Libri di Tiziano Marino
Mi chiamavano Tatanka. Io, il re operaio dei bomber di provincia
Dario Hübner, Tiziano Marino
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2020
pagine: 198
A quasi dieci anni dalla sua ultima partita ufficiale in un polveroso campo della provincia lombarda, Dario Hübner si racconta nella sua autobiografia. Cresciuto a Muggia, nel triestino, al confine con l'allora Jugoslavia, fino a 20 anni montava infissi e finestre giocando in Prima Categoria nella squadra del suo paese. Il passaggio al professionismo, gli anni di C, la Cadetteria e l'esordio in Serie A con la maglia del Brescia. Un fuoriclasse che non ha mai rinunciato ai piccoli piaceri della vita. Un personaggio romantico e nostalgico, che ha sempre messo gli affetti davanti a tutto e tutti, pur in un mondo avido e scintillante come quello del pallone. Il Re dei bomber di provincia, capocannoniere in Serie A, B e C1, che ha saputo conquistare il cuore di milioni di tifosi e che oggi racconta un calcio che non c'è più. Un simbolo per una generazione intera. Uno di noi, che ce l'ha fatta, tirando calci a un pallone ma soprattutto restando sempre fedele a se stesso. Prefazione di Operazione Nostalgia.
Purosangue. Il Piccolo Principe, un campione a pane e acqua
Damiano Cunego, Tiziano Marino
Libro: Copertina morbida
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2019
pagine: 198
Damiano Cunego, vincitore del Giro d'Italia 2004, si racconta nella sua prima autobiografia. Dal ricordo di un'infanzia felice passata sui monti veronesi - tra auto veloci, hockey su ghiaccio e corsa campestre - allo sbarco nel ciclismo che conta. Aneddoti, curiosità e foto dell'ex enfant prodige che avrebbe dovuto raccogliere l'eredità del più grande, Marco Pantani. Soprannominato Il Piccolo Principe, per il suo animo gentile e puro, Cunego ha avuto la sola colpa di voler correre onestamente. Il racconto della rivalità storica con Gilberto Simoni, nata durante il Giro 2004, vinto contro ogni pronostico a soli 22 anni: uno scontro generazionale che per tre settimane ha fatto sognare milioni di appassionati in tutto il mondo. Il rapporto speciale con il Giro di Lombardia, la classica monumento dominata per ben tre volte. L'amore per la Nazionale e quello per il Tour de France. Le relazioni umane con le persone che gli sono state accanto in questi diciassette anni da corridore, anche quando qualcuno ha cercato di infangare il suo nome. Un purosangue, che ha dimostrato come, negli anni in cui il doping la faceva da padrone, fosse possibile vincere anche a pane e acqua. Prefazione di Davide Cassani.

