Libri di Teresa Macrì
Slittamenti della performance. Volume Vol. 2
Teresa Macrì
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2022
pagine: 306
Con il secondo volume di Slittamenti della performance, l'autrice conclude l'analisi sulle storie della performance art iniziata con il primo libro. Quest'ultimo saggio è dedicato alla discontinuità attivata negli ultimi due decenni, in cui l'attitudine performatica, scavalcando l'ortodossia degli anni Settanta si è rigenerata grazie all'innesto della delegated performance e all'appropriazione dello spazio pubblico. Rivitalizzata da nuovi comportamenti e differenti metodologie, la performance contemporanea offre delle visioni del mondo che vengono declinate sia attraverso le mega-produzioni istituzionali sia attraverso forme indipendenti e svincolate. Esse si interpellano sulla complessità dell'esistente. In un'avvincente indagine, l'autrice analizza i paradigmi dei più importanti artisti internazionali come Tino Sehgal, Nico Vascellari, Cesare Viel, Vanessa Beecroft, Sissi, Alessio Bolzoni, Anne Imhof, Marcello Maloberti, Ragnar Kjartansson, John Bock, Francesco Arena, Enzo Umbaca, Jacopo Miliani, Jeremy Deller, Francis Alÿs, Marinella Senatore, Theaster Gates e Andreco.
Io mi manifesto. Scritti militanti
Teresa Macrì
Libro: Copertina morbida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2022
pagine: 192
Slittamenti della performance. Volume Vol. 1
Teresa Macrì
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2020
pagine: 300
Slittamenti della performance è un progetto editoriale, sviluppato in due volumi, che ha l'intento di narrare analiticamente la nascita, lo sviluppo e le varie articolazioni della performance art internazionale dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Slittamenti della performance, Volume I. Anni 1960 - 2000 tratta l'avventura performatica dalla sua nascita alla fine del millennio, seguendone le vicissitudini, le significazioni e gli sconfinamenti che ha sviluppato negli anni. Il saggio è un excursus critico e non edulcorato che si insinua nelle esasperazioni fisiche di Gina Pane, Ulay e Marina Abramovic, Vito Acconci, Chris Burden, Guerilla Art Action Group e gli Azionisti viennesi, nel femminismo radicale di Judy Chicago, Carolee Schneemann, Yayoi Kusama, Valie Export ed altre, passando per artisti apolidi come i Coum Transmission, Leigh Bowery, Joan Jonas, Luigi Ontani, Urs Lüthi, Rebecca Horn, James Lee Byars, Hélio Oiticica, Rebecca Horn, Jannis Kounellis e molti altri e fino alla ridiscussione corporea della Black Identity di David Hammons, Adrian Piper, Senga Nengudi e Lorraine O'Grady. Negli anni Novanta, il corpo è slittato dalla sua fissità organica alla mutevolezza folgorante dell'epoca postumana dove Matthew Barney, Jana Sterbak, Janine Antoni, Paul McCarthy, Mike Kelley, Bruce Nauman, Félix González-Torres e altri esplorano le geometrie corporee per caricarle di nuovi significati. Con il corpo postorganico l'incessante ricerca biotecnologica e neuroscientifica cambiano prospettiva alla funzionalità corporea sublimando il suo desiderio di mutazione.
Alessio Bolzoni. Action reaction. Ediz. italiana e inglese
Alessio Bolzoni, Teresa Macrì, Gea Politi, Cristiano Seganfreddo
Libro: Copertina morbida
editore: Flash Art Books
anno edizione: 2020
pagine: 56
Pensiero discordante
Teresa Macrì
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2018
pagine: 62
In un'epoca di deriva, in cui buona parte del pianeta appare oppiato e ipnotizzato in una univoca visione del mondo, compiaciuta di se stessa e sublimata dai meccanismi di produzione del consenso, è necessario fermarsi e ragionare sulle sollecitazioni e sulle visioni che si distaccano da essa. Il pensiero discordante è quel pensiero che si smarca dalle convenzioni e dai valori che regolano la piattezza culturale e contrattacca con il riposizionamento dell'essere pensante e con la decostruzione dell'ordine simbolico dominante. A ciò contribuiscono gli artisti e i pensatori con le loro utopie estetiche, i loro paradossi, le loro metafore, i loro sovvertimenti estetici e l'attitudine a fare e disfare i mondi. John Giorno, Francis Alÿs, Luca Vitone, Sislej Xhafa, John Cage e Luca Guadagnino, tra gli altri, delineano un orizzonte destabilizzante, che riorganizza un pensiero altro.
