alla guida, umanizzando le cose e spostando spesso l’attenzione sulle vittime e sulla loro presunta colpa. Per non parlare poi delle pubblicità che ci propongono un contesto del tutto irreale: automobili sempre da sole, città deserte e senza pedoni, semafori, incroci, ciclisti e veicoli parcheggiati. In un recente spot televisivo, quando l’auto trova di fronte a sé un ostacolo, appare all’improvviso un tunnel sotterraneo che le permette di continuare a sfrecciare senza perdere tempo. Il linguaggio e le immagini rafforzano senza dubbio un sistema di mobilità basato su macchine e moto, che esalta il diritto alla velocità dei mezzi e penalizza gli altri utenti della strada. Queste forme di comunicazione sono pericolose perché possono portare le persone, anche inconsapevolmente, ad approvare e giustificare comportamenti che sono invece illegali e che possono uccidere, come ad esempio l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza. Se vogliamo fermare la violenza stradale che ogni anno causa nel mondo un milione e trecentomila vittime – ed è la prima causa di morte fra i giovani – dobbiamo anche cambiare la narrazione che promuove l’uso delle auto e descrive gli scontri stradali chiamandoli incidenti. Partiamo quindi dal non chiamarli così, perché non c’è niente di casuale quando accadono, e iniziamo a usare parole corrette, le più aderenti possibile alla realtà, per raccontare ciò che avviene sulle nostre strade.
Dieci. I 10 anni dell'Associazione Lorenzo Guarnieri
Stefania Lorenzini, Stefano Guarnieri
Libro: Copertina rigida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2020
pagine: 144
Dieci anni (2010-2020): un periodo irripetibile per molte ragioni, soprattutto per quell'incredibile tzunami di amore che la perdita di Lorenzo ha generato e che si è tradotto in straordinaria energia. Guardandosi indietro sembra quasi impossibile essere riusciti, tutti insieme, a progettare e realizzare così tante cose, visto che comunque l'Associazione Lorenzo Guarnieri è sempre rimasta piccola, non strutturata e ha potuto contare soltanto sul volontariato degli amici. In questo libro vogliamo ricordare e celebrare tutti i progetti andati a buon fine in questi primi dieci anni ma anche quelli in cui abbiamo fallito, che hanno comunque aperto nuovi spiragli per il futuro. Ma soprattutto vogliamo sottolineare che l'Associazione ha avuto solo il merito di accendere delle scintille raccolte da tantissime persone competenti e volenterose, che hanno creduto nella nostra finalità: difendere il diritto alla vita di tutti quando ci si muove sulla strada. Alle persone meravigliose che abbiamo incontrato, a tutti i ragazzi, agli amici vecchi e nuovi vogliamo dire grazie per l'aiuto concreto che hanno dato all'Associazione e per l'arricchimento che hanno portato nella nostra vita.
Il torto di essere vittime
Stefano Guarnieri
Libro: Copertina morbida
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2018
pagine: 128
Quando perdi un tuo familiare a seguito di un crimine sei a tua volta vittima. Trovandoti in una condizione di forte debolezza psicologica devi affrontare un percorso che sarebbe difficile per chiunque in condizioni normali e che per te appare impraticabile, aspro, in costante salita. E, soprattutto nel caso di crimini stradali, sei lasciato spesso solo ad affrontarlo. Ti accorgi di non esistere come vittima per lo Stato italiano. Qualche passo in avanti è stato fatto grazie ad esempio alla Polizia di Stato e alla Fondazione ANIA con progetti a sostegno alle vittime. Poco o niente è stato fatto invece dal sistema giustizia. Nel codice di procedura penale la frequenza più alta è quella della parola "giudice" (1033), seguita da "pubblico ministero" (602), "sentenza" (457) e "imputato" (428). E la parola "vittima" dove si colloca? Per ultima, nominata una sola volta. Infatti la vittima nel processo penale non esiste. In una società che si reputa civile tutto questo può e deve cambiare. Il ricavato della vendita di questo libro sarà interamente devoluto all'Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus - lorenzoguarnieri.com - che si occupa di prevenzione per la sicurezza stradale e di supporto alle vittime della violenza stradale.
Felici di seguirti. Una storia di ordinaria inciviltà
Stefania Lorenzini, Stefano Guarnieri
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2012
pagine: 224
Non c'è amore più intenso e perennemente travolgente di quello che lega un genitore al proprio figlio. Per questo il dolore che oggi proviamo ogni giorno, da quando Lorenzo nel pieno della sua adolescenza è stato barbaramente ucciso sulla strada, è esattamente come potevamo immaginare. Quello che invece non potevamo immaginare è cosa succede a una famiglia italiana quando viene devastata da una simile tragedia. Non avevamo capito che nel nostro paese le vittime e i loro familiari sono trattati come se fossero colpevoli, mentre i colpevoli sono difesi come se fossero vittime. La storia della nostra famiglia non è purtroppo un caso isolato. Migliaia di giovani uccisi, migliaia di famiglie distrutte, migliaia di storie processuali tutte uguali: questo è ciò che ogni anno si ripete in Italia nell'indifferenza totale dello Stato. Tutti insieme vogliamo reagire con educazione e determinazione all'inerzia che ci circonda, impegnarci per cambiare i comportamenti alla guida e pretendere un'amministrazione e un sistema di giustizia capaci di difendere il diritto alla vita laddove più viene messo a repentaglio: sulla strada. Caro Lorenzo, con il tuo rispetto per gli altri e con la tua profonda onestà sei ancora la nostra guida. E noi siamo felici di seguirti!'' Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto all'Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus che si occupa di prevenzione per la sicurezza stradale e di assistenza ai ragazzi vittime della violenza stradale.