Fallimento
Teresa Macrì
Libro: Libro in brossura
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2017
pagine: 172
Con "Fallimento" viene indagato il concetto di fallimento come antitesi della dimensione ostentativa del successo. Pressoché rimosso dalla sfera della coscienza contemporanea, predisposta sull'efficienza della prestazione e sul conformismo dei canoni, il fallimento viene invece rilanciato, come energia rigeneratrice e ricostituiva attraverso l'opera d’arte e, al tempo stesso, rinvia alla metafora del fallimento ideologico, politico e culturale della società consumistica.
In terre limose. Maurizio Pierfranceschi
Teresa Macrì
Libro: Copertina morbida
editore: Achillea Felix
anno edizione: 2015
pagine: 48
Politics/poetics. Ediz. italiana
Teresa Macrì
Libro: Copertina morbida
editore: Postmedia Books
anno edizione: 2014
pagine: 208
Qual è il significato di "politico" e di "poetico" e l'arte può fonderli? Teresa Macrì costruisce una ellisse concettuale in cui Francis Alÿs e Jeremy Deller vengono analizzati come due paradigmi ai quali si interpolano Phil Collins, Mike Kelley, Allan Kaprow, André Cadere, Hélio Oiticica, Akram Zaatari, Santiago Sierra, Bas Jan Ader, Lawrence Weiner, Elia Suleiman, Harmony Korine, Group Material, Vito Acconci, Alejandro González Iñárritu e nondimeno a Stuart Hall e Antonio Gramsci, Hannah Arendt e Guy Debord e il cinéma vérité in un'affinità anticonvenzionale di comportamento e decostruzione semantica.
Cinemacchine del desiderio
Teresa Macrì
Libro
editore: Costa & Nolan
anno edizione: 1998
pagine: 199
In the mood for show
Teresa Macrì
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2008
pagine: 232
Quanta pittura aleggia dentro i frames di "In the Mood for Love", il cult-movie di Wong Kar-Wai? Quanto cinema passa nelle opere di Douglas Gordon, quanta visionarietà nei film di Harmony Korine e Terrence Malick, quanta pop-music risignifica la ricerca identitaria di Phil Collins e Martin Creed? Quanto scarto politico sottendono i re-nactement di Jeremy Deller e Rod Dickinson? Questo libro affronta, per la prima volta, il legame che intercorre tra la visual culture e la pop culture attraverso l'analisi degli artisti e dei registi più significativi e spettacolari degl'ultimi anni. L'immagine postmoderna è diasporica, così come i flussi continui di individui che si spostano e ibridano l'umanità. Riplasmata nei mondo-movie, abusata nei reality show, spettacolarizzata nelle mostre, rinegoziata nei web site, l'immagine non fa che seguire l'erraticità dell'esistente. Il volume si configura come una sorta di indagine trasmediale, una collisione di arte, musica, cinema, clip, reality, video, favola, sport, animazione disegno, video sharing, social broadcast comunicazione, tecnologia, esperienze underground e entertainment. Il collante che lega tutto è lo show.
Il corpo postorganico
Teresa Macrì
Libro: Copertina morbida
editore: Costa & Nolan
anno edizione: 2006
pagine: 267
Il corpo contemporaneo ha superato i suoi confini organici: ridisegnato dall'ingegneria genetica e simulato dalla manipolazione digitale è diventato un luogo di significazione in progress. Dagli anni Settanta, attraverso la body art, esso ha riplasmato il suo senso e si è tramutato da oggetto a soggetto. Il libro parte dalle esperienze di quegli anni per giungere alle performance dell'ultimo squarcio di secolo e alle ibridazioni fra corpo e tecnologia che hanno ispirato Marcel-Lì Antunez Roca, Orlan, Stelarc, Jana Sterbak, Janine Antoni. Questa nuova edizione aggiorna la riflessione avviata nel 1996 e si rivolge a un orizzonte visuale multidisciplinare attraverso inedite commistioni artistiche: i technological-dress di Hussein Chalayan, i cremaster-video di Matthew Barney, i cyber-clip di Chris Cunningham, le reinvenzioni iconiche di pop-star come Bjork e Madonna.
Postculture
Teresa Macrì
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2002
pagine: 272
L'arte dell'ultimo decennio e il pensiero post-coloniale si coniugano in queste pagine in un viaggio che percorre criticamente la contemporaneità estetica soffermandosi sulle declinazioni artistiche dei territori geografici (Africa, America Latina e Cuba) maggiormente esposti alla decolonizzazione. Attraverso la radicalità estetica della ricerca artistica e la sollecitazione della critica post-coloniale si compone un orizzonte in cui l'arte traduce un "altrove fantasmatico", in cui i temi della caoticità, della metropoli, della diaspora, dell'esilio, del sincretismo, dell'amore, del gioco e, dunque, della ridentificazione si commistionano alla pluralità dei linguaggi più azzardati